2 mesi dopo...
Abbracciai Jess per l'ultima volta prima di salire sulla macchina di Gel, che mi avrebbe portato fino alla mia nuova casa.
Eh si, proprio così. Avevo una casa tutta mia, certo non enorme e nemmeno bellissima, ma era mia.
Era all'ultimo piano di un condominio di 7, aveva una spaziosa cucina e un salotto con due divani a la tv, un bagno con doccia /vasca e i vari sanitari, due camere: una mia e l'altra per una coinquilina da scegliere.
L'appartamento l'avevo comprato grazie ai soldi di 3 lavori: baby sitter, barista in una discoteca e dando ripetizioni, il che facevano più o meno 500€ a settimana... quindi in 8 settimane ero riuscita a raccogliere 4,000€, che bastavano per il primo acconto.
Ma basta con i calcoli... parliamo di come ho passato questi mesi...
Be, non C'é molto da dire: sono ancora single (!!!), mi sono ripresa dai vari problemi, ho più o meno fatto pace con mia mamma e con i miei amici... però non con Henry. Lui è ripartito subito dopo la nostra lite. Sono andata a casa sua a prendere le mie cose e ho scoperto che l'aveva messa in vendita... ci rimasi molto male, ma non potei fare nulla, anche perché non rispose a nessuna delle mie chiamate.
Ma forse era meglio così..."Allora? Agitata? "chiese Angelo svoltando nella mia strada.
"Tu non sai quanto!!" Urlai scendendo non appena parcheggiò l'auto.
Corsi tutti e 7 i piani a perdi fiato, fino a trovarmi davanti alla mia porta con un sorriso enorme.
"Angel..." non era dietro di me... guardai di sotto e vidi la sua mano salutarmi da qualche rampa più in sotto.
Lo attesi guardando fuori dalla finestra.
Quando arrivò, lo guardai bene e poi aprii la porta,come se fosse uno scrigno magico.
Entrai in urlando e spiegando ad Angelo le varie stanze.
"Direi che è grande per te... hai Già trovato un coinquilino? "
"No... ma per un pò la voglio toda per me... comunque dobbiamo: montare l'armadio, il letto, metterci i vestiti e dare uma pulita al bagno e cucina per iniziare... domani io farò il salotto. Ah e poi andiamo a fare la spesa e cucino qualcosa,nella MIA nuova cucina. " dissi segnando ogni con le dita.
"Allora iniziamo! " disse Angelo andando fuori a prendere i primi scatoloni.
Dopo 5 ore finimmo di pulire il bagno e la cucina.
"Doccia e poi andiamo a fare la spesa ti va?" Chiesi asciugandomi il sudore, che anche se era dicembre, scendeva dalla mia fronte.
"Io direi prima spesa, così poi ci laviamo e dopo mangiato guardiamo un film."
Angelo era sempre più saggio.
Annuii e nel giro di più di un'ora fummo di ritorno con scatoloni di cibo di tutti i tipi.
Io andai a lavarmi, mentre lui iniziava a sistemare la roba nella dispensa.
Era emozionante farsi la doccia nella mia nuova casa, era rilassante. Adoravo tutto di quella casa,fin nei minimi dettagli... la vista dalla parete a finestra del salotto e persino la parete con i muri a vista della camera.
Quella casa aveva qualcosa di speciale.
Quando uscii dalla doccia con addosso una maglia maxi, Angelo stava versando del vino nei bicchieri di plastica.
"Wow, proprio elegante eh!" Dissi prendendone uno.
"Meglio che non berlo... comunque ora vado a farmi la doccia, posso?"
"Si, ma trattala bene! " dissi io ridendo.
Preparai una pizza con la pasta già pronta e ci misi sopra dei wurstel, del prosciutto e altre cose...
Sentii due mani che mi prendevano da dietro e lancia un urlo.
Non ero più abituata a certe cose, in quanto erano mesi che un ragazzo non mi toccava in quel modo.
"Che fai di buono? " disse Angelo con una voce alquanto sensuale.
"Pizza." Dissi io guardandolo male:"sei pazzo?!!! Sai che sono debole di cuore...!!"
"Per i coglioni. " scherzò lui sedendosi a bere il vino davanti a me.
"Ti ricordo che pure tu eri un mio fidanzato. " scherzai io controllando la pizza.
"Infatti non ho mai detto di non esserlo. "
Dopo cena guardammo un film e Angelo se ne andò dopo la mezzanotte, brillo, come me del resto."...i'm still trying to wake from it... from this nightmare!! "
Sentii queste parole stroppicciandomi gli occhi e chiamai Jess per svegliarla, ma non potevo essendo sola. A casa mia!!
Ero così felice.
Scesi dal letto e andai in cucina a fare colazione, poi mi vestii e mi sedetti sul divano pensando a cosa dovevo fare oggi: ripetizioni alle 15.30, inizio turno in discoteca alle 22.30 e.... bambini alle 8.30!!!!
Ero in super ritardo, avrei dovuto essere sotto casa loro alle 8.20 e ora erano le 8.30!!!! La signora McHoodle mi avrebbe uccisa!! Presi di corsa la giacca e iniziai a scendere le rampe velocemente, quando incontrai un ragazzo familiare che scendeva le scale e si faceva superare da una lumaca.
"Ehm scusa... avrei fretta, posso passare? " chiesi.
Lui si girò: era Andy! Il ragazzo della discoteca...
"Ehi ciao... April giusto?"
"Si ti dispiace se ci vediamo un altro giorno ora sono si fretta scusa!! "
Corso giù dalle scale sorridendo e sapendo che lui aveva i suoi occho puntati su di me.
La signore McHoodle era ancora a letto perció non seppe del mio ritardo... presi i bambini e li accompagnai al parco.
Erano due gemelli: Tom e Simon, identici: capelli castani, occhi scuri, pelle chiara e la maggior parte dei giorni vestiti simili. Avevano 4 anni e i loro genitori li scaricavano a una baby-sitter dopo l'altra, ma io li adoravo quei due, anche se erano delle pesti.
"Tom, Sim! Andiamo a prendere un gelato? " loro madre non avrebbe acconsentito in quanto mancava solo mezz'ora al pranzo, ma siccome avrebbero pranzato con me, non c'erano problemi.
"Siiiiiii! " urlarono lasciando i giochi e correndo verso di me.
"Bene, andiamo a quel chioschetto là." Lo indicai e loro vi corsero come matti.
Presero i gelati e si sedettero a mangiarli.
"Volete venire a pranzo da me oppure andiamo in un ristorante? "
"Da te." Disse Tom leccando il gelato.
"Tu Sim che dici? "
"Listolante. " lo guardai sbalordito.
"Okay... quindi che facciamo? "
Entrambi ribadirono le loro idee ed io mi ritrovai a capo del problema.
"Allora che ne dite se facciamo un pic-nic al parco? Prendiamo qualche panino o pizza, come volete e poi mangiamo qua? "
"Ma poi possiamo andare a giocare? " si assicurò Tom.
"Certo. " sorrisi scompigliandogli i capelli.Dopo il pic-nic li riportai a casa e Sim si addormentò in braccio, mentre Tom resistette fino a casa.
"Bene ora vi lascio, ci vediamo domani. "
"Tata? " chiese Tom.
"Dimmi "
"Prometti di tornare?"
"Certo, vi voglio bene e non vi lascerei mai da soli. " lo bacia in fronte e dopo altri vari saluti me ne andai, lasciandoli alla domestica.
Mi dispiaceva sempre lasciarli, erano adorabili e non me ne capicitavo di come li trattavano la madre e il padre.
Aprii la porta del condominio e mi scontrai contro una persona, alta, molto alta.
"Scusi. " dissi rialzandomi.
"No scusa tu! Ci incontriamo sempre nella fretta noi! "
Era Andy.********
Scusate il ritardo ma ho avuto problemi e un blocco da scrittore... '-.-
Spero vi piaccia il nuovo capitolo =)
STAI LEGGENDO
I'm just me
Randomapril è una ragazza definita "emerginata" da tutti, tranne che da suo padre. Non ha amici ne a scuola ne tanto meno da suo padre... Ma in quell'estate qualcosa cambierà... I suoi sentimenti come l'amore rinasceranno... ma anchr sentimenti come l'odi...