la mia cogliona. solo mia.

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Mia madre passò a prendermi tornando da lavoro e poi passammo da Gel. Sua sorella: Ghem non era cambiata per niente, sua madre, Ortensja nemmeno; erano sempre state molto fiduciose in me, per me erano come una seconda famiglia che ora sì rivelava la mia unica famiglia.

Aiutai Gel a mettere le valigie in auto a andai a salutare.

Ortensja mi avvicinò e mi sussurrò:«non rimanere incinta.»

sorrisi e salii in auto.

Mi sedetti dietro con Gel:«Allora. Pronti?» ci chiese mia madre.

lo guardai:«sì.»

Ovunque andasse lui, io ero pronta ad accompagnarlo (fatta eccezione del bagno... o forse...).

Il sole stava già calando quando arrivammo da mio padre che come al solito mi ero dimenticata di avvertire che c'era anche Gel. Non so se lo ricordasse bene...

«April chi è lui?» fece mio padre appena chiusa la porta.

«lui è Angelo. Il mio fidanzato.» Lo baciai. A papá venne un tic nervoso all'occhio sinistro come ogni volta che c'era qualcosa che non andava.

«e dove dormirà? Non ci sono camere...»

«può dormire in camera mia. Buttiamo un materasso... ooppure... dorme con me.»

papà strabuzzò gli occhi e tossì:« se per... Gen..non è un problema»

«Gel. E no. Anzi sono felicissimo.» Lo corresse lui.

A cena lo presentai a tutti e Naddie propose di andare al Luna Park.

Mi preparai mentre Gel parlava con papá...

«Io sono pronta.» Dissi uscendo dalla camera.

«Allora andiamo??» Gel so girò verso di me: i suoi occhi verdi e oro mi colpirono come una saetta... Erano così belli... Ma mai come l'azzurro degli occhi di... NO GLI OCCHI DI GEL ERANO MEGLIO!!!! mi urlai in testa.

«aspettiamo Naddie.» Mi sedetti sulle ginocchia di Gel e sorrisi a papà... Aveva ancora il tic all'occhio... Risi.

Naddie arrivò e quando papà la smise con le raccomandazioni finalmente ce ne andammo.

Le luci del Luna Park erano meravigliose. Migliaia di ragazzi stavano arrivando.

Naddie sì staccò da noi per andare in mezzo alla folla.

«andiamo sulle montagne russe??» mi strattonò Gel.

«va ben...» Sospirai: soffrivo da morire di vertigini... E lui lo sapeva.

Lasciai un attimo la mano di Gel per cercare un fazzoletto e sentii una voce dietro di me:«ciao.»

La voce era familiare.

Mi girai. Henry. Alzai gli occhi al cielo e ripresi velocemente la mano di Gel, mi avvicinai al suo collo e sussurrai:«non farmi cadere.»

Lui mi guardò stranito. Probabilmente pensava alle montagne russe, ma io mi riferivo a non farmi cadere tra le braccia di Henry. Di nuovo.

«ora prendi pure la mano agli sconosciuti?» disse Henry.

Gel sì girò e disse:«non è così disperata.» e mi strinse la mano più forte.

Henry e Naddie ci superarono e ci lasciarono soli.

«Ap, cos'è successo tra te e quel tipo?»

«dai April, cosa c'è tra noi? diglielo.» Mi intimó Henry girandosi.

«Nulla. Lui è uno stronzo e io una povera cogliona.»

«tu non sei una cogliona.» Mi disse Gel abbracciandomi:«tu sei la mia cogliona preferita per sempre...»

Quando pronunciò quelle parole mi venne da piangere: da sempre avevo avuto una persona così speciale in parte a me e non me ne sono mai resa conto... Anzi, solo dopo che ebbe pronunciato quelle parole me ne resi conto.

Tornando a casa Gel volle fermarsi da solo con me:«April.»

Lo guardai: alla luce della luna era stupendo.

«posso dirti una cosa?» mi chiese ed io annuii.

«TI AMO. Lo so, sono solo due parole, ma io te le dico con l'anima, che sopravviverà per sempre... Accanto alla tua.»

Non dissi nulla.

Lo baciai: le sue labbra erano sempre nuove, dolci e calde, come un rifugio sicuro.

Quando tornammo a casa, mi misi il pigiama mentre Gel come semlre rimase in boxer...

Mi morsi il labbro inferiore: era così sexy...

Mi infilai sotto le coperte mentre lui finiva di togliersi la maglia:«la smetti di fissarmi il cazzo?» disse.

Risi.

Con lui era tutto più facile, tutto migliore.

Mi baciò molte volte prima di addormentarsi.

Io lo guardai ancora un pò: la sua mascella era tesa,e sue labbra morbide, gli addomonali ben scolpiti...

Alla fine lo baciai un'ultima volta e gli sussurrai:«TI AMO, MIO EROE.»

Mi addormentai...

I'm just meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora