La campanella della sesta ora suonò, quella giornata era finita.
Non avevo voglia di tornare da Jess, avevo bisogno di pensare, no di stare da sola.
Appena arrivata casa, lasciai le mie cose in salotto e andai in camera.
Era da molto che non entravo nella mia vecchia camera, ma tutto era così, mamma non aveva toccato nulla.
Era strano essere di nuovo li, non mi piaceva essere li. Forse era meglio tornare da Henry...almeno ero sola.
Ripresi le mie cose, quando mamma entrò dalla porta centrale.
"Ciao Ap." Disse sorridendo.
"Ciao. Io vado. "
"Dove?"
"Nella casa accanto. Voglio stare da sola, devo studiare."
"Bene.... amore, mi prometti una cosa?" Sbuffai.
"Promettimi che se dovessi stare male me lo diresti."
"Si, mamma." Uscii dalla porta sbattendola.
Fuori era scesa la notte.
Aprii la porta e gettai le mie cose a terra e mi stesi sul divano.
Ricordai tutto. La sera in cui Henry era venuto qua, i giorni in ospedale, Angelo, le cose romantiche, le risate con Jess... eppure nulla mi dava sollievo.
Come l'anno scorso, stavo ricadendo nel baratro e nessuno poteva salvarmi.
Avevano già vissuto senza di me per 10 anni, avrebbero resistito.
Mi addormentai presto.
Aprii gli occhi lentamente. Dov'ero? Ah si... la casa era silenziosa e nel telefono avevo cinque chiamate da Henry, due da Jess e una da Josh.
Mandai un messaggio a Jess e Josh dicendo che ero ammalata e che domani non sarei andata a scuola.
In quanto ad Henry... lo richiamai.
"È successo qualcosa? " Disse appena dopo due squilli.
"No no... stavo dormendo. Perchè prima mi ha risposto Naddie?"
"Hen!! Dove sei?! Non la starai mica chiamando?!....no no." Era Naddie.
"Henry, che succede? "
"Nulla. Ora devo andare. Ci sentiamo dopo."
"No." Dissi e buttai giù.
Mandai un altro messaggio a Jess, chiedendole di venire da me.
Mentre aspettavo la mia amica mi feci una doccia.
Come poteva Henry tradirmi? Era lui che aveva giurato di non farlo...
Appena aprii la porta Jess le saltai addosso piangendo.
"Dai entriamo... così mi racconti. "
"Lui....st....con.....Die..."dissi tra i singhiozzi.
Jess sbuffò e si sedette sul divano:"ehi...dai... basta... vieni casa mia... non stare qua."
Annuii e mentre lei mi faceva le valigie io avvertii mia madre.
Per strada non parlammo molto, io non riuscivo a smettere di piangere... perchè alla fine ero sempre distrutta? O mentalmente o fisicamente, sempre.
"Che ti va di fare? " mi chiese Jess lasciando le mie cose sul letto.
"Non lo so.... forse farmi una doccia..."
"Sai dove sono le cose. Comunque ti va se dico anche a Mary, Josh e Mark di venire? Così facciamo una bella festicciola come ai vecchi tempi... magari andiamo a mangiare fuori..."
"Certo." Sorrisi. Ecco perchè era stata la prima che avevo chiamato.
Entrai nella doccia mentre i Black Veil Brides suonavano Set the world on fire... adoravo quella canzone. Iniziai a mettermi lo shampoo mentre dicevano: stronger than before when your life becomes a war... forse avevano ragione, era quando stavo male che diventavo forte. Il mio amore per Henry era sempre stato messo a dura prova, fin dall'inizio tutto era iniziato male, ma pensavo di meritarmi un lieto fine... forse mi sbagliavo. Ma non è questo il brutto, il punto è che ora dovevo ricominciare, come sempre, ricominciare da sola, rimettermi in piedi.
La canzone era finita quando mi allacciai l'accappatoio.
Misi la testa fuori dalla porta del bagno e vidi Jess al telefono,probabilmente con Mark perchè stavano parlando di locali.
"No, andiamo al Bheck's è il migliore, dobbiamo divertirci non annoiarci... non ci annoieremo li! Dai vieni allora?...perfetto... si tra un'ora." Si accorse che la stavo guardando e lanciò il telefono sul letto:"Mary, Josh e Mark vengono... poi tutti a dormire da me, volevi chiedermi qualcosa? "
"Hai un vestito corto?"
"Ovvio! Ora lo cerco." Mi fece l'occhiolino e io tornai in bagno per asciugarmi. Sarei diventata tutto ciò che Henry odiava: vestiti corti, capelli colorati... tutto.
Si, questa sarebbe stata la svolta. Basta Henry o Angelo, stasera mi sarei divertita...
Il vestito mi copriva a mala pena il sedere, aveva delle frange nere e non aveva spalline, ci stavo davvero bene con i capelli sciolti.
Jess si mise un tubino corto rosso che come sempre la rendeva splendida.
"Bene, ora vado ad avvertire mia madre, tu stai qui? "
"Si, facciamo una foto prima..."
Ci mettemmo in posa davanti allo specchio a figura intera e feci un paio di foto. Mentre lei era fuori, caricai la foto su internet, subito ricevetti qualche mi piace... e una chiamata da Henry.
"April, dove pensi di uscire conciata così? "
"A una festa... Henry non fare storie, tu ti stai divertendo, no? Anche io faccio lo stesso."
"Ap non fare la bambina... ti ho detto che mio padre sta male!"
"Si e allora ci scopiamo la sorellastra della fidanzata... mah si, lo fanno tutti, giusto?"
"Non lo penserai veramente? Tra me e Naddie non c'è niente! Come?..." la voce di Naddie che chiedeva spiegazioni non lasciava nessuna speranza di credibilità ad Henry.
"Henry smettila di mentire, ora devo andare. Ciao." Riattaccai senza lasciarlo parlare. Io potevo fare quello che volevo, come lui.
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I'm just me
Aléatoireapril è una ragazza definita "emerginata" da tutti, tranne che da suo padre. Non ha amici ne a scuola ne tanto meno da suo padre... Ma in quell'estate qualcosa cambierà... I suoi sentimenti come l'amore rinasceranno... ma anchr sentimenti come l'odi...