casa mia.

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Henry stava lì, seduto sul letto... come se nulla fosse....

«Allora??» chiesi.

«April... Torna, ti prego... Io, Naddie, tuo papà... tutti sentiamo la tua mancanza!»

«non posso...»

«perché??»

«io...»

«tu??»

«io non voglio.»

«come non vuoi?? Tuo padre ha det...»

«Henry, smettila, io rimango qui. casa mia.»

«sei cambiata. Prima saresti saltata in macchina subito... cosa ti è successo?...»

«Henry... Ti prego...»

Aprii la porta, Henry uscì, c'era un uomo in cucina con delle valigie.

«chi sei tu?»

«Maico.»

seguii Henry fin sulla porta, fuori iniziava ad essere buio.

«allora... sicura che non vuoi tornare?»

«no.»

Henry tentò di accendere l'auto dieci volte ma non funzionava così mi toccò invitarlo a cena e a dormire da noi.

«mamma, Henry sì ferma a dormire!!» urlai da camera mia.

La camera degli ospiti era occupata dal fidanzato di mia madre così Henry dovette dormire su un materasso a terra in camera mia.

A cena il fidanzato di mia madre tentò di essere amichevole e simpatico con me, ma io non sorrisi, solamente per vedere le reazioni.

Dopo cena andai a farmi una doccia mentre Henry aiutava mia madre ad sparecchiare il tavolo.

Non tornai in cucina dopo la doccia, presi il cellulare e iniziai a mandare messaggi a Jess.

Henry sì tolse la maglia e i pantaloni... Era perfetto.

«quanto ti fermi?» chiesi guardando il borsone.

«non lo so... pensavo di affittare un appartamento qui in zona e venire a vivere qua.»

«chi pagherà?»

«i miei.» giusto, me ne ero scordata: i suoi erano ricchi... lui era libero di fare qualsiasi cosa.

«come va con Gel?» mi chiese.

«bene...» mi doleva il cuore dire che stavo bene senza lui.

Ci addormentammo senza molte chiacchiere; mi chiese se a  scuola ci lasciassero scegliere la classe o se i prof fossero tanto severi quanto a Malibu... Tutte cose inutili, in quanto avrebbe dovuto ogni giorno vedere me e Gel...

La chiesa era piena, tutti mi aspettavano. Il giorno che aspettavo. Il giorno del matrimonio.

Arrivai alla navata, due mani mi sollevarono il velo... Oddio.

Henry.

No non potevo sognare lui!!!! Io amo Gel. Devo amare Gel.

Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin!!!!!!

Era un sogno... Per fortuna....

Lanciai la sveglia contro il muro, schivai Henry di poco.

«ma che caz...» Sì svegliò di soprassalto.

«scusa. Dovevo spegnerla.»

«esiste il tasto.»

I'm just meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora