Piangere davanti a quel tipo non fu certo la cosa migliore, ma per fortuna Jess mi chiamó per andare casa.
Salutai Andy e salii in macchina,c'era una ragazza seduta sulle ginocchia di Josh davanti.
"Chi è lei?" Chiesi a Mark.
"Rimorchio." Risi per l'espressione di Mark.
La testa mi girava un pó e il telefono vibrava ancora!
Lo guardai 37 chiamate perse da Henry.
"Dai cazzo però rispondigli poveretto!" Disse Mark ridendo per qualcosa che io non capivo.
"L'ho fatto prima." Ricominciai a piangere a dirotto, senza sosta.
Jess mi massaggiò la schiena con una mano e Mark mi prese il cellulare e rispose:"ciao Henry!!... si l'ho controllata, per un pó... Sai che potresti fare? Scomparire! "
"Mark dammi il telefono " glielo presi e iniziai a sentire Henry, la sia voce così perfetta anche coi filtri del telefono.
"April ti prego.... domani torno, per domani mattina quando ti svegli sarò li. "
"Meglio di no... Henry io.... io ho bisogno di tempo."
"E io di te. Quindi siccome sono sempre stato un odioso egoista del cazzo ora parto e domani sono li, capito?" Non risposi, attesi che parlasse lui:" April, dimmi qualcosa."
"Buona notte." Dissi rimettendo il telefono in tasca. Jess mi abbracció forte e io scoppiai a piangere:io amavo Henry, più della mia stessa vita, più di tutto e tutti, eppure mi faceva soffrire...
Mi addormentai appena mi stesi sul letto.
"Ap.... Ap.... Ehi.......Svegliati.... " mi girai verso la voce, era Jess.
La stanza era vuota, probabilmente gli altri erano a fare colazione.
"Ti vuole."
"Chi?" La porta si aprì e il volto stupendo anche dopo ore di viaggio di Henry, comparve.
"Oh ciao, April..." scoppió a piangere. HENRY PIANGEVA?
"Ciao. Ne possiamo discutere dopo che avró fatto colazione?"
"No. Ora. Voglio sapere che mi ami,che mi vuoi ancora."
Io ti voglio più di prima cazzo! Urlai nella mia testa, ma dissi: "Jess, puoi uscire? ""Certo, ma se hai bisogno chiama."
Annuii e la guardai uscire:"Henry io ti amo, lo Sai che ciò che provo per te non può essere cancellato da un giorno all'altro... "
Henry fece per parlare ma io ricominciai:"lasciami parlare. Tu ci sei sempre stato per me, non so come, hai sempre avuto il primo posto in tutto per me... insomma io ti amo, ma sapere che mentre dici di amare me stai con un'altra, questo mi distrugge e mi fa capire che mi hai sempre mentito, forse tuo padre l'incidente non l'ha mai avuto. "
"Lo pensi veramente? " Disse lui alzandosi.
"Henry... non so più cosa pensare " dissi tra le lacrime.
Lui tornò a gettarsi a terra e mi abbracciò: non lo respinsi. Era troppo tempo che non lo faceva, avevo bisogno di toccarlo, baciarlo, sentire che in qualche modo lui c'era ancora.
"Perdonami. " piangeva. Piangeva come un bimbo, non lo avevo mai visto così.
Mi staccai da lui e gli feci spazio nel letto.
Entrambi a guardare il soffitto, in silenzio. Chi doveva parlare?
"Da quanto tempo?"
"Qualche messe o settimana, non ricordo. "
Sospirai. Andava avanti da molto quindi...
"E ora?"
"È finita. Ho cancellato il suo numero, le ho detto che non ci riprovi più e.... le ho detto addio. "
"Perchè? "
"Perchè amo te." Lo aveva detto troppe volte, in questi mesi, settimane...
"Henry... " una lacrima mi scese.
"Lo so, non mi perdoni. Ho fatto troppe cazzate, ti ho ferita troppe volte. Non avrei dovuto farlo, perderti così, per una puttana. Scusa." Piangeva, veramente.
"Tutto bene? " Jess mise la testa dentro la stanza.
"Si, abbiamo quasi finito. "
"Okay." Disse lei richiudendo la porta.
"Penso che dovrei prendere un'altra casa... Oppure tornare a Malibu... " disse lui asciugandosi le lacrime con la mano.
"Non serve. Io tornerò da mia madre o starò qua con Jess, finchè i suoi non tornano... non preoccuparti. "
Il telefono sul comodino vibrò, lo presi, era Angelo.
"Pronto? " dissi sospettosa.
"Ciao April, ti va se usciamo a fare quattro passi, parliamo un pó. "
Sicuramente andare con lui non era una buona idea, ma nemmeno stare li a pensare a tutte quelle bugie o mentire così tante volte a Jess e agli altri...
"Va bene, ci vediamo tra venti minuti davanti a casa di Jess,okay? "
"Certo."
Chiusi la chiamata e iniziai a prepararmi.
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I'm just me
Randomapril è una ragazza definita "emerginata" da tutti, tranne che da suo padre. Non ha amici ne a scuola ne tanto meno da suo padre... Ma in quell'estate qualcosa cambierà... I suoi sentimenti come l'amore rinasceranno... ma anchr sentimenti come l'odi...