Mi staccai da Jess e mi asciugai le lacrime: "grazie." Sorrisi e lei ricambiò.
"Di niente. Niente compiti, per ora. Dai ti faccio bella, che ne dici?"
"Nah... altro?"
"Mmm.... non so.... dimmi tu."
"Unghie? "
"Okay!" lei corse la cassetto vicino allo specchio e ne estrasse una scatola.
Adorava farsi e farsi fare le unghie... era sempre stata la sua passione.
Mi sedetti sul letto e notai che avevo un messaggio, speravo con tutto il cuore che fosse Henry, ma non era lui, era sconosciuto:"e ora senza qualcuno che ti protegge come farai? Ricordati di me." Rimasi senza parole. Era una minaccia. Seria.
Cosa dovevo fare? Dirlo a Jess? No e avrei dovuto raccontare tutto. Forse dovevo semplicemente tenerlo per me.
Dopo aver fatto le unghie Jess decise di ordinare una pizza. Io mangiai ben poca della mia, quel messaggio mi aveva tolto anche la minima parte di sicurezza.
Jess se ne accorse: "dimmi tutto "
"Mi manca Henry e non mi ha ancora richiamato." Sospirai.
"Vedrai che sta bene e lo farà presto." Sorrisi a quelle parole così rassicuranti e finii il tè.
La porta della stanza si aprì e un volto che vagamente ricordava qualcuno si affacciò.
"Cosa vuoi?" Chiese Jess sgarbata andando verso la porta per chiuderla.
"Salutar..." mi alzai in piedi. Il fratello di Jess... come si chiamava? Dean? Sean? Lean? Boh... non riuscivo a ricordarmelo.
"Ehi... lei chi è? " chiese lui aprendo ancora di più la porta e venendo verso di me.
"April. La mia amica."
"Quella che veniva quando eri piccola?"
"Si. Lei. Ora puoi andare."
Ma lui non la ascoltó e venne verso di me:"ciao. Ti ricordi di me. Credo?"
No!!!! Urlai nella mia testa, ma mi limitai ad annuire: "si""Sean esci!!!!!" Jess gli urlò mettendosi tra me e lui, fortunatamente.
Lui la ascoltó e finalmente se ne andò.
"Scusalo.... è così demente... dov'erav..."
Jess si bloccò perchè il mio telefono aveva iniziato a suonare ed io stavo già rispondendo.
"Pronto?" Non avevo letto il nome, saperavo fosse lui, avevo il cuore in gola.
"Ehi, stai bene?" La sua voce era come una boccata d'aria fredda.
No cazzo!! Un pazzo mi ha minacciata di morire...Torna da me!!!"Si... mi manchi."
"Oh... April romantica, mai vista!" Jess si sedette davanti a me limandosi le unghie.
"Chi c'è li con te?"
"Jess, non volevo stare sola. E poi avevamo bisogno di stare un pó da sole. Comunque... tu come stai?"
"Bene, ma mio padre ha avuto un incidente. Resteró qua finchè non guarirà..."
"Ma... e io?"
"Tu starai con tua mamma giusto? E poi anche tu faresti lo stesso,giusto?"
No, per mia madre no."Okay... allora ti lascio in pace?" Chiesi arrabbiata.
"No, no Apr...." gli chiusi il telefono in faccia e guardai Jess:"posso rimanere da te?"
"Certo, andiamo a preparare la camera degli ospiti. " non fece altre domande, leo faceva sempre così, mi conosceva e sapeva che ora non volevo parlarne.
"Bene, ti lascio dormire o vuoi fare altro?"
"Come vuoi tu." Dissi sedendomi sul letto.
"Film?" Annuii. Era da molto che nom vedevo un film con lei.
Guardammo un film di quelli smielati e pieni di controsensi... noiosissimo, ma le nostre battute lo resero stupendo. Jess si addormentó nel letto, con me, così dormimmo assieme.
Mi alzai ad letto, la gola mi bruciava da morire. Il bagno era in fondo al corridoio. Aprii la porta ma subito me ne pentii. Era occupato. Da Sean.
"Oddio scusa.. non pensavo ci fossi tu, scusa, ora esco." Mi girai, ma lui si alzò e tiratosi su i pantaloni mi seguì: "oh no, di niente... comunque, come mai di nuovo da queste parti?"
Oh bene, ora anche lui si mette..."Io e Jess volevamo stare da sole... ma non volevo stare da me."
"Ah si, tu sei quella del brutto rapporto con la madre, giusto? "
"Si." Ma era deficente?
"Ho detto una cazzata, mi sa che non me la dai, vero?"
Gli tirai un forte e sonoro schiaffo. Come si permetteva anche solo di pensarlo? Aveva ragione Jess, era vuoto, in testa.
"Direi che è ora di tornare a dormire. Ciao." dissi sperando mi lasciasse andare, ma non fu così, mi prese il polso e mi tirò a se:"sono fidanzata" dissi pensando che si fermasse.
Mi trasse a se e mi stampò un bacio sulla boca, io mi pulii con il dorso della mano e corsi in camera, spaventata. Sbattei la porta svegliando Jess.
"che cosa ci fai alzata?" mi chiese mettendosi a sedere.
"avevo sete, sono andata in bagno e..." mi sedetti vicino a lei shockata.
"e?" bene, ora voleva sapere tutto, ma in fondo era colpa mia...
Le raccontai tutto e piano piano la sua espressione cambiava da stupore ad arrabbiatura, per poi rimanere così. Era infuriata con suo fratello, ma decse di rimandare le urla, per non svegliare sua madre e suo padre.
Quella notte non dormii, continuao a pensare ad Henry e a Sean e a tutto ciò che mi era successo: la depressione, i taglia, l'abbandono, le liti, il coma, i pugni, le risate... gli amici. Si, era grazie a loro se ero ancora qui, mentre era per colpa dell'amore se ero finita nelle situazioni più brutte delle mia vita, eppure continuavo ad andare avanti... I miei pensieri vennero interrotti quando il mio telefono vibrò.
Jess dormiva tranquilla, anche se con l'espressione corrucciata, chissà cosa stava sognando... la guardai prima di leggere il messaggio :"hai già rotto una promessa... e non è nemmeno passato un giorno... pensa quante ne romperai in u mese." rimasi senza parole. Come faceva a vedere sempre tutto? Volevo sapere chi era, perchè mi stava facendo questo, ma come fare?
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I'm just me
Randomapril è una ragazza definita "emerginata" da tutti, tranne che da suo padre. Non ha amici ne a scuola ne tanto meno da suo padre... Ma in quell'estate qualcosa cambierà... I suoi sentimenti come l'amore rinasceranno... ma anchr sentimenti come l'odi...