Il legame tra sorelle

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La mattina del rientro a scuola sono di nuovo triste, seppure le vacanze di Natale hanno visto un rappacificamento generale, so che sentirò tremendamente la mancanza di Cedric, soprattutto dopo i due giorni passati insieme in montagna. Mano nella mano al mio ragazzo cammino sul binario salutando e aiutando gli studenti che tornano a scuola con il treno, "Spero di vedere Anderson e potergli parlare" esordisce serio guardandomi poi con gli occhi furbi, "non ti preoccupare, credo che gli facciano ancora male i piedi" ridacchio furba ma felice di avere Ced geloso al fianco. "Ora vai o farai tardi, tienimi aggiornata e ti prometto che sarò sincera nelle lettere" gli comando prima di dare un dolcissimo bacio alle sue labbra, "va bene. E io ti prometto che la prossima serata bevutine, come le chiami tu, la faremo insieme" mi strizza l'occhio mentre mi abbraccia forte. Sono certa che con George e Fred organizzerà qualche incursione non autorizzata e ne sono felice.

Sul treno con Heidi e Maecy ci sistemiamo sui divani della carrozza di testa, Dave e i ragazzi hanno optato per uno scompartimento, dopo che si occuperanno della ronda di sicurezza, per lasciarci parlare in pace. Come accordi attiviamo lo specchio d'acqua con Katie, così che ascolti il racconto del mio miniviaggio con Ced e si senta meno sola ora che siamo ripartite tutte. "Ma è stato super romantico, voglio dire, lo chalet solo per voi, la neve, il caminetto, le candele, l'atmosfera natalizia... perché George non ci ha mai pensato" sospira Heidi affascinata dalla descrizione del posto dove mi ha portato Cedric "perché George è più concreto Idi" la prende in giro Maecy, "vero, diciamo che per fortuna Fred ha sempre dormito alla tana o comunque mai a casa, e noi ci siamo goduti la casa sopra il negozio, anche se la vista era più che altro lugubre" ridacchia poi. "Chissà come ve la siete goduta, mi domando quanto sarete rimasti vestiti!" Esclamo divertita "parla quella che aveva sauna e vasca idromassaggio vista bosco e cime innevate per festeggiare due anni insieme" mi risponde lei altrettanto maliziosa. "Vi ricordo che io sono stata in un letto di ospedale" ci sgrida Katie dall'altra parte del bacile ridendo, "scusa. Hai ragione. Ma credo che Malcolm stia organizzando qualcosa di speciale per il tuo compleanno, ho visto che parlava fitto fitto con papà, e lui ama queste cose, quindi sono certa darà il permesso. Poi ci saprai dire" le rispondo sorridente. Le chiacchiere e i racconti diventano via via più private, ma l'arrivo di alcuni prefetti ci costringe ad interrompere il collegamento e le confidenze. "Ma non puoi mandarli via, sei caposcuola!" mi domanda seria Maecy, "non funziona così, hanno diritto di stare qui." Rispondo seria, "poi onestamente non vorrei avere più dettagli di così, il discorso è già vietato ai minori se andiamo avanti scopriremmo cose che è meglio non sapere" conclude Heidi facendoci ridere.

L'arrivo in stazione porta me e Dave ad occuparci della sicurezza degli studenti insieme agli Auror di stanza qui e vedo Dora ancora troppo triste per come meriterebbe, le mando un bacio ma mi avvio per non perdere l'ultimo viaggio verso la scuola. "Siamo soli! Devi resistermi" ridacchia Dave come sempre, ormai le nostre prese in giro sono all'ordine del giorno "ce la metterò tutta affinché tu non debba sopportare un altro bacio deludente!" rispondo altrettanto divertita "non me lo perdonerai mai vero?" mi chiede facendo il finto triste "mai!" ridiamo di gusto, mi sembra di scherzare con George e spero che anche Dave presto mi veda come una sorella. Arrivati al castello ci avviamo ai nostri tavoli e, con passo deciso e sguardo serio, scorro i tavoli per sincerarmi che tutti stiano bene, mi siedo con le mie amiche vicino a Ron per ascoltare cosa ha da raccontare.

La mattina successiva arriva troppo velocemente e le lezioni ripartono ad una velocità razzo, tanto che senza accorgermi mi ritrovo a fine gennaio a pochi giorni dall'incontro con Alex per il Palantir, non credevo neppure che Silente accettasse, invece era quasi felice. "Da quando Piton è l'insegnate di Difesa contro le arti oscure è un incubo venire a lezione. Pensare che era la mia materia preferita, oltre a essere la mia migliore" sospira Maecy accanto a me, come darle torto, Piton è innegabilmente bravo, ma troppo pretenzioso e quasi affascinato dal male da cui ci insegna a difenderci. "Silenzio!" ci intima con tono fin troppo duro il professore appena entra in classe, "oggi testeremo le vostre capacità con esercizi simili a quelli che affronterete con i MAGO. Non mi aspetto che siate in grado di superali visto la vostra palese incapacità" sottolinea poi guardando tutti tranne i suoi studenti "dovrebbe guardare i serpeverde non noi, voglio dire a parte qualche eccezione sono penosi" mi sussurra Heidi "50 punti da Tassorosso signorina McAvoy e 100 da grifondoro per la signorina Kinghore e la signorina James" la rabbia di noi tre è palese, queste ingiustizie sono sotto gli occhi di tutti, ma decidiamo di non dare modo al professore di togliere ulteriori punti. L'attenzione di tutti noi alla spiegazione della prova è assoluta, dovremo affrontare l'ignoto, nulla di più difficile per me.

La vita è ... imprevedibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora