Un buongiorno particolare

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Mi sveglio presto dopo una notte difficile, ho voglia di farmi coccolare visto che le ronde notturne con Draco sono diventate un incubo, soprattutto dopo la sua performance al quidditch di un mese fa e la chiacchierata avuta ieri sera.

Mi vesto velocemente "Dove vai a quest'ora di Sabato? Possibile che tu non riesca a dormire un po' di più quando non ci sono lezioni o gli allenamenti?" Mi chiede una assonnata Katie "faccio una sorpresa a Cedric! Se riesco a comporre correttamente la melodia per la sua sala comune" rispondo tranquilla "Perfetto allora, salutami Malcolm" finisce di dirmi rigirandosi nel letto per continuare a dormire. I corridoi sono quasi deserti, pochi studenti si aggirano a quest'ora del mattino, tutti del quinto e del settimo anno che approfittano della calma per andare in biblioteca o nelle aule vuote a studiare. Arrivo sicura all'ingresso della sala comune dei tassorosso, senza farmi notare, picchetto decisa le botti nella giusta sequenza.

La loro sala comune appare ed è sempre accogliente e ordinata, fortunatamente non ci sono studenti che possano lamentarsi della mia intrusione, così mi avvio verso il dormitorio del settimo anno, mi fermo davanti alle due porte affiancate e apro con attenzione quella con targhetta Preece-Diggory.

Per fortuna i loro dormitori sono a due letti, così non devo giustificare la mia presenza a nessuno. Dopo la vacanza, con Malcolm abbiamo raggiunto una intimità tale per cui spero solo non sia nudo, al resto sono abituata. Per fortuna lo trovo vestito e con un libro in mano.

"Ciao cosa ci fai qui?" Mi chiede subito perplesso, ma sorridente. È sempre stato mattiniero come me, porto il dito indice sulle mie labbra "Shhh" e indico Cedric che dorme serenamente sul fianco nel suo letto, "va bene vi lascio soli, vado a studiare un po' in sala comune" mi risponde sempre con un filo di voce, mi fa l'occhiolino e ride sotto i baffi, credo che abbia capito quali sono le mie intenzioni.

Nel loro dormitorio fa veramente caldo, quindi mi tolgo la felpa e pantaloni restando in canottiera e mutandine, mi infilo sotto il piumone di Cedric trovando anche lui in mutande e magliettina. "Mmhhmm" mugugna percependo un avvallamento nel letto, senza però aprire gli occhi. Soffio leggermente sul suo bel viso e lo vedo infastidirsi, allora inizio piano piano ad accarezzare il viso con il mio naso e posare dei piccoli baci partendo dell'orecchio. Scendo sul collo solleticandolo e proseguendo la scia di baci, ora sorride beffardo e si sistema meglio per farsi coccolare. "Allora sei sveglio" dico in un sussurro mentre mordicchio il lobo del suo orecchio "sì ma mi sto godendo il momento" con uno scatto mi abbraccia e mi porta vicino a lui, sorridendo quando sente la mia pelle sotto le sue mani.

"A cosa devo questo magnifico buongiorno?" mi chiede con un tono dolce e malizioso a pochi centimetri dal mio viso e dalle mie labbra, "mi mancavi, poi volevo due coccole" dico senza fermare le labbra che continuano a sfiorare la sua pelle, sorride mi bacia con passione poi si guarda in giro. "Malcolm?" chiede curioso "è sceso! Mi ha visto entrare, non credo disturberà" dico con tono furbo, sempre guardandolo negli occhi ma iniziando ad esplorare il suo petto con le mie mani infilate sotto la maglietta, "meglio non rischiare" con un colpo di bacchetta blocca la porta, mentre io mi tolgo il gioiello delle stelle sentendolo lievemente diventare caldo. "Scusa Alex, ma questa mattina la tengo per me" dico, ridacchiando, mentre appoggio la collanina sul comodino vicino al letto di Cedric.

Torniamo a fissarci negli occhi, i suoi pieni di una malizia e un desiderio che non ho mai visto prima, ma la cosa non mi spaventa questa volta.

Accarezzo i pettorali che restano coperti dalla maglietta, scivolo sugli addominali e disegno il loro contorno, continuo a baciare le sue labbra e mi fermo un attimo a guardarlo ammirata. Lui, con lo sguardo altrettanto ammirato e desideroso, mi prende per la vita, mi fa salire a cavalcioni su di lui, mentre inizia a posarmi delicati baci sul collo e sulla spalla. Fa scivolare via la spallina della canottiera e del reggiseno, cerca uno sguardo di approvazione e continua togliendomi il reggiseno, prosegue con baci dolci ma intensi sulle mie curve, accarezza dolcemente il mio seno, prosegue con il suo tocco dolce e con le labbra che seguono fedeli le mani, assaporando ogni centimetro della mia pelle che risponde al suo passaggio. Con un coraggio, che mi viene guardando i suoi stupendi occhi grigi, "La togliamo questa scomoda maglietta, sig Diggory?" chiedo nella speranza di mantenere il contatto pelle pelle, lui non si fa ripetere due volte invito e lancia la maglietta per terra, prima di sfilare completamente la mia canottiera che fa la stessa fine.

La vita è ... imprevedibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora