"E' ora, svegliati cara" sussurra la zia mentre mi appoggia delicatamente una mano sulla schiena e allontana le coperte "Ancora 5 minuti, ti prego, è ancora buio", biascico implorando pietà, credo che "ancora 5 minuti" sia stata la prima frase completa che ho formulato da bambina, ma stiracchiandomi mi siedo sul letto e vedo Hermione che si sta vestendo "Abiti babbani mi raccomando" dice la zia prima di uscire. Mi alzo, mi lavo e indosso i miei jeans preferiti con una canotta verde brillante con stampigliato un bellissimo leprecauno con tanto di cappello, calderone decorato con un grosso quadrifoglio pieno d'oro da cui parte arcobaleno, e una camicia bianca tenuta aperta sopra stile giacca, scarpe da tennis, "vado bene Her? Sei tu l'esperta babbana" "sei stupenda" mi dice con voce sincera e sguardo rassicurante, le sorrido e mi lego i capelli con un nastro verde smeraldo e cerco di nascondere il pallore del mio viso e le occhiaie con un filo di trucco, sempre verde argento, abbinato anche ai miei occhi.
Quando scendiamo sono già tutti seduti intorno al tavolo a riempire la pancia, io ormai sveglia non vedo l'ora di partire, adoro camminare e se non fosse per lo zaino pesante sarei super pronta ad arrivare alla passaporta di corsa, ho convinto anche i gemelli a portare per me la maggior parte del peso che era destinato a me così da viaggiare leggera, saluto prontamente la zia e mi metto a capo della spedizione con lo zio, manovra che ci evita il battibecco e la confisca di alcuni dolcetti dei TIRI VISPI sfuggiti alla perquisizione del giorno prima.
Dopo quelle che sembrano ore arriviamo in cima alla collina e vediamo due uomini che ci aspettano, uno si guarda in giro e uno su un albero a guardare il cielo e pensare, o forse a dormire, ma quando ci vede scende con un balzo, ci ha riconosciuto alla fine siamo un gruppo rumoroso di teste rosse.
Nonostante ormai si sia arrivati a portata di orecchie di altri io e Ron siamo intenzionati a continuare la nostra discussione "Non puoi credere che un solo giocatore possa fare la differenza, voglio dire per quanto possa essere bravo Krum, e lo è molto non lo nego, il solo boccino vale 150 punti... Ma con solo 16 goal è annullato praticamente." Harry cerca di andare in aiuto di Ron "Si Eli, ma 16 goal di vantaggio non sono pochi." "Ma non sono impossibili per il tridente di attacco irlandese" rispondo piccata "stiamo parlando di Troy, Moran e Mullet, 16 goal li ho fatti da sola io in una partita... giocano meglio di me non credi?" concludo soddisfatta di aver avuto l'ultima parola. Alzo lo sguardo e vedo un sorriso che si apre sul volto di Cedric che ci guarda arrivare, probabilmente mi ha sentito quello che ho appena detto e se la ricorda anche lui bene quella partita, era stata la volta in cui grifondoro aveva schiacciato corvonero, Roger Davis aveva tenuto il muso per una settimana intera, mentre Oliver camminava 2 metri da terra, io d'altra parte non posso fare a meno sorridere quando lo riconosco mentre le mie guance si tingono di rosa.
A riportarlo alla realtà deve essere stata la voce di suo padre "sono tutti tuoi Arthur?" perché lo vedo scuotere la testa e sbattere le palpebre, "Oh no solo quelli rossi" risponde lo zio con un gesto della mano e parte con le presentazioni, Cedric intanto, non riuscendo a togliere gli occhi da me mentre scendo dalle spalle di George, sorride e saluta tutti con gentilezza, arrossisco ancora di più al contatto visivo, ma cerco di non fissare a mia volta il bel giovane che mi si è parato davanti. George e Fred fanno appena un cenno di saluto notando che lo sguardo di Cedric indugia ancora un po' di più su di me, io invece sto fissando sbalordita i miei cugini per la loro freddezza, possibile che ancora siano arrabbiati con lui per la storia del "boccino dei dissennatori" come lo chiamiamo noi? Mentre è il mio turno di saluti Ginny ed Hermione ridacchiano alle spalle mie spalle, sanno che ho una lieve infatuazione per il bel Tassorosso e non si lasciano scappare il mio rossore persistente sul mio viso.
"Ced questa è una cosa che racconterai ai tuoi nipotini, si... gli ho detto, hai battuto Harry Potter" Cedric distoglie subito lo sguardo da tutti puntando i suoi occhi grigi sul padre imbarazzatissimo per le dichiarazioni del genitore "Harry è caduto dalla scopa, papà! Te l'ho detto è stato un incidente." Poi rivolto a Harry "Scusalo a volte esagera" Harry sorride di rimando, si sente uno sbuffo da parte di George mentre io mi avvicino per battere una mano sulla sua spalla "Tranquillo mi piacerebbe sentire i miei parlare di me con tale orgoglio, poi ricordi eri davanti non ti avrebbe raggiunto Harry, era tuo quel boccino, non sentirti in colpa, sei stato più bravo quella volta, ma non farci una abitudine" ho detto in un sussurro che solo lui poteva sentire, il dolce suono della mia voce e la vicinanza del mio volto o forse il ricordo lo hanno fatto arrossire, rendendolo ancora più affascinate ai miei occhi.
"Per favore Madama Bumb, va rigiocata... non è giusto Harry è stato attaccato, non dovevano essere qui!" La professoressa lo congeda con passo veloce e fa apparire una barella, tutti noi grifoni che eravamo intorno a Harry ci giriamo verso il capitano dei Tassorosso. Oliver ha le lacrime agli occhi, solleva la mano per stringerla a Cedric "Non preoccuparti Diggory, avete vinto onestamente" si volta e va negli spogliatoi probabilmente per annegarsi sotto la doccia. Cedric resta imbambolato non aspettandosi un atteggiamento così remissivo da parte di Baston che solitamente è molto più aggressivo quando si tratta di Quidditch, resto lì un po' imbarazzata per entrambi, con il viso rosso i capelli e vestiti bagnati sembro di sicuro un pulcino spennato, guardo Cedric con un sorriso spontaneo e dolcissimo "Non preoccuparti, gli passerà, eri davanti e avresti preso il boccino tu comunque. E' giusto così" gli dico sperando di dare un po' di conforto al cercatore avversario che non è per nulla soddisfatto di aver chiuso la partita in questo modo.
Cedric sorride e colto da improvviso desiderio di condividere alcuni momenti con me, si avvicina subito e mi chiede curioso "Come mai George ti portava in spalla? Tutto bene?" "Si grazie, ero stanca, sai poco sonno ci siamo alzati all'alba questa mattina e poi me lo doveva" sorrido gentilmente con le guance rosee, non posso dirgli che era un patto perché a colazione ho salvato alcune mou molle lingua e alcuni prototipi di merendine marinare dalle grinfie della Zia tenendole nel mio zaino al sicuro, svelerei troppi segreti non miei per di più.
"Manca un minuto... meglio prepararsi" afferma lo zio e con grande difficoltà ci mettiamo tutti a cerchio, resto schiacciata tra George e Cedric che non con poca difficoltà si è intrufolato tra me e Fred per afferrare il vecchio scarpone che il sig. Diggory tiene in mano, le nostre mani si sfiorano per un attimo e sento calore attraversarmi le dita nel punto di contatto con le sue. Nessuno parla e al tre dello zio un forte strattone all'ombelico ci fa staccare i piedi da terra, un turbinio, poi mi trovo sdraiata sopra George in una posizione che sarebbe stata compromettente se non fosse che noi due siamo più che abituati a trovarci in situazioni simili, "Lizie atterraggio morbido" dice subito Fred con un mezzo sorriso malizioso, "molto comodo direi" aggiunge con ironia il gemello schiacciato ridendo e cercando di togliermi con il mio pesante zaino da dosso "invece di ridere aiutami" dico non riuscendo a muovermi da sola.
Cedric in piedi seppur scosso, mi tende una mano per aiutarmi, "grazie" riesco a mala pena a far uscire dalle mie labbra, devo sembrargli una sciocca, "credo che le nostre strade si separino qui" mi dice triste, "spero di vedervi dopo la partita, e forza Irlanda deduco" dice guardando la mia canotta chiaramente in tema, "ovvio che si, sono i migliori e vinceranno" riesco a dire imbarazzata dal suo sguardo penetrante, ma vengo subito trascinata da George che saluta velocemente il nostro compagno di passaporta, così anche io alzo la mano e mando un sorriso ricambiato alla grande avviandomi con gli altri al nostra piazzola, "raffredda i tuoi bollenti spiriti, non mi piace come vi siete guardati e parlati prima" mi intima George "Magari George, temo tu abbia frainteso molto mio malgrado" sospiro raggiungendo le altre ragazze per poter condividere con loro le mie sensazioni.
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La vita è ... imprevedibile
Fanfiction"La vita è ciò che accade quando sei tutto intento a fare altri piani" "Sono Elisabeth, Lizie per mia sorella e Eli per le mie amiche! Sono Grifondoro, al 5 anno di Hogwarts, dimenticavo sono anche prefetto, come la mia perfetta sorella Alex, Corvon...