perdono.

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Io ero in cucina, Henry in doccia... im casa c'era silenzio, almeno dopo quello che avevamo fatto... ora mi sentivo bene e completa, ero felice, sulle labbra avevo un sorriso da ebete, ma ero felice, adoravo quella sensazione. Sapere che ormai eravamo una cosa unica, ora finalmente potevamo dire che lo eravamo veramente.

"Ap... chi è questo? " Henry entrò in cucina con i capelli bagnati tutti scompigliati e un asciugamano addosso.

Lo guardai:teneva in mano in mio cellulare e mi guardava: "questo chi?"

"Questo che ci ha fotografati... "

Oddio no!!

Gli presi il telefono dalle mani e lo chiusi: "sempre quello... ti giuro che non so chi sia, come vedi è un numero privato, non so come fare a vedere chi sia... ti giuro che non so chi è!! "

Lui mi perse tra le braccia ed io scoppiai a piangere:santo cielo... non potevo crederci:questo strano maniaco mi aveva vista nuda, era sempre stato li...

Guardai Henry, la bocca serrata e la mascella tesa: "scusa... "

"Non devi scusarti di niente.... mi dispiace... che ne dici se facciamo vedere questo ad un mio amico? Lui è un genio in informatica, forse sa che fare."

Annuii colma di speranza.

Mentre io apparecchiavo, Henry chiamò il suo amico e fissò un appuntamento da lui alle 3 del pomeriggio.

Il pranzo fu... strano. Come se fossimo due sconosciuti: cos'era successo??

"Henry, che hai?" Azzardai.

"Nulla... tu mi sembri giù... " mi prese una mano.

"Un po... ma non molto, a me basta sapere che ci sei."

"Allora sarai felice per sempre?"

Oh... come era dolce!

Mi alzai ed andai a sedermi sulle sue ginocchia: "ti amo." Dissi baciandolo.

Era meraviglioso, nonostante tutto questo casino lui mi era accanto.

DIN DON... il campanello suonò, guardai Henry curiosa e lui mosse le gambe per farmi capire di andarmi a cambiare siccome indossavo solo una maglietta.

Indossai un paio di pantaloni e mi precipitai in soggiorno, non ebbi nemmeno il tempo di capire chi ci fosse che Jess mi fu adosso, si appese a me e iniziò a baciarmi. Risi.

"Okay, Jess, ora basta. Lei è mia." Disse Henry mentre la staccava da me.

Jess lo guardò ridendo:"april. Dove cazzo eri?!!"

"Qui... perché?! "

"Ti ho chiamata 5 volte se non di più... perché non mi hai risposto? "

Io ed Henry abbiamo fatto l'amore ed ora un pazzo maniaco mi perseguita con delle foto... no, non potevo dirglielo: "sono stata impegnata, ho molte lezioni arretrate..."

"Vabbe... quando torni tra di noi?"

"Non so..m anche domani se sto bene."

Jess emise un urlo e a quel punto notai che c'era qualcuno dietro di lei.

Era Angelo, perché lo aveva portato?

Come aveva fatto a convincere Henry a farlo entrare?

Guardai prima Jess e poi Henry in cerca di spiegazioni. Entrambi alzarono le spalle.

"Ciao." Disse lui, mi guardava, non so perché ma arrossii.

"Perché sei qui?"

"Pensavo che potremmo parlare." Henry mi mise un braccio attorno ai fianchi.

"Soli?" Chiese Henry, anche se la risposta la sapeva già...

Angelo annuì e Henry mi guardò, la scelta era mia.

Annuii. Lui ni prese il viso tra le mani e mi baciò come per avvertire Angelo: " se c'è qualcosa urla."

Sorrisi e li guardai mentre se ne andavo in cucina, Jess si girò e sorrise, non capii bene a chi.

Angelo si sedette sul divano e io lo guardai:"allora? Ti muovi?"

"Mi dispiace. " disse lui giocando con le mani.

"Tutto qua?" Dissi io.

Veramente mi aveva fatta isolare solo per quello? Sbuffai.

"Che altro dovrei dirti. Sto malissimo per quel che ti ho fatto, averti vista così... in quel letto..."

"Per colpa tua. Per colpa tua e della tua cazzo di testa. Ma cosa volevi fare?  Ho rischiato la vita per colpa di una cazzata. Santo cielo!!"

"Lo so!!"

"E poi sei venuto in ospedale...Veramente credi che un semplice mi dispiace possa bastare?"

"No."

"Perché sei venuto in ospedale? " chiesi. Volevo saperlo, come può una persona fare quelle brutte cose?

"Non lo so, avevo bisogno di... non so di cosa..."

"Bene..." respirai pronta a scoppiare, ma lui mi precedette: "April, lo giuro, mi dispiace, ti darei tutto ciò che vuoi per farti capire quanto mi dispiace, non volevo farlo, sono uscito di testa... ho dei problemi di controllo, fin da bambino... solo che riuscivo a trattenerli perchè c'eri tu... sentivo di averti persa, avevo bisogno di sfogarmi... cosi..."

"Cosi stavi per uccidermi!!" Sbottai.

Sentii la porta dietro di me chiudersi e mi girai, Henry era sulla porta mi guardava io gli feci cenno che la mia conversazione con Angelo era terminata, lo cacciai fuori.

Henry mi guardò e mi chiese cosa mi avesse chiesto Angelo:"nulla di che... solo che gli dispiace per ciò che ha fatto...cose solite, stupide."

Il cellulare mi vibrò in tasca, non mi ero nemmeno accorta di averlo con me:messaggio. Sbuffai, non lo lessi:"dov'è Jess? " dissi guardando dietro di lui.

"Qua!" Sbucò lei.

Era piccolina, era sempre stata più piccola e bella di me... lei era perfetta.

"Allora... quando torni a scuola? "

L'atmosfera si era come rotta, da bella ora era tesa, senza motivo.

"Domani."

Jess mi sorrise, mi baciò sulla guancia e se ne andó.

"Hai letto il messaggio?" Mi chiese Henry.  Come faceva ad accorgersi sempre di tutto?

"No."

"Lo faccio io?" Lo guardai. Avevo il telefono in mano, lo guardavo come un coniglio guarda il leone...

"No..." volevo farlo io. Dovevo farlo io.

Accesi lo schermo e lessi... non perdoni. Bene, nemmeno io.

Guardai Henry terrorozzata...oddio.

Cosa voleva questo?  Chi era e cosa gli avevo fatto?!

I'm just meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora