La conoscenza

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Anthony ,a questo punto però, non sa dove passare la notte. Frank gli offre un posto in villa. La fiducia di Frank cresce sempre più.
Quella stessa notte ,nel silenzio generale, si sente arrivare un'auto. Frank e Gwenda non sentono niente ma Anthony si.
Landolina quindi, esce dalla camera ,vestendosi di tutta fretta, e arriva vicino una vetrata, dove intravede un'auto .Da essa ,fuoriescono due ragazzi con un uomo :occhiali scuri, capelli lunghi legati con la coda, e camicia e cravatta. I due ragazzi hanno tra le mani una valigia a testa, contenente non si sa cosa.
Anthony allora va a prendere una pistola, nella stanza.
Il ragazzo scende le scale come neanche flash, con l'arma in mano, arriva dinnanzi all'ingresso , ma non c'è più nessuno, solo una Fiat 124 nera, spenta.
Anthony però sente delle voci , che lo portano davanti ad una porta del piano terra.
Anthony ,agitato, apre la porta con furore.
All'interno però trova l'uomo misterioso con le due valigie aperte ,piene di denaro,e davanti Frank:
-" Esci" dice Frank, con un atteggiamento abbastanza diverso, quasi trasformato da quello assunto precedentemente.
Anthony ascolta, ed esce dalla stanza ,o meglio , l'ufficio di Frank Russo.
Anthony però resta lì,spiando il discorso dei due.
Ma i due assistenti dell'uomo misterioso, se ne accorgono e uno dei due grida :-" Ehi ,vattene da lì, non puoi sentire!" ,Anthony a questo punto ,si avvicina ai due lentamente , con uno sguardo minaccioso.
I due si avvicinano al ragazzo, piu alti e robusti di lui:sono degli uomini di colore con occhiali neri, e camicia e cravatta.
Anthony esce la pistola, e sbaglia: la punta sui due uomini, e dice :-" Allora ,che cazzo volete fare?Eh?Sono il braccio destro di Frank, non potete farmi niente perchè se no vi distrugge a voi e al padrone vostro"
I due uomini si guardano negli occhi , e uno dei due lo prende e lo blocca. L'altro lo picchia, dandogli diversi pugni nello stomaco, e due in volto.
Poi lo buttano a terra con violenza. Contemporaneamente ,il loro boss esce dalla stanza e arriva all'auto. Una delle due guardie del corpo ,si avvicina ad Anthony ,ormai accasciato a terra occhi a malapena aperti, e dice :-"Ragazzino, non giocare mai più con noi. Frank non è padrone di niente e di nessuno ,anzi , è il nostro cane".
Con queste parole finali, l'uomo misterioso con i suoi uomini ,se ne va. Frank esce dalla stanza, e si accorge di Anthony .Si avvicina e lo prende dalle braccia. I due arrivano in una stanza ,dove ci sono tutti gli oggetti necessari a curare Anthony. Poi arriva anche Gwenda
che lo cura. Lo sguardo e il comportamento di Gwenda però,mentre Frank è assente, è strano, intenso.
Anche Anthony è d'accordo con questo gioco di sguardi
e contribuisce. Gwenda si avvicina sempre di più, ma all'improvviso arriva Frank :-"beh ,comu stai?"
Anthony ancora steso sul lettino, alza il collo solo per quei tre secindo che servono per guardare negli occhi il boss. Dopodiché appoggia il capo ,di nuovo sul lettino e risponde:-"Staiu beni patruni".A questo seguono sei sette secondi di completo silenzio.
All'improvviso Frank si alza e ,con una faccia pensierosa, ma anche rassegnata dalle vicende, si accinge ad uscire dalla stanza ,assieme a Gwenda, per ritornare su ,nella stanza da letto.
La curiosità di Anthony però ha la meglio, e quindi chiede a Frank:-"Ma si può sapere chi erano quelle persone?" Frank ,in un primo momento dice :-"Non era nessuno Antò, lascia perdere" ma poi, all'insistenza di Anthony ,non resiste, e si avvicina al ragazzo:-"Antò ,quello è Gabriel Guzzetta,ha gli stessi anni miei e siamo cresciuti insieme a New York nella Little Italy. Stavamo sempre insieme, ma poi ognuno ha preso le strade che doveva prendere. Lui però è stato più furbo di me:diventato il boss di Baltimora,ha saputo gestire l'enorme impero economico,invece io appena ho avuto soldi tra le mani ,gli ho sprecati in locali, donne, e nella droga. Si creò u debito, e non sapevo come pagare, allora chiesi a Gabriel.Stu debito devo darlo ancora oggi, il problema è che aumenta ogni anno che passa. Ecco picchi è venuto qua ,haju darli ancùora sordi."
Anthony ,allora,spiazza tutti:-" Frank nun ti preoccupare,se vvoi fazzu iu u servizio,ti fazzu vìriri chi po' fidarti" , Anthony dunque, vuole mostrare con grinta e determinazione, che Frank può fidarsi ciecamente di lui, effettuando l'assassinio a Gabriel Guzzetta. Frank guarda negli occhi ,attentamente Anthony, in un momento di silenzio e tensione.
All'improvviso però,dice :-"Vabbene ,affido a te questo compito,vai e uccidilo una volta pi sempri".
La mattina seguente, Anthony si sveglia ,si alza dal letto e va giù ,determinato a compiere il suo delitto, la sua prima importante uccisione "sotto" il comando del boss Frank Russo. Frank è già in piedi, e Anthony lo trova con una vestaglia rossa, braccia aperte sui cuscini del divano,e spapranzato su di esso ,a guardare fuori, l'esterno, il cielo , la natura, e ad ascoltare gli uccelli che c'erano. Anthony si avvicina, e si siede sul divano.
Frank:-"Buongiorno, si pronto?" Anthony ,guardando con intensità il cielo , risponde al boss:-"Certo che sono pronto, sono pronto a tutto"
Frank allora fa un accenno di risata, guardando Anthony ,e poi ritorna alla natura:-"Tu mi ricordi molto me quando avevo la tua età.Volevo farmi vedere da papà ,ma poi ho sbagliato tutto, sia con mio padre che con me stesso."
Anthony allora:-"Cosa è successo con Tony?"
Frank , abbassa il capo , sposta le braccia dal divano ,e le poggia sulle ginocchia, dopodiché risponde :-"Per colpa mia è in galera. Quando ero piccolo, un picciriddu ,andavo a scuola. Un giorno litigai con un mio amico in classe, e lo picchiai così forte che andò in coma per due settimane e morì.
Venni mandato subito in carcere ,perchè avevo ucciso. A quel punto però serviva mio padre, che pur di salvarmi dalla galera, arrivò lì, tutto "gonfio" con una camminata totalmente da boss ,sicuro di sé, con testa alta, e con la sua inseparabile coppola
e con i baffetti ,era un ragazzo.
Tutti i poliziotti lo guardavano stupiti, bocca aperta,e occhi spalancati, perchè mai nessun boss aveva fatto una cosa simile.
Arrivo lì, e guardò negli occhi,intensamente, tutti i poliziotti che c'erano. Ad un certo punto disse:"Togliete i mani da miu figghiu" e sempre con una calma e sicurezza quasi invidiabile, sposta le mani in avanti , e le avvicina: è il segno che vuole le manette al mio posto.
I poliziotti allora, ne approfittano e arrestano mio padre. Io me la cavo con due mesi di arresti domiciliari e mio padre venne condannato a quattro ergastoli, perchè quando entrò in carcere comandava tutta Filadelfia, e i territori vicini, era intoccabile,un uomo d'onore.Eppure per me è caduto, pi colpa mia , pi 'na minchiata"

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