...Battiti...

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Con una fiammata di luce appare Connor nel camino di Silente e subito i suoi occhi si allargano vedendomi a terra piangente abbracciata a George. "Lizie, cosa succede?" mi chiede confuso avvicinandosi velocemente, prima che io riesca a rispondere un quadro appeso alla parete parla "Silente, non è in missione". Silente sospira quasi sollevato e inizia a parlare "Connor. Elisabeth ha appena visto sua sorella morire nel palantir. Abbiamo entrambi creduto fosse reale. Soprattutto lei che ha anche percepito dolore e oscurità" ascolto Silente cercando di non piangere, come abbiamo creduto, prima che possa chiarire viene interrotto dal patronus di mia sorella che parla con la sua voce allegra "tutto bene, sono con amiche se serve però arrivo" il mio cuore ha perso un battito, ma riesco subito a placare le lacrime. "È viva!" esclama George guardandomi sorridendo e abbracciandomi forte. "Certo che è viva. È con Kristen, Mary-Ellen e non so chi altro alle terme di Bath per un pomeriggio tra amiche." Connor risponde sereno e poi mi accarezza il viso, "ma Lizie, guardami, cosa succede. Credimi Alex sta benissimo" la sua voce è dolcissima e le vibrazioni che emana sono cariche di amore e dispiacere per me, so che sta usando il nomignolo che usa Alex per me per calmarmi di più. "Ma il gioiello delle stelle..." Connor mi interrompe subito "lo ha lasciato a casa, se l'è dimenticato sul mio comodino, lo ha tolto ieri sera. Lo sai come è Alex, sai noi ..." finisce ridendo, tra il divertito e l'imbarazzato. "Io l'ho visto e sentito però nella palla, forse sarà la prossima volta allora. Non deve andare in missione mai più" confesso allarmata, Connor senza smettere di carezzarmi la faccia si gira verso Silente in cerca di spiegazioni.

Il preside fa apparire alcune tazze da tè e ne serve un pochino in una, prima di passarmela, mentre George, mi fa sedere sul divanetto standomi vicino. "Elisabeth, come sai, comanda molto bene il globo e, nonostante le causi dolore, ha estratto molte informazioni. Forse per colpa di quello che le sta succedendo, però, il globo ha preso il comando momentaneo, mostrandole la sua peggior paura temo. La perdita di Alex" Spiega con tranquillità apparente Silente "e se invece fosse una visione profetica?" chiedo preoccupata, questa volta è Connor a rispondere "non ha questo potere il Palantir. O mostra il suo passato, o il tuo. Potrebbe collegare due luoghi lontani, solo se entrambe le persone hanno un gemello o al limite uno specchio comunicante. Quindi ora bisogna capire se Lord Voldemort ha agganciato la tua mente, manipolandola in qualche modo, oppure è solo stata una tua proiezione. Ti posso garantire che il Palantir non è in grado di prevedere il futuro, nessuno può, troppo difficile. Persino le profezie che sono contenute, o che erano contenute, al ministero nella stanza delle profezie prima dell'uragano Potter, non si sono tutte avverate. Come sai siamo solo noi gli artefici del nostro futuro, e il fatto di aver predetto alcune cose è solo casualità, ad oggi non ci sono conferme che il futuro sia anticipabile" Come sempre riesce a non perdere di vista la realtà restando legato alle sue certezze.

Leggermente rassicurata domando "quindi ho visto ciò che temo possa accadere? Non ciò che accade o accadrà" dentro di me sento un mix di emozioni, vuoto e tranquillità. "A volte, la pietra entra nella mente del mago. Accade quando si è in sintonia con il suo potere. Cosa che tu Elisabeth ormai ha acquisito. Purtroppo però l'instabilità emotiva di questo periodo dovuto ai dissapori con le amicizie e alla paura per la tua compagna, la signorina Bell, ti hanno resa vulnerabile, motivo per cui avevo suggerito di riprendere gli incontri dopo Natale. Ho temuto io stesso che le prime immagini fossero un ingresso forzato della tua mente, ma devo constatare che fossero ricordi che tu stessa hai creato. Le presenza del signor Weasley ti ha agevolato per la determinazione, ma ha lasciato scoperto il nervo della famiglia e la pietra si è agganciata" mi spiega con pacatezza il preside.

"Quindi non ha interrotto perché stavo fallendo?" Chiedo tremante, anche se la vicinanza di George unita alle mani strette in quelle di Connor mi stanno facendo tornare ad uno stato di calma. "Non hai mai fallito. Sin dal primo contatto con il Palantir hai instaurato un rapporto con lui. Avrei dovuto illustrare con maggior chiarezza i progressi che stavi facendo e le utilissime informazioni che io stavo traendo. Ho pensato di non turbarti, ma invece avrei dovuto fidarmi di quanto tu fossi in grado di gestire tutto questo." Percepisco una vena di amarezza in Silente, come se stesse portando un peso non suo, decido quindi una mossa azzardata. Lo guardo fissa e telepaticamente parlo con lui "non mi nasconda nulla. Non più. Ho bisogno di sapere come stanno le cose. Ho visto e percepito ogni cosa, ma non ne ho capito il senso profondo". Sento che tutti sono tesi, credo stiano intuendo cosa sta succedendo in questo momento, Silente però sorride e, dopo essersi servito un'altra tazza di tè, esordisce con calma. "Ho bisogno di tempo con la Signoria Kinghore per spiegarle alcune cose, ma data l'importanza di queste informazioni devo chiedere al Signor Weasley, di lasciarci soli. Avrete tempo per stare con Elisabeth dopo." Prima di congedare definitivamente mio cugino scarabocchia un foglio che lo autorizzi a restare fino a sera al castello.

La vita è ... imprevedibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora