Mi alzai, Henry era ancora a letto, mi guardai in giro: la luce entrava dalle finestre e faceva freddo, probabilmente tra qualche giorno avrebbe nevicato.
Henry si mosse e mi girai di scatto dalla sua parte:"Buongiorno... "
"Ehi..." disse lui ancora addormentato e mi invitò a riaccoccolarmi tra le sue braccia.
Sarei rimasta così per sempre, ma lui sospirò e si alzò: "è ora che vada."
Lo guardai in piedi in parte a me:"no..." feci gli occhi dolci, di solito funzionava.
"Noo così non vale... comunque è meglio che vada. Sai quanto ci tengo alla mia famiglia. "
Però all'inizio mi avevi mentito scossi subito via quel pensiero.Sorrisi e mi alzai. Andai in bagno e sentii il mio telefono vibrare, era Jess, chi le aveva detto che Henry partiva?
Mi vestii e raggiunsi il mio ragazzo in cucina. Perchè era questo che era lui, il mio ragazzo o meglio, fidanzato.
La colazione fu abbastanza lenta in quanto io cercai di distrarlo in tutti i modi.
Alla fine arrivò il momento, lui salì in macchina. Prima mi baciò come se fosse l'ultima volta e mise in moto.
Rimasi a guardare la sua macchina andarsene per un po, almeno finchè il freddo me lo permise.
Rientrai in casa, silenziosa e vuota. Non avevo ancora preparato i vestiti da porta da mia madre e nemmeno per mettere oggi.
Indossai un paio di jeans a vita alta e una maglia che arrivava giusta sopra l'orlo. Henry non avrebbe apprezzato.
Mu arrivò un altro messaggio da Jess: era li fuori.
Indossai il giubbotto, presi la borsa e corsi fuori.
Jess mi abbracciò: "buongiorno. " sorrise.
"Andiamo?" Chiesi e lei annuì.
Camminammo lente, era ancora presto.
Ci fermammo davanti a qualche vetrina, era rilassante e per poco mi dimenticai di Henry .
Era la quarta ora e ancora nulla da Henry. A pranzo decisi di chiamarlo: "dove sei?"
"A casa. Scusa se non ti ho chiamato ma non mi sono mai fermato... ora mi riposo un attimo e poi ti richiamo okay? "
"Si." Sentendo che stava bene riuscii ad affrontare meglio la verifica di storia dell'arte la 6° ora.
Dopo scuola andai a casa di Jess.
Era da molto che non ci andavo eppure quando avevo 10 anni era come una seconda casa per me.
"Buongiorno Milena."
"Ciao April, quanto tempo!" Mi abbracciò forte. Milena era stata come una seconda mamma, mi era mancata molto.
Io e Jess andammo in camera sua, passando davanti a quella di suo fratello. Da piccola avevo una cotta terribile per lei, ma in fondo l'unica che non l'aveva era Jess: suo fratello era alto, capelli scuri, occhi azzurri, palestrato quanto basta e gentile... tutto ciò che si può volere da un uomo.
"Smettila di fissare la sua camera, è all'università, tornerà stasera... credo."
"E a me che importa!" Dissi superandola.
Anche la camera di Jess er sempre la solita romantica camera tutta rosa e bianca... a me aveva sempre dato il volta stomaco.
"Poggia li i libri, io vado al bagno dopo ci mettiamo sui libri." Che nella sua lingua significava: "sputa il rospo su tutto ciò che non mi hai detto " sorrisi.
Poggiai i libri e guardai le foto, una cosa era cambiata. Le foto sulla bacheca. Prima c'erano foto mie e sue alle giostre, al parco... ora invece non ve n'era nemmeno l'ombra, solo foto sue, con Mary o con Josh e gli altri... delle nostre nemmeno uno. Mi spezzò il cuore. Anche io avevo rimosso la nostra amicizia, ma non così, avevo ancora qualche foto, in cucina, non l'avevo mai dimenticata... lei si. Una lacrima minacciò di rovinarmi il mascara ma rientrò subito.
"Ehi, stai bene?"
Tirai su con il naso e annuii girandomi.
"Dai vieni, iniziamo a fare.... inglese? "No dai... francese?"
"Sei sicura di star bene?"
"Si..." sospirai: "ho solo notato una cosa... pensavo ai vecchi tempi."
"Mica abbiamo 300 anni!!! Erano 7 anni fa.... cosa hai notato?"
"Niente... lascia stare. Francese? "
"No, dimmi cosa hai notato!"
Sospirai... iniziava...
"Non ci sono le nostre foto, le hai tolte tutte."
"No, le ho messe in un album... così sono sicura di non perderle..."
"Tutte?"
"No, questa no." Tirò fuori una foto dal cassetto del letto:" l'ho tenuta fuori, ogni tanto la guardo, penso a cosa hai passato e mi riprometto di non lasciarti mai."
La abbracciai. Il mascara di rovinò definitivamente.
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I'm just me
Randomapril è una ragazza definita "emerginata" da tutti, tranne che da suo padre. Non ha amici ne a scuola ne tanto meno da suo padre... Ma in quell'estate qualcosa cambierà... I suoi sentimenti come l'amore rinasceranno... ma anchr sentimenti come l'odi...