Mi svegliai di soprassalto. Ero sola in camera e forse anche in casa, guardai l'ora; erano quasi le dieci!
Henry era a scuola, cercai dei biscotti nei cassetti, ma trovai solo delle barette alla cioccolata. Mi sedetti al tavolo tranquilla.
Iniziai a disfare le valigie ancora in pigiama.
Misi i vestiti più belli per primi e poi gli altri... Ero felice di come stavo iniziando la mia nuova vita.
Semplice.
Sentii il telefono suonare, corsi a cercarlo in camera.
Lo trovai e senza leggere il nome risposi.
"che bella che sei in pigiama."
"chi parla?" la paura iniziava a salire.
"non è importante ora." la voce era calma, troppo rispetto alla mia.
"gel? Non scherzare."
"non sono Angelo. Smettila di chiederti chi sono, lo saprai a tempo debito. "
"cosa vuoi? "
"te." ora iniziavo a tremare.
La chiamata terminò e io rimasi sconvolta con il telefono in mano. Oddio stavo tremando.
Cercai il numero nei registri del cellulare, ma aveva chiamato con il numero privato.
Iniziai a preparare il pranzo, decisi di non dire nulla ad Henry, avrebbe reagito male, ne a nessun altro.
Preparai la pasta e le uova, guardai l'ora:Henry sarebbe arrivato presto.
Sentii la porta chiudersi la porta dal bagno e andai subito a vedere chi fosse.
"ehi amore!" Mi gettò le braccia al collo.
"ciao!" dissi felice.
Henry sorrideva come un bimbo:"ci sei mancata a scuola, soprattutto a me e Jess."
Risi.
"hai preparato il pranzo?"
"si" dissi gongolando dalla felicità.
Tutte le preocupazioni erano sparite nel preciso istante in cui Henry mi aveva guardata appena entrato.
"è successo qualcosa a scuola?"
"non direi... tutti mi hanno chiesto come stavi, i prof anche..."
"ah...E Angelo?" Henry mi guardò: "nulla, è rimasto tutto il giorno con i suoi amici di football, a noi non si è nemmeno avvicinato."
Sorrisi e lo invitai a mangiare ancora la pasta.
Ma se Gel era a scuola, allora chi ni aveva chiamata prima?
Nel pomeriggio Henry si mise a fare i compiti ascoltando a sua solita musica rock mentre io iniziavo a seguire le lezioni online.
Io ero stesa sul divano al PC mentre Henry faceva i compiti sul tavolino accanto a me quando suonarono alla porta.
Lui andò ad aprire e fece entrare mia madre con Maico.
"ciao amore." mi baciò la fronte.
"ciao mamma. Maico." sorrisi verso di lui.
Henry fece spazio su un altro divano ed io ni misi a sedere per farlo sedere accanto a me:"allora, April... Sei Sicura di voler vivere qua?"
STAI LEGGENDO
I'm just me
Randomapril è una ragazza definita "emerginata" da tutti, tranne che da suo padre. Non ha amici ne a scuola ne tanto meno da suo padre... Ma in quell'estate qualcosa cambierà... I suoi sentimenti come l'amore rinasceranno... ma anchr sentimenti come l'odi...