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Appena finisce di bere il suo latte, la metto sotto le coperte e prima di uscire le do il bacio della buonanotte.

Sorrido ricordando il bacio della buonanotte che ho, anzi mi ha dato Olivia la prima volta.
Ovviamente era solo una scusa per baciarla, se pur non in bocca, sentivo un inspiegabile bisogno di baciarla, di toccarla.

Non capivo perché avessi tanta voglia di farlo, come se non esistesse cosa migliore, ma lo volevo e ci ho provato, ma alla fine è stata lei a sorprendermi.
Come sempre d'altronde.

Sapevo che Olivia non era una ingenua e sapevo che anche lei ricambiava quel qualcosa di impiegabile, ma non mi sarei mai aspettato che prendesse l'iniziativa. Ma è meglio così, probabilmente io mi sarei fermato cercando di controllarmi e saremmo finiti a non metterci mai insieme.

Quel qualcosa di inspiegabile è diventata con il tempo un sentimento puro e reale, un sentimento che ero convinto non avrei mai provato per qualcuno: l'amore.

All'inizio la odiavo per il modo in cui mi faceva sentire: dipendente dalle sue labbra e geloso.
Odiavo questo fatto perché non era da me essere geloso nei confronti di una ragazza che volevo solo scoparmi, eppure non ci riuscivo, non riuscivo a non baciarla, a non toccarla e a non esserne geloso.

Volevo che mi stesse alla larga, ma contemporaneamente volevo che fosse mia e di nessun altro.
Avevo la mente confusa e facevo confondere anche lei, ma adesso non è più così.

Adesso so cosa voglio e non permetterò a nessuno di togliermi dalle mani la mia ragazza.
Né al coglione di Cameron, né a quel Aron.

<<Come mai ancora sveglia?Avevi detto che morivi dal sonno>> affermo stendendomi vicino a lei.

<<Volevo aspettarti>> sussurra abbracciandomi, <<Eve dorme?>>.

<<Sì, l'ho messa a dormire proprio adesso>> spiego avvolgendola con il mio braccio.
È bello sentirla fra le mie braccia.

La sento mugugnare sul mio petto e comincia a giocare con la collanina che mi ha regalato Eve a Natale e che da quel giorno non levo più.

Mi fa sentire più vicino a lei.

So di essermi perso la maggior parte delle sue prime volte e mi spezza il cuore pensarci, ma voglio rimediare e forse Olivia potrebbe aiutarmi.

<<Olivia>>la chiamo, iniziando intanto ad accarezzarle la schiena da sotto la maglia.

<<Hai deciso di non farmi dormire?>>la sento sbuffare.

<<Esatto, sei proprio perspicace>> ghigno sapendo quanto la infastidiscono le mie battute ironiche.

<<Fammi dormire prima che mi alteri>>.

<<No, devo chiederti alcune cose. Prometto di fare il serio>>.

In risposta scuote la testa e continua a far finta di dormire, così le afferro il volto e lo avvicino al mio.
Porto le mie labbra sulla sua mascella e lascio una scia di baci fino all'angolo delle labbra, dove mi fermo.

<<Se pensi che così mi corrompi, ti sbagli>> mormora con gli occhi ancora chiusi.

<<È una sfida?>> domando portando le mani sul suo seno.
Ammetto che ne sto approfittando.

<<Dylan levati dal cazzo> sbotta aprendo gli occhi.

<<Solo se tu mi ascolti>>.

Mi guarda torvo, ma alla fine cede e annuisce.
Mi sposto di nuovo al suo fianco e riprendiamo la posizione di prima.

<<Come hai passato la gravidanza?>> domando.

È una delle domande che più mi tortura sapendo che avrei dovuto esserle accanto sopratutto in quel momento, tenendole la mano durante le visite e rassicurandola ogni volta che gli ormoni prendevano il sopravvento.

Ho assistito un po' alla gravidanza di Diana e so quanto sia dura, specialmente quando si è ancora ragazzine.

<<È stata faticosa>> si ferma sospirando, <<La cosa che più odiavo era la pesantezza nel mio grembo. Ero magrolina e più la pancia cresceva, più la mia schiena soffriva>> aggiunge.

<<I tuoi l'avevano presa bene?>>.

<<Sì, per fortuna ho dei genitori comprensivi. Mi hanno detto che ci sarebbero sempre stati sia se avessi deciso di tenerlo, sia se avessi deciso di abortire>>.

<<E tu hai mai pensato di abortire?>> domando accarezzandole la guancia.

<<No, in un primo momento ho pensato alla reazione dei miei e beh alla tua, ma non mi è mai venuto in mente di abortire. Non so come, ma sapevo che Eve sarebbe stata una brava bambina, sapevo che mi avrebbe reso felice e io la volevo con tutto il cuore>>.

Annuisco pensieroso e penso a quanto sia stato stronzo il destino a farmi avere la cosa più bella del mondo nel momento più sbagliato.
Ma forse, come ha detto mia sorella, a quell'età non l'avrei accettata e avrei commesso l'errore più grande della mia vita, perciò in fin dei conti è meglio così.

<<Quando è stata la prima volta che ha parlato?>>.

<<Ha detto "mamma" la prima volta a un anno, prima farfugliava a basta>>sento il suo sorriso sul mio petto, <<Ma visto che madre natura mi odia, ha deciso di privilegiarti anche sulla prima parola di nostra figlia e prima di dire mamma, ha detto "papà">> aggiunge facendomi sorridere.

Io l'ho sempre detto di essere il suo preferito.

<<Mi sa che abbiamo una figlia di papà qui>> la stuzzico ottenendo un piccolo calcio delle palle.

<<Ahia ma che cazzo fai?>>mi lamento portando le mani sulle mie povere palle.

<<Ops>>.

<<Fanculo stronza>> le mordo la guancia facendole tirare un urletto che fortunatamente riesco a soffocare con un bacio.

<<Mmh prima parliamo di notra figlia e poi passiamo a morderci e baciarci, non so se sia una cosa bella>> mormora sulle mie labbra.

<<Io penso di sì>> sussurro ricominciando a baciarla.

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Angolo autrice:

Ultimamente mi sembrano un po' sdolcinati, io propongo un po' di dramma😏.
Ma tranquilli, mancano ancora un po' di capitoli per quello✋🏻.

Comunque sono tornata con i capitoli doppi, amatemi:).

A domani<3( sta volta per davvero).

The proof of our loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora