... non la fine

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Resto sul mio letto tutto il giorno con le tende chiuse fingendo di dormire, il velluto rosso della copertura non aiuta a non pensare a nulla, cerco di respirare e svuotare la mente come mi ha insegnato Sibilla. Sento le mie compagne di camera sussurrare e percepisco la loro preoccupazione, ma non voglio parlare con nessuno, tanto meno vedere occhi compassionevoli o parlare della morte di Silente le cui parole risuonano nelle mie orecchie, "siamo le scelte che facciamo. Sono le scelte che facciamo che ci mostrano chi siamo veramente Elisabeth, molto più delle nostre capacità" quanto diversa suona ora questa frase, che al tempo mi aveva consolato. Ora che la mia scelta è stata quella di uccidere una persona, di lasciare che la rabbia e la vendetta fossero i miei sentimenti principali. 

Salto la cena, non riesco neppure ad addentare un piccolo pezzo di pane dal vassoio che Kalien mi ha portato, all'improvviso sento dei rumori strani e la voce calma e gentile di Katie chiamarmi "Elisabeth ti prego, esci da lì tanto so che non stai dormendo, sono solo io adesso qui in camera" decido di fidarmi e apro le tende. Il sorriso della mia amica mi scalda il cuore, la abbraccio poi le confesso "grazie di essere qui, nonostante tutto." Lei mi guarda perplessa e quindi mi spiego "nonostante io abbia ucciso una donna. L'ho uccisa perché volevo. Capisci cosa sono diventata!" lei sospira e mi risponde senza lasciarmi andare "sei una magnifica ragazza, la mia metà, la mia sorella per scelta che ha avuto un brutto momento e ha reagito. Siamo in guerra Eli, non sei cattiva o altro. Hai usato la tua magia per salvare un'altra persona, un amico, Francy sarebbe morto se la mamma di Emily avesse continuato, lo sai vero." Non c'è menzogna o giudizio in quello che dice, le sue vibrazioni sono comprensione e amore, nessuna traccia di accondiscendenza. "È difficile però" confesso senza vergogna, "questo posso capirlo, ma non possiamo scegliere di non affrontare le realtà difficili. Possiamo scegliere come viverle, tu devi perdonarti e io ti aiuterò in questo, dobbiamo imparare a dominarci perché sempre più ci troveremo ad affrontare queste situazioni, soprattutto ora che Silente è morto." Annuisco e sorrido debolmente così che lei continua, è sempre stata la più forte delle due, "ecco brava che tra pochi minuti arriverà Maecy che è andata ad aprire a Heidi e Laurana" mentre si avvia alla finestra. "Perché apri?" le chiedo curiosa "perché questa sera il club si fa qui, nessuno voleva lasciarti sola e i ragazzi non possono salire le scale ricordi?"

Una frazione di secondo e la porta si apre facendo entrare le mie amiche che mi abbracciano, mentre, quasi sincronizzati dalla finestra, entrano schiamazzando Dave, Terrence, Flo, Mark, Cormac e persino Andrew Kirke. "Ma ragazzi davvero io..." inizio a timidamente a protestare, non ho voglia di gente in giro "non iniziare tesoro, siamo qui perché gli amici si aiutano e si sostengono, tra l'altro Cole mi ha chiesto di darti questa" dice Dave porgendomi una lettera e poi continua serio "devo intervenire o avvisare Cedric che c'è un serpeverde con cui hai una relazione clandestina?" "Se fosse clandestina non avrebbe consegnato la lettera a te, non credi Dave?" lo prende in giro Maecy mentre sistema i cuscini per terra. Metto la lettera in tasca decidendo di leggerla con calma dopo, "Eli puoi chiedere a Kalien di portarci qualcosa?" mi suggerisce Katie, annuisco e faccio come mi chiedono. 

"Qualcosa di forte mi raccomando" scherza Cormac, "ti ricordo cosa è successo l'ultima volta che c'era alcool in giro insieme a Dave e Eli" ridacchia Laurana, tutti cercano di distrarmi e raccontarmi cose allegre, Laurana imita il papà di Zaccarias che questa mattina è venuto a ritirarlo da scuola, "Credevo mio figlio fosse al sicuro qui, come posso lasciarlo quando lei ha permesso che affrontasse dei mangiamorte!" poi tornando a parlare normalmente continua "la professoressa Sprite ha cercato di farlo ragionare ma il papà di Zac è un osso duro!" "Povera il tuo futuro suocero sarà tosto allora" esclama Flo facendola diventare rosso fuoco. Io mi raggomitolo in un angolo, portando le gambe al petto, apprezzo quello che stanno facendo ma non sono ancora in pace con me stessa. L'odio, la cattiveria assorbite durante la battaglia, il rimorso del mio gesto e il dolore per Silente sono ancora molto attivi dentro di me. Vorrei anche parlare con Harry, decisone maturata oggi sul letto, ma al momento non lo vedo possibile, forse non vuole più avere a che fare con me, non dopo quello che ho fatto. Percepisco che Katie si sia accorta di quanto mi stia frullando nella testa, i suoi occhi, che furtivamente sbirciano dalla mia parte, sono carichi di comprensione, quindi mi alzo un attimo con la scusa di andare in bagno e mi chiudo dentro.

La vita è ... imprevedibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora