Henry mi raggiunse fuori dalla classe di inglese:"allora hai deciso?"
"Cosa?"
"Vieni con me a Malibu?"
"No... Henry ho perso un mese di scuola, devo recuperare in qualche modo... e non posso permettermi vacanze." Sorrisi e lui mi prese la mano.
La macchina di Henry era poco lontano. Non vidi Jess e Mary, ciò mi dispiacque, ma sapevo che le avrei riviste nel pomeriggio.
Salii in macchina ed Henry mi guardò: "che succede? "
Aveva notato che mi guardavo in giro.
"Niente. Stavo cercando Jess, le dirò di venire dopo." Lui sorrise, io ricambiai forzata. Non cercavo loro, ma Angelo, volevo vederlo, ne sentivo il bisogno.
Henry mise in moto e partimmo.
Le cose erano diventate strane, lui era freddo con me, e io con lui, ma senza motivo.
"Henry sei arrabbiato con me perchè non vengo a Malibu? "
"No." Lo era.
"Ti amo." Dissi cercando di sdrammatizzare. Era da tanto che non glielo dicevo.
Henry scese dalla macchina senza dire nulla e entrò in casa, gettò lo zaino a terra. Scesi di corsa e lo seguii.
"Henry... dimmi che hai..." dissi bloccandolo davanti al lavandino in cucina.
"Nulla."
"Henry ti conosco troppo bene. Dimmelo."
"La gonna."
"Ancora? Non è successo nulla... nessuno mi ha palpato il culo o guardato. "
"Oh fidati, molti lo hanno fatto... certi hanno anche fatto foto... io ti voglio solo per me."
"Lo so... ma non posso andare in giro con i le gonne come le suore."
"I pantaloni basterebbero. "
Glu tolsi le mani dai fianchi e andai in camera:non volevo che lui fosse così geloso, non ne aveva bisogno.
"Eh va bene... ora sei tu quella arrabbiata... "
"Henry non devi essere così geloso..."
"E tu non devi mettere le gonne così corte! "
Decisi di lasciare perdere, sarebbe finita in una lite assurda, meglio lasciar perdere: "va bene... che vuoi mangiare? "
Il telefono vibrò, Henry mi lasciò per andare a cucinare ed io lessi io messaggio: "wow... proprio non vuoi capire, eh? O lo fai tu. O lo faccio io." Cosa dovevo fare?
Lasciai il telefono in disparte e andai da Henry.
"Ma perchè vuoi andare? Mi lasci sola?"
"Piccola lo sai quanto amo la mia famiglia, tu starai dai tuoi per qualche giorno... non preoccuparti... esiste skype, il telefono e i messaggi, sarà come se fossi qua."
Non volevo che se ne andasse, volevo che rimanesse con me, l'ultima volta che eravamo stati separati... quando era tornato ci eravamo fidanzati... e poi per qualche giorno? Cosa avrebbe potuto accadere di così grave da farci separare?
Eravamo sopravissuti a risse, stalker, comi, liti e tante cose peggiori di due giorni separati... ce l'avremo fatta!
Henry mi porse il piatto di pasta e mi baciò la testa:"mangia" disse con amore e si sedette di fronte a me.
Dopo pranzo io mi misi a fare i compiti e lui a preparare la borsa.
Mi appoggiai allo stipite della camera e lo guardai, lui sorrise:"che fai li? Finiti i compiti?"
"Si papi..."
Mi sedetti sul letto ridendo:"mi mancherai."
"Anche tu." Mi prese una mano:"prometti che non farai cazzate."
"Prometto." Dissi ridendo.
"Non ti troverò in un letto di ospedale o con la lingua nella bocca di Angelo, vero?"
"No no.." risi.
Riusciva a farmi ridere anche in quel momento... quanto lo amavo!
Passammo la serata a farci le coccole, era perfetto.
Mamma venne a trovarci e io le dissi di scaldarmi la stanza, Maico invece rimase casa, aveva da fare...
Prima di dormire guardai Henry mettersi in boxer:"e tu prometti di non scoparti Naddie o di restare la...!"
"Certo... dopo l'altra sera, con te a vita!" Rise buttandosi sul letto.
Mi abbracciò e sussurrò: "ti amo."
Io sorrisi e mi strinsi a lui sotto le coperte.
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I'm just me
Randomapril è una ragazza definita "emerginata" da tutti, tranne che da suo padre. Non ha amici ne a scuola ne tanto meno da suo padre... Ma in quell'estate qualcosa cambierà... I suoi sentimenti come l'amore rinasceranno... ma anchr sentimenti come l'odi...