Andai ad aprire alla porta:Henry.
Uscii con lui, ci sedemmo sugli scalini e attesi che parlasse.
«ciao.» disse.
«ciao. Di cosa devi parlarmi?» chiesi.
«di me...te.... NOI.»
NOI.... Me lo ripetei in testa...
«dimmi.» dissi iniziando a giocherellare con un filo d'erba.
«mio padre e mia madre sono degli psicologi. Vivo in una villa nella via per bene... Ti ho mentito. Penso lo sapessi già.»
«sì.» feci una pausa e inziai a guardare il mare:«altro?» dissi.
Lui sospirò e parlò:«ti ho parlato, invitato a cena... per una scommessa.»
Questo non Pensavo fosse vero... Lo era.
Una lacrima mi scese sul viso. Non volli guardare. Restammo li, in silenzio, come due sconosciuti.
«penso che ora non ci sarà più nulla. Fine.» disse.
«giusto... Tra due giorni me ne torno casa.»
Era vero. La sera prima avevo chiamato mia madre, mio padre mi aveva lasciato andare: aveva detto che da meglio se me ne andassi... Per qualche settimana.
«ah.» disse. Era l'unica cosa riusciva a dire?! Ecco... Tutto era falso.
«quindi, tutto ciò che mi hai detto... Menzogne?»
«no.»
Lo guardai. piangendo, anche lui piangeva.
«e Allora cos'erano?» attesi.
«verità.»
«verità?» chiesi.
«sì. Provo veramente qualcosa per te: ti amo.»
anche io lo amavo, ma non potevo.
Quell'estate lui era diventato tutto per me:l'aria, il cibo... La mia vita.
Scoppiai a piangere. Lui mi strinse forte a se, mi sussurò qualcosa di incomprensibile, mi alzò la testa, mi fissò negli occhi, come se volesse leggermi nell'anima... E mi baciò.
Le sue labbra sulle mie come il mare bagna la spiaggia...
Tutto sì era dissolto... Io e lui. NOI.
rientrai in casa, senza parlare, corsi in camera a piangere.
Inizia a singhiozzare, le sue labbra... le sue parole.
Certo, lui mi aveva mentito, ma lo amavo troppo, troppo.
Mi squillò il cellulare:Jess.
Jess era una mia amica dell' asilo, avevamo perso tutti i contatti in terza media, quando lei sì era trasferita di classe.
«pronto?» risposi tra i singhiozzi.
«ciao! come stai?» la sua voce era dolce e squillante.
«bene. tu?»
«sì dai... Ma tu stai malissimo.»
«sì. Perché mi hai chiamato?»
«così... Dato che sono anni che non ci vediamo... Che ne dici di uscire?»
«sono a Malibu, da mio padre.»
«ah... Allora quando torni?»
«a settembre.» Mentii... Non volevo vedere nessuno , volevo solo stare sola.
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I'm just me
Randomapril è una ragazza definita "emerginata" da tutti, tranne che da suo padre. Non ha amici ne a scuola ne tanto meno da suo padre... Ma in quell'estate qualcosa cambierà... I suoi sentimenti come l'amore rinasceranno... ma anchr sentimenti come l'odi...