𝐓𝐫𝐞𝐧𝐭𝐚𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞

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Daisy fa tre passi, salta al momento giusto e schiaccia la palla con forza e violenza. Determinata. Poi si riaggiusta un po' e torna dietro all'ultima della fila.

L'allenatore lancia un'altra palla.
«Forza, ragazze, forza! Ancora, su così, ancora... Forza che tra poco si inizia...»

Un'altra ragazza prende la rincorsa e salta schiacciando, ma con meno convinzione.

«Più decisa! Dai ragazze, che la prossima settimana c'è la finale.»

L'allenatore raccoglie un'altra palla e la lancia in alto. E un'altra ragazza salta. E schiaccia.
E rimbombi. E altre palle schiacciate che
rimbalzano sul linoleum in quella grande palestra. E grida di giovani ragazze, e altri echi lontani dentro quella grande palla, di tante
piccole palle, e sapori diversi di leggero sudore,
di calda fatica, di sana sportivita.

Daisy raggiunge Elin e Olly, sedute sugli spalti lì vicini.
«Oh, ma Yn ancora non si vede? Ma che combina, è fuori? Senza di lei, siamo finite.»

Poi si gira a guardare l'allenatore. «Cavoli, Jackson è nero.» Olly si infila una gomma in bocca e comincia a masticare.

«E ti credo... quello è cotto di Yn, sarà geloso.»

«Ma che dici! Tu stai in fissa, vedi sesso ovunque.»

Olly mastica a bocca aperta. «No, sei tu che dormi... Che ti credi? Dove sarà ora Yn! Ha trovato uno che le tira un sacco... Ed è lì che si allena!»

Daisy prende la palla che ha tra le mani e schiaccia morbida verso Olly colpendola.
Olly si lascia cadere all'indietro e poggia le mani per terra.
«Ahia!»

«E ringrazia che non ho schiacciato come si deve, che ti cancellavo...»

Proprio in quel momento l'allenatore lancia una palla verso un'altra ragazza. Poi la vede entrare dal fondo. L'allenatore si mette le mani sui fianchi.
«E meno male, Yn! Ti sembra questa l'ora?»

Yn arriva trafelata con la sacca sulle spalle e Jimin che lasegue.
«Ha ragione, scusi, prof! Vado a cambiarmi e arrivo,» Passa la sua borsa con i libri, qualche trucco e tutto il resto a Jimin.
«Ehi me la tieni tu?»

«Certo» poi si leva dalla giacca telefonino e portafoglio e infila anche quelli nella borsa.

Yn vede Olly ed Elin sugli spalti. Le saluta da lontano. Le due amiche ricambiano e naturalmente continuano a fissare Yn e Jimin curiose. Poi Olly si gira verso Elin.

«È lui.. Non ci posso credere. Allora tutto quello che ci ha raccontato è vero!»>
Elin scuote la testa.

«Sono senza parole... Ma... è grande!»
Olly sorride. «Se è vero quello che ci ha raccontato... è grande in tutti i sensi.»

«Olly!»

«Dicevo che è grande nel senso che uno che ti fa stare così bene come ha detto lei... Be' non c'è niente da fare, è un grande.»

«Oh, ma che ti importa... E poi parli tu. Secondo me Jijo, per come si comporta, ha più anni di lui.»

Jimin si è accorto dello stupore delle amiche di Yn.
«Ma da quant'è che non ti vedevano? Ti fissano in un modo...»

«Da stamattina a scuola. Vedi... quella lì con la maglietta rossa»
indicando Olly, «è la disegnatrice.»

«Ah, quella bravissima!»

«Si, comunque ora devo scappare a cambiarmi, poi ti dico... Non parlano di me. Ma di te. È che mi hanno torturata, ho dovuto dire tutto.., Be', io scappo, ci vediamo dopo.»

𝐒𝐜𝐮𝐬𝐚 𝐦𝐚 𝐭𝐢 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 | 𝐏.𝐉𝐌 𝐱 𝐑𝐄𝐀𝐃𝐄𝐑 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora