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<<Abbiamo finito finalmente!>> sbuffo esausta cadendo a peso morto sul divano.

Forse sono un po' melodrammatica, ma è la settimana post-ciclo e mi stanco solo a camminare dalla stanza in cucina, figuriamoci andare su e giù per le scale per più di un'ora.

<<Non credi di esagerare? Hai portato solo tre scatoloni>> mi percula Dylan-il-figo-so-tutto-io.

"Figo" perché è figo, "so tutto io" perché non sta zitto un attimo e prima quando stavamo lavorando mi dava ordini come se fosse un re.
Ok che è casa sua, ma se la crede un po' troppo.

<<Potresti non so, farti i cazzi tuoi?>> ribatto stizzita.

<<Modera i termini, sei a casa mia>>risponde guardandomi male <<E fammi spazio>> aggiunge spostando le mie gambe per terra.

Ecco cosa intendevo.

<<Si da il caso che sia arrivata qui prima di te>> gli faccio notare rimettendo le mie gambe sul divano ovvero sopra le sue.

I miei polpastrelli nudi sono a contatto con le sue cosce coperte solo dal tessuto dei  pantaloncini e questo mi provoca una scia di brividi.
Non va bene Ol, non va affatto bene.

<<Non dovevi andare a casa tua? Devi per forza rompere a noi?>>sbuffa beccandosi un'occhiataccia dalla sorella.

Questi due sono i classici fratello e sorella che fingono di odiarsi e non sopportarsi, ma che si preoccupano sempre l'uno dell'altra.

<<È qui per me sbruffone, vatti a fumare qualche sigaretta o scoparti una tettona invece di disturbarci>> gli consiglia mentre si siede sulla poltrona.

<<Non mi piacciono le tette grandi sorellina>> ghigna <<Preferisco un culo grande e sodo>> aggiunge.

<<Al liceo non dicevi così eh>> mi intrometto e presto mi rendo conto di ciò che ho detto.
Cazzo quanto sono stupida.

<<Ci conoscevamo per caso? Sai ora che ci penso non mi ricordo di te>> corruccia lo sguardo.

Mando giù un groppo di saliva e cerco qualche scusa credibile per pararmi il culo.

<<Emh>> mormoro agitata <<Ero una ragazza riservata e molto diversa da come sono ora, e poi eri più grande e popolare per notarmi>> .

<<Beh è strano che non mi ricordi nemmeno il tuo volto, insomma non ero mica cieco>> continua a indagare e a me viene vogli di sparargli una pallottola in testa: se si ricorda il mio volto e quella notte sono fottuta.

<<Hai per caso una cotta per me e vuoi indagare sul mio passato per conquistarmi o cosa?>> rispondo infastidita.

<<Non sentirti chissà che, era solo per capire>>dice e poi si incupisce di nuovo smettendo di parlare.

Non lo capisco: a volte mi parla e sembra essere amichevole, altre volte mi risponde male e freddamente come se gli avessi fatto qualcosa.

Ok, io non sono la persona più simpatica e gentile al mondo, ma cazzo non sono così male da meritare di essere trattata in questo modo.

Forse è fatto così con tutti, magari non gli sto così tanto sul cazzo ed è semplicemente una persona di poche parole.

In effetti avrebbe senso, ho notato che nemmeno con i suoi amici è aperto e in più non va a scuola e questo lascia in sospeso molte cose.

Perché non è più il vecchio Dylan sbruffone e chiaccherone del liceo? Perché ha cambiato città dal nulla e poi è tornato dopo quattro anni? Dov'era Diana prima? E i loro genitori?.
Tutte queste domande mi uccidono, ma so che è ancora troppo presto per ricevere delle risposte.

<<Bene io vado, devo andare a riprendere Eve dalla scuola >> annuncio spezzando il silenzio fastidioso di qualche minuto fa e mi alzo in piedi.

<<No dai rimani un altro po', ti prego>> mi ferma Diana con la faccia dispiaciuta.

<<Vorrei, ma devo andare a prendere Eve>>.

<<La va a prendere Dylan, tanto deve riprendere anche Sophia>> propone.

<<No!>>rifiuto subito.
Lasciare Dylan e Eve da soli non mi sembra una buona idea.

<<Guarda che non te la mangio mica>> sbuffa il diretto interessato.

<<Non è quello, solo che non voglio disturbarti>> mi invento e sono sicura che avrei potuto trovare una scusa migliore, ma ormai è andata così.

<<Oh ma quello lo hai già fatto>> alza gli occhi al cielo e si alza anche lui in piedi, <<Te la riporto sana e salva tranquilla>> aggiunge.

<<Vedi? Ora non hai più scuse, rimani>> mi fa il labbruccio e io tento di resistere, ma alla fine cedo.
Faranno in fretta no? E poi l'ha accompagnerà e basta.

<<Uff, ok>> accetto e in risposta mi salta addosso felice.

Speriamo vado tutto bene.

****

Angolo autrice:

Eccovi il capitolo quattordici, un po' cortino rispetto agli altri.

Vi avverto che nel prossimo capitolo ci sarà il pov di Dylan:D e vedrete la situzione dal suo punto di vista.
Non vedo l'ora di farvelo conoscere un po'.

Inoltre vi informo che il cast uscirà tra un po' sull'account instagram e per chi ancora non mi segue mi chiamo Hellen_wattpad.

Prossimo capitolo domani, bye<3.

The proof of our loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora