richiamerà

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Mi risvegliai dolorante, anche se ero nel letto. Jess dormiva ancora.

Mi alzai, presi il telefono, nulla. Henry nemmeno cercava di contattarmi... bene.

Forse avrei dovuto essere io quella preoccupata, che gli lasciava migliaia di messaggi, ma... cazzo! Ero io quella che doveva essere comprensiva.... decisi di chiamarlo. Digitai veloce il numero, era ovvio che non mi avrebbe risposto, dopo ciò che gli avevo detto ieri...

"Pronto?" Chiesi, pensado che fosse lui.

"Ehi!! April!!!! Sono Naddie!!! Come stai?" Oddio...

"Ciao...Naddie. Dov'é Henry?"

"In bagno. Si sta facendo una doccia, vuoi che gli dica che lo hai chiamato? "

"Si... ciao." Chiusi il telefono scioccata: cosa ci faceva Naddie a casa di Henry? O era lui ad essere a casa sua?

Jess si svegliò stordita:"ciao." Dissi sorridendo.

"L'hai chiamato?" Chiese mettendosi a sedere.

"Si... ha risposto Naddie."

"Aspetta... la figlia della fidanzata di tuo padre?"

"Si... lei. Quell innamorata di lui..."

"Ah." Era rimasta senza parole. Jess!

"Ho fame." Disse dopo un pó.

La seguii in cucina. C'era Milena, con una tazza di caffè in mano e nell'altra il giornale. Il signor Fol non c'era mai a colazione, forse a cena. Era sempre a lavoro, ma a Jess non dispiaceva siccome non andavano d'accordo.

"Buongiorno ragazze, dormito bene?"

"Si." Dissi io versandomi il caffè.

In quel momento entrò Sean, indossava una tuta e sembrava che non avesse dormito molto.

"Buongiorno... " disse stiracchiandosi, Jess gli andò vicino e lo aggredì: "come hai potuto?!! Sei impazzito?! Perchè l'hai baciata!! Cazzo sei matto!! Lo sai. la regola: non toccare le amiche!! E tu che fai? La prima che viene a dormire da me, te la baci?!! Cazzo sei un deficente!! "Merda. Jess!! C'è tua madre! Gridai mentre lei parlava.

"Ragazzi... calma... calma.... che succede?" Si intromise Milena.

"Lui." Jess puntò un dito contro Sean:"lui, l'ha baciata." Il dito era rivolto verso di me.

"Ma non fa niente... insomma... può capitare, era notte fonda... eravamo entrambi mezzi addormentati... non fa niente, veramente. " cercai di calmare le due donne che ora guardavano il ragazzo furiose.

"Sean, dimmi che non è vero!" Sbottò Milena, ma non ricevette risposta, in quanto era vero.

Jess mi guardó, seguita da sua mamma che mi abbracciò: "mi scuso da parte sua..."
Oddio.. era una cosa seria! Ma chissà come mai così tanto seria....

La colazione fu silenziosa, Milena mi riversava attenzioni, troppe.

Finalmente le 8 e dovetti andare a scuola.

"Wow!!' Dissi mentre cammimavamo io e Jess.

"Cosa?" Era mogia, silenziosa e triste.

"Avete reagito...perchè così tanto?"

"Una volta,qualche anno fa, quando ci eravamo separate, Sean si è scopato una mia amica, che non era acconsenziente... era ubriaco, certo, però non lo doveva fare... mi ha rovinato la vita con queste cose. Avevo paura di lasciarti sola con lui... non volevo che lui ti vedesse."

"Jess, mi so difendere... a forza dei pugni di Gel ora so fare a pugni anche io.... e poi mi ha dato solo un bacio stampo,poi sono scappata... non è successo nulla di cui preoccuparsi. "

Mary ci stava aspettando fuori dalla scuola, Josh era dietro di lei che parlava con una ragazza... probabilmente ci stava provando.

"Ehi ragazze!" Mary abbracciò prima Jess e poi me.

Mi guardai in giro...continuavo a cercarlo... nonostante il male che mi aveva fatto... ed eccolo!

In un angolo, con le cuffie e la squadra di football.

"Vacci a parlare." Mi intimò Mary dandomi uno spintone.

La guardai:"a chi?"

"Mio nonno! Angelo ovvio!!" La guardai e lei aggiunse:"si vede che ti piace ancora o che comunque provi qualcosa per lui... parlaci e basta. Magari invitalo qua."

"Angelo, qua non viene." Disse Josh intromettendosi.

"Infatti, lo portiamo. Dai non rompere il cazzo e aiutami. "

"Va bene, ma se Ap va da lui, io vado con lei."

"Okay." Annuii prendendolo per il braccio e trascinandolo da Angelo.

Appena notò che stavo andando da lui, si tolse le cuffie e Josh sbuffò.

"Smettila." Lo strattonai.

"Si si..."

Arrivammo. Eravamo uno di fronte all'altro, ci guardavamo negli occhi.

"Ciao." Dissi.

"Ciao. Cosa ci fai qui?"

"Noi veniamo a scuola e tu?" Disse Josh. Gli diedi un altro strattone.

Angelo rise e si grattò la nuca, lo mettevo a disagio.

"Bene, quindi... vedo che stai bene."

"Eh già...anche tu."

"Non c'é Henry?" Mi chiese guardando Josh che ci provava con una cheerleader.

"No, è dai suoi, tornerà tra qualche giorno. E tu? La tua tipa..."

"Ah Leila? L'ho lasciata dopo che ti ho picchiata. "Picchiata.... ti ho picchiata... quelle parole rimasero nella mia testa per tutto il giorno.

Non feci altro che pensare a quello, Angelo ne era consapevole. Cercava di parlarmi in tutti i modi, ma Jess, Josh o Mary tentavano di scacciarlo, come se potesse farmi ancora più male.

Il pranzo arrivó.

Jess era seduta accanto a me, Josh, Mary e Mark di fronte.

Controllai il telefono:Henry mi aveva chiamata. Wow, ora si ricordava di me!

"Perchè non lo richiami?" Mi chiese Jess con una patatina in mano.

"Non mi va." Presi il vassoio e andai a gettarlo nella pattumiera e mi diressi nel cortile.

L'aria fredda mi costrinse a mettermi la giacca. Cercai le cuffie nella borsa e me le misi.
Russian roulette di Rihanna mi invitava a premere il grilletto, a farla finita. Forse aveva ragione, ci avevo già provato... ma avevo fallito. Non ero nemmeno capace di uccidermi. Ero proprio uno schifo.

Mi lasciai andare alla musica e alle dolci note...

I'm just meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora