Allora è vero... ti alleni con Krum!!!

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Come spesso capita il sabato mattina vado a correre, ma questa volta faccio un allenamento diverso, indosso felice la mia divisa di quidditch ed estremante euforica di volare, mi avvio al campo. Da due settimane ormai il cercatore più famoso del mondo si è unito a me nella corsa mattutina, chiacchieriamo di tutto, non mi aspettavo che fosse così alla mano, un semplice ragazzo di diciotto anni che fatica ad avere amici. "Ciao, scusa il ritardo, aspetti da tanto?" gli chiedo super felice, una sessione di quidditch con un professionista non è da tutti i giorni, "tranquilla, io appena arrivato! Posso vedere tua scopa'" mi chiede in un inglese stentato, senza indugio gli passo la mia scopa nella speranza che non cambi idea sulla mattinata. "Fatta bene, Firebolt ultimo modello, ma non bilanciata però sento" "in che senso scusa? L'hanno fatta apposta per me" la mia scopa è personalizzata con nome e colori in tema grifondoro, regalo di mamma e papà l'anno scorso a Natale, "sì ma senti mia scopa! Ha peso per equilibrare me e non avere problemi in velocità" mi passa il suo manico di scopa ed è leggerissimo, pur avendo effettivamente un piccolo rinforzo sul davanti, "Vedi così io posso essere vantaggio, scopa non vibra in velocità, resta salda" mi sorride felice di avermi insegnato qualcosa. Riprende la scopa e insieme ci alziamo in volo "Tu essere cacciatore, quindi tecnica di volo diversa, ma se impari a volare come cercatore, sarai migliore. Cacciatore molto agile e scattante, sai volare con una mano, ma cercatore veloce, leggero, vista acuta su tutto. Cambia prospettiva, questa grande differenza" lo ascolto incantata come si ascolta un cantante che ci dedica una canzone d'amore, a questo penso quando lo sento parlare di quidditch, all'amore e passione che ci mette nel praticarlo. Passiamo gran parte della mattina a fare esercizi a me sconosciuti, che condividerò con il resto della squadra alla prima occasione, sempre che il futuro capitano me ne dia modo, e con Heidi durante i nostri allenamenti privati. "Grazie di tutto, è stato magnifico!" gli dico salutandolo, prendendo la mia borsa e la scopa in spalla, "Grazie te! Non sempre per me divertente volare, a volte troppa tensione, e poi grazie per consigli per Hermione. Mi piace molto, ma difficile per me parlare, lei ragazza intelligente e gentile, non come ragazze che sono Bulgaria." detto questo ci salutiamo per tornare io al castello e lui alla nave a cambiarci.

Quando rientro in sala comune sudata, stanca ma estremamente felice vengo sommersa di domande. "Allora è vero!" Sento la voce acuta di Fred appena passo vicino ai divanetti "Ti alleni con Krum e ce lo tieni nascosto!" Continua con tono accusatorio George, sono stata colta sul fatto e non sono brava a inventare scuse quindi sospiro "Si, beh non è che mi alleno, si è offerto di insegnarmi qualche trucco, se dovesse servire un domani... in cambio di un favore che gli sto facendo" farfuglio, ecco almeno non dico una bugia, ma neppure tutta la verità. "Quale favore?" Chiede curiosa Hermione, "ecco non tu ti prego" penso tra me, non posso dirlo proprio a lei "beh" balbetto sempre più imbarazzata "Lo scoprirai! È che abbiamo iniziato a correre la mattina presto e..." "Voi correte insieme il sabato mattina, da quando?" Mi interrompe Ron piccato, "Da due sabati, dopo la prima prova, ci siamo visti una mattina. Lui mi ha riconosciuta come la ragazza che è andata a trovare Cedric nella tenda infermeria e mi ha affiancato... abbiamo parlato mentre correvamo...e..." tengo taciuto che principalmente mi ha riconosciuto come amica di Hermione e che il discorso è stato quasi sempre incentrato su di lei. "Anche io voglio partecipare", mi dice Harry "alla fine sono io il cercatore della squadra" "Si lo sa, mi ha detto che voli molto bene" lo guardo sperando che mi lascino andare "ne parlerò con lui, abbiamo volato insieme oggi per la prima volta! Poi avete il torneo e" "Anche io voglio venire allora" grida Ron "Allora anche noi!" Dicono in coro Fred George e Angelina, cerco Katie in cerca di aiuto "Te lo avevo detto che non era una grande idea, ora vai a lavarti che puzzi e abbiamo una marea di compiti" ride e come sempre riesce a tirarmi fuori da situazioni imbarazzanti. Non mi faccio ripetere due volte l'invito a lasciare la stanza, superando parecchi studenti che mi guardano curiosi, corro verso la nostra camera, intanto sento borbottii e congetture sul prossimo allenamento con Krum.

La vita è ... imprevedibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora