"Kat, vado a correre" dico piano all'orecchio della mia compagna di stanza "Eli, è sabato, ma che ore sono?" Mi chiede sbadigliando lei aprendo leggermente gli occhi "le sette, c'è il sole oggi, non riesco a dormire" rispondo sempre con un filo di voce per non svegliare Maecy, "ma vuoi che venga con te?" I suoi occhi implorano pietà "no tranquilla, volevo solo avvisarti" le dico dandole un bacio sulla guancia, "continua a dormire!" Faccio per uscire ma lei mi richiama "Eli? È andata così male?" La guardo. Lei sa, non abbiamo bisogno di parole, sa che la settimana appena passata è stata dura, sa che oltre alle lezioni, le ronde, i compiti, sono finita in punizione con Dave per lo schiaffo, sa che tenevo molto alla serata con Ced "sono qui se vuoi parlarne" "lo so, ma ho solo voglia di correre un po'" le rispondo tranquilla.
Esco e l'aria fresca del mattino mi aiuta a pensare, inizio a correre e come per magia rivedo la serata, sento le mani di Ced ancora sulla mi schiena, sul mio seno, sento il sapore dei suoi baci, sento il desiderio di azzerare le distanze tra di noi... come in un film rivedo la sua camicia sul pavimento, il suo torace con i pettorali scolpiti, le mie mani sul suo petto, sulla sua schiena, i suoi baci, la mia camicia per terra vicino alla sua insieme al mio reggiseno, la mia gonna e i suoi pantaloni. Le scarpe buttate in un angolo. Accelero il passo e cerco di non pensare, ma ecco che i nostri corpi intrecciati tornano a fare capolino nella mia mente, e poi i suoi occhi grigi spalancati, tristi dopo che l'ho allontanato per l'ennesima volta. La sua voce che cerca di calmarmi, di rassicurarmi che non succede nulla, che può aspettare, ma sento la delusione, la vedo nei suoi occhi..., guardo il lago nero, e ricordo il bacio che mi chiede prima di farmi andare, è carico di desiderio e tristezza. Poi i corridoi vuoti, come mi sento io, la porta del mio dormitorio che si chiude, i letti delle mie amiche vuoti, il mio cuscino e le lacrime che verso.
Arrivo così al campo da quidditch, ma non prendo la scopa entro in spogliatoio di grifondoro e mi faccio la doccia calda, "Kalien" la mia elfa appare. "Buongiorno signorina, cosa fa qui a quest'ora?" Il tono sempre delicato della mia elfa mi fa sorridere, la guardo la accarezzo e le chiedo vestiti puliti, ordinando di non dire a nessuno che mi ha visto e soprattutto dove. Una volta cambiata salgo sugli spalti a pensare con il cappuccio tirato in testa.
Sono persa nei miei pensieri, piano piano arrivano i primi studenti di corvonero per il loro allenamento, li guardo ma non li vedo veramente. Sento che mi si sta avvicinando qualcuno, "non ora, ti prego", penso mentre mi asciugo le lacrime dal viso. "Buongiorno Eli, sapevo che ti avrei trovata qui, spii il nemico?" mi dice con un tono dolce George "perché mi cercavi?" Cerco di essere il più disinvolta possibile, come se il nodo alla gola non ci fosse, "Sai nessuno sapeva dove fossi, sei uscita presto a correre e non ti abbiamo visto a colazione. Volevamo capire se potevamo dividerci i tuoi averi, se eri agonizzante in qualche punto della foresta proibita o se ti stavi affogando sotto la doccia come Oliver! " lo guardo, so che ha capito che c'è qualcosa che non va, ma spero non chieda.
Lui, come se mi leggesse dentro, non dice niente ma mi appoggia il braccio sulle spalle "stavo pensando che forse Corvonero chiederà di togliere due anelli, almeno può sperare di non prendere goal, il loro portiere è peggio di Ron guarda" cerca di parlare lui indicando Carmichael che manca un tiro di Roger "vorrei chiederlo anche io, se Ron non si calma, sarà tragico. Soprattutto se i serpeverde useranno la canzone di settimana scorsa" ride alla mia battuta "considerando poi che i due giocatori migliori sono stati allontanati da quella megera" continua lui serio "allora TRE dei giocatori migliori! Devo anche fare nuove selezioni, mi sento male. Forse però Katie ha la soluzione in mano". Restiamo lì un tempo indefinito, la mia testa appoggiata alla sua spalla, lo sguardo di entrambi nel vuoto, adoro questi momenti con mio cugino, non chiede, sa che io gli racconterò tutto appena la mia anima ne sarà pronta e infatti un sospiro mi esce tra le lacrime "Ho paura di perderlo, sai" "mhhh, non lo vedo possibile" non aggiunge altro, sa di chi parlo, sa che devo tirare fuori tutto.
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La vita è ... imprevedibile
Fanfiction"La vita è ciò che accade quando sei tutto intento a fare altri piani" "Sono Elisabeth, Lizie per mia sorella e Eli per le mie amiche! Sono Grifondoro, al 5 anno di Hogwarts, dimenticavo sono anche prefetto, come la mia perfetta sorella Alex, Corvon...