L'omicidio illustre

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Nando e gli altri dunque ,una volta compresi i motivi dei fratelli Volpe, ricominciano la marcia verso Castelbuono ,che non è poi così lontano.
Il gruppo infatti ,arrivano alle porte del paese, poco tempo dopo.
È pomeriggio,quasi sera ,ritorna il vento freddo.
Il gruppo, tuttavia ,è determinato a cercare la sede della famiglia criminale.
In paese però, è molto difficile scoprire quel che si vuole, vige infatti l'omertà, e quindi nessuno parla ,nessuno dichiara il posto ,pur sapendolo a memoria. Tuttavia ,quando i ragazzi arrivano alla grande piazza del paese ,spuntano dalle varie
vie, uomini, armati con tanto di pistola puntata ad ognuno dei componenti del gruppo.
Tutto il resto della popolazione se ne va ,senza battere ciglio, i negozi che prima erano aperti, ora chiudono inevitabilmente.
I ragazzi protestano ovviamente molto , ma ormai sono stati bloccati. Tutto d'un tratto ,un auto nuova ,estremamente luccicante ,blu scuro, un modello di Ferrari 275 GTB, preferendo una lenta ascesa e manifestazione, arriva, con all'interno,proprio loro: Salvatore Seddio è alla guida, mentre al suo fianco ,in una posizione elegante, mostratosi in una posizione paradigmatica per lui ,che lo rappresenta molto compare il boss di Castelbuono,
don Santino Valenza,uomo di sessantatre anni ,capelli bianchi, totalmente, forma capillare circoscritta intorno al capo ,con pochissimi capelli nella parte superiore ,sopra il cervello.
Sguardo che praticamente non è visibile ,perchè porta sempre degli occhiali da sole. Vestiario semplice ,quasi agricolo ,per immedesimarsi nel suo popolo,camicia a quadretti con apertura dei bottoni nella parte dei polmoni ,svariati oggetti decorativi sui polsi,bracciali d'oro e orologio sul polso destro ,intorno al collo, con la collana d'oro ,e un anello ovvismrmte d'oro ,abbastanza eccentrico.
Ai piedi delle Brogue ,color nero.
Fisico non esattamente sportivo, con una forma abbastanza circolare.
Insomma, con il suo metro e settantasette, divarica le gambe ,rivestite di pantaloni coloro nero,e si alza, uscendo dall'auto. Da essa fioriesce anche Salvatore Seddio. È lo stesso Seddio ,a iniziare a parlare:-"Allora don Santì, avete visto chi vi ho portato?"
Tra i tanti pensieri nati nella mente dei ragazzi,uno è così forte da fuoriuscire dalla bocca:-"Figghiu ri arrusa" ,dichiarato proprio da lui ,il figlio di don Morfeo ,Dominick Morfeo.
Salvatore Seddio quindi ,dopo aver sentito l'offesa rivoltasi, si avvicina velocemente a Dominick, avvicina il volto a quello di Dominick :-"Vvoi moriri?Ri grazzi chi jè presente u boss ,se no eri già sottoterra a quest'ora". Dominick ,consigliato comunque da Nando ,Albert e Mommu di finirla lì, non ascolta i consiglio, e replica subito Salvatore:-"Nun ti permettiri mai cchiù ri minacciarmi, capisti pezzo ri mmedda"
Dopo lo sfogo di Morfeo Jr, arriva finalmente la direttiva del boss di Casrelbuono, che costringe Seddio ad allontanarsi da lì, lo fa con un solo colpo di sguardo , che di sguardo tra l'altro neanche si puo parlare,considerando che possiede occhiali da sole, ma comunque Seddio ,impaurito da costui, obbedisce all'ordine , e al movimento di testa che conduce la via prossima dove Salvatore andrà ,egli risponde:-"Si boss ,come volete voi"
La parola del boss è come quella di un santo ,di un parroco, è sacra, fondamentale.
Poi però, don Santino Valenza, si reca verso Dominick ,con una camminata tranquilla ,braccia unite da dietro, e volto che comunque resta impassibile ma guardingo ,questa volta indirizzato verso Morfeo Jr.
Una volta lì, Valenza chiede subito:-" Si 'n omu cu i baddi ,mi piace,mi piace ,qual jè u'to nomu?"
Dominick a questo punto ,pronuncia ,pur trovandosi dinanzi all'acerrimo nemico, il suo
nome completo:-" Io sono Dominick Morfeo ,sunnu u figghiu ri Joseph Morfeo, Pi america semu forti fidati , e senti 'n 'altra cùosa don vità ,non vi cunveni propriu mettervi contru ri nuatri ,perchè nuatri comu ci vedete accussì semu ,siamo 'n gruppu compatto, semu a famiglia morfeo don vità nun sacciu si mi sunnu spiegato bastanti".
Il seguito di questa pesante frase ,è uno solo ,inevitabilmente: il boss, con la solita e quasi invidiabile calma che lo contraddistingue, chiama Salvatore ,posizionatosi dietro ,e ordina di dargli un coltello. Il coltello viene recapitato immediatamente al boss dalle mani di Salvatore ,che intanto se la ride.
Le intenzioni del boss ,che ,con le maniche arrotolate per conferire all'azione una notevole potenza e un impatto maggiore, sono quindi chiare. Cosi chiare che subito gli altri ragazzi del gruppo,soprattutto Nando George ,Mommu ,e anche Briatta e Buccieri ,salgono alla ribalta , alla rivoluzione, e protestano,protestano fortemente la scelta ,sicuramente affrettata del boss, quando si poteva ancora parlare o perlomeno discuterne. Le parole dei ragazzi :-"O lassalu stari, nun fici nenti", "lassalu", tuttavia ,sembrano fortunatamente essere accolte bene dal boss ,che quindi abbassa le braccia ,in un gioco di sguardi che comprende il boss e i ragazzi che contestavano ,e fa un passo a sinistra ,quasi a mostrare un allontanamento. I volti dei ragazzi sono quindi risollevati, con Nando che ringrazia :-"Grazie mille don Santino ,se ci lascia liberi possiamo parlare ,da uomini a uomini". Il boss ,si ferma, improvvisamente, poi nel giro di un attimo fulmineo , dove il tempo sembra fermarsi per un istante ,riprende con la forza il colletto ,si gira velocemente , e lo inserisce all'interno del costato di Dominick.
La pugnalata non è soltanto una ,ma almeno una decina. Il boss ha quindi pugnalato,colpito, ferito fatalmente ,Dominick Morfeo, che diventa così debole e senza forze ,da non riuscire più a stare in piedi.
Gli uomini del boss quindi ,sempre sotto suo comando ,lo lasciano andare ,uno da un braccio e uno dall'altro. L'uomo cade a terra, non parla più ,occhi chiusi , gambe ferme ,braccia larghe nei loro rispettivi lati ,e mani completamente ferme. L'unica cosa che continua a muoversi e a scorrere , è il sangue proveniente ovviamente dalla costata, ferita gravemente e praticamente tagliata, assieme al corrispettivo sangue dalla bocca ,dal naso.
Le grida, le prove di ribellione dei ragazzi, è tutto inutile: Dominick Morfeo è morto ,lì ,steso a terra ,sanguinante, a pancia in giù.
È morto però ,dimostrando il suo coraggio , la sua lealtà,il suo orgoglio e la sua fierezza, insomma, un vero Morfeo.


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