<<Mamma quand'è che rivediamo la zia Diana, Sophia e lo zio Dylan?>> domanda Eve allungando il capo dal seggiolino dietro.
Oh dio, zio Dylan proprio no.
<<Amore ti prego non chiamarlo zio>> la prego, mentre Kyle se la ride.
<<E come lo devo chiamare?>> sbuffa.
<<Lascia stare tesoro, tua madre è un po' stronzetta. Chiamalo pure zio Dylan>>si intromette lo stronzo del mio migliore amico.
<<E quindi? Quando li rivediamo? Voglio giocare di nuovo al parco con Sophia >> domanda di nuovo.
Adoro come si sono legate queste due in una sola settimana.
Purtroppo Eve alla scuola materna in questi anni non ha relazionato con nessuno e ovviamente ci è sempre stata male, adesso invece la vedo più felice di andare a scuola e uscire il pomeriggio.
Certo amava uscire anche prima, ma spesso si annoiava al parco da sola, ora invece ci vuole andare tuttu i giorni per incontrare la sua nuova amica.<<Amore ma la vedi ogni giorno a scuola>> ridacchio.
<<Ma non è la stessa cosa! Voglio giocarci al parco come l'altra volta!>> ribatte.
<<Va bene non ti arrabbiare, comunque oggi dobbiamo andare dal dentista lo sai, domani noi grandi andiamo al cinema e voi rimanete a giocare insieme dalla nonna ok?>> la informo.
<<Va benee>> torna a sorridere.
<<Sai se domani verrà anche Dylan?>> mi chiede Kyle a bassa voce per non farsi sentire da quest'ultima.
Già ne parla ventiquattro ore su ventiquattro, se sente il suo nome adesso inizierà a parlare di lui finché non arriviamo, e non ci tengo per niente.
<<Non lo so, spero di no>>.
<<Perché?Tanto Eve non ci sarà no?>>.
<<Mi sta sul cazzo>> scrollo le spalle.
<<Ne sei sicura?>> sorride malizioso.
<<Che vorresti insinuare?>> lo guardo male.
Io gli dico che mi sta sul cazzo e lui fantastica su di noi, ma che problemi ha?.
<<Oh niente, solo che il filo che separa l'odio dall'amore è molto ma molto fine>>.
<<Da quando sei un poeta tu?>>inarco le sopracciglia infastidita.
Chiariamo una cosa: Dylan non mi piace e non mi piacerà mai.
Per cui non c'è proprio nessun filo fine che si spezzerà.<<Da quando immagino la mia migliore amica e il suo donatore di sperma insieme>>ridacchia.
<<Tu hai qualche problema grave, è meglio se vai a fare un visita>> ribatto acida.
<<Beh non dirmi che Dylan non è bello>>mi provoca.
<<Si è carino, ma niente di più>> affermo con nonchalance.
<<Sicura?>> mi fa l'occhiolino.
<<Non iniziare, potrei pensare che piace a te>> rigiro la cosa a mio favore.
<<Non ci casco principessa>>mi fa la linguaccia.
<<Smettila scemo, siamo arrivati>> rido parcheggiando l'auto.
<<Si vanno a curare i dentini!>> urla scendendo dall'auto catapultandosi da Eve che ride a crepapelle.
Aah i miei amori.
*****
La sera una volta tornati a casa, ci ritroviamo tutti riuniti in salotto a giocare a carte, famiglia di Kyle compresa.
<<Papà sto vincendo!>> sorrido come una bambina.
Abbiamo fatto due squadre : la prima è composta da me,mio padre, Susan e Johanna, la seconda invece da Kyle, mia madre e Eve.
Da notare come mia madre e Eve preferiscano Kyle a me.<<Grande figliola, spaccagli il culo!>> esulta dandomi una pacca sulla spalla.
<<Non cantate già vittoria, tanto vincerò io>> ribatte Kyle.
A giocare siamo rimasti solo noi due e la tensione è molto alta.
<<Credici fratellino, vinceremo noi>> gli fa la linguaccia Susan.
<<Shh mi deconcentrate>> mormoro attenta a scegliere la prossima carta.
Regina o re?.
Regina assolutamente.<<Cazzo>> impreca il mio avversario.
Uuh qualcuno qui è in difficoltà.<<Ho vinto!>> urlo buttando l'ultima carta sul tavolo.
Lo sapevo, lo sapevo, lo spaevo!.<<Brava amore di papà, sei l'orgoglio di casa!>> urla mio padre facendomi girare sulle sue braccia.
<<Uffa avete barato!>> sbotta Kyle prendendo Eve in braccio e guardandomi con il viso corrucciato.
<<O magari sono semplicemente brava>> ribatto scendendo dalle braccia di mio padre.
<<E tu mocciosa dovresti essere dalla parte di tua madre>> le mordo la guancia gioiosamente.
<<Ma dopo lo zio Kyle rimaneva da solo>> si imbroncia baciandogli la guancia.
<<Grazie amore, fortuna che ci sei tu a stare dalla mia parte>> l'abbraccia guardando di traverso suo madre e sua sorella.
<<Bene adesso sganciate i soldi>> si intromette Johanna.
Visto che siamo dei veri intenditori abbiamo deciso che il premio saranno cinquanta dollari ognuno.<<Uffa, erano gli unici soldi che avevo>> sbuffa mia madre prendendo i soldi dal portafoglio.
<<Grazie mammina>> l'abbraccio prendendo i soldi.
<<Tranquilla amore, io non li voglio>> rifiuta mio padre baciandola.
Molto carini, ma col cazzo che rinuncio ai soldi.
<<Oh oh mi sa che il signor Gabriel verrà ripagato in un'altro modo>> ridacchia Johanna.
<<Ma Jo, cosa dici!>> la rimprovera mia madre tutta rossa in viso.
<<Ops>> alza le mani in segno di resa e insieme a me e Kyle ride a crepapelle.
Ed è in momenti come questi che realizzo quanto io sia fortunata ad avere tutto ciò:
Una piccola ma bellissima famiglia.
****
Io come Kyle: shippare le persone che si odiano.
Ma chi lo sa, magari sotto sotto Dylan e Olivia non si odiano davvero:).
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The proof of our love
ChickLitBella, indipendente e forte. Ecco i tre aggettivi perfetti per descrive Olivia White, una ormai donna, bellissima e coraggiosa, rimasta incinta a soli sedici anni. Quando ha scoperto di aspettare un bambino da un, quasi, sconosciuto, nonchè compagno...