911

94 2 0
                                    

Tutta la lezione di geografia non avevo sentito una parola... ero troppo triste.

Jess e Mary mi raggiunsero all'ora di pranzo e mi abbracciarono:"abbiamo saputo... oddio... hai tentato di fargli cambiare idea?"

annuii triste.

"ma loro non ti hanno ascoltata..."

"conoscete Gel, non di fermerà finchè non lo vedrà piangere." dissi disperata.

Jess mi abbracciò di nuovo e disse:"vedrai nessuno finirà male..."

Sapevo che qualcuno si sarebbe fatto male.

Tutta la scuola era già in cerchio di cui Gel era al centro.

Henry invece era dietro di me.

"Ti prego... Henry..." la voce mi morì in bocca...

"non preoccuparti..." mi disse sorridendo e mi baciò.

Le sue labbra furono veloci, troppo.

Andai in prima fila.

Un ragazzo che non conoscevo si era messo tra loro per dare il via...

Chiusi gli occhi:"via!!!"

Li riaprii: Gel aveva iniziato a saltellare qua e la... Henry lo seguiva.

Gel sferrò il primo colpo, che Henry schivò. Per poco...

Henry tirò un pugno di destra e colpì Gel nella mascella.

Una lacrima mi scese.

Jess mi abbracciò e mi sorrise:"se la caverà." nemmeno lei ci credeva.

Gel tirò di di sinistro e colpì Henry alla mascella.

Poi Gel iniziò a colpirlo con furia... Non riuscivo più a guardare.

Volevo fare qualcosa... Mi venne un'idea.

Jess mi guardò sbalordita mentre correvo verso il centro.

Henry stava in piedi a mala pena.

"Angelo!!! Fermati!!!" Urlai con tutto il fiato che avevo in corpo.

Non si fermava ed io piangevo.

Henry non si reggeva più in piedi e dalla bocca e dal naso gli usciva del sangue copioso.

BASTA!!! urlai in me...

Mi intromisi.

Mi misi tra loro due e vidi un mano chiusa a pugno venirmi contro.

L'impatto fu orribile.

Caddi a terra senza sensi: il mio corpo non rispondeva, ero senza forze, dentro di me urlavo 'basta' ma nessuno sentiva.

Le mani di qualcuno mi raccolsero e sentii delle voci urlare:"chiamate un'ambulanza!!" era una donna... o un uomo?

Non lo sapevo.

Era come se tutto il mio corpo fosse rimasto sul cemento freddo del parcheggio.

Chiusi gli occhi e sperai di star morendo per qualcosa...

Stavo morendo. Sentivo il mio cuore rallentare sempre più, le mie gambe saperire...

Un uomo disse:"mettetela qui."

Poi basta.

Nessun ricordo. Vuoto.

Mi risvegliai in un luogo nuovo, bianco. Troppa luce per i miei occhi.

"dove sono?!" urlai.

"qua." disse una voce.

Mi girai era mio nonno. Nonno?

I'm just meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora