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<<Zio Dylan io e Eve vogliamo andare la su!>> esclama entusiasta Sophia.
Spesso è silenziosa e timida, ma quando si tratta di giostre diventa un piccolo tornado.

<<Va bene, ma prima che ne dite di andare in quella giostra lì? Quella dei cavalli>>, la indico con l'indice.

<<Okeey>> accetta tirando la manina di Eve e iniziano a correre verso quest'ultima.

<<Bambine fate piano!>> urla Diana preoccupata come sempre.

<<Lasciale stare, prima o poi diventeranno vecchie e rimpiangeranno di non aver corso a quest'età>> la rimprovero ridacchiando.

<<Il tuo ragionamento è al quanto stupido visto che se cadono e si frantumano le ossa non ci arriveranno ad essere vecchie>> ribatte senza spostare il suo sguardo dalle loro povere schiene.

<<Sei troppo melodrammatica ultimamente, ti devo per caso ricordare che sono io quello negativo e tu quella positiva?>> le circondo la spalla spintonandola un po'.

<<Oh smettila di fare il coglione e dimmi un po', che ti hanno detto al colloquio?>>.

<<Credo di essere andato abbastanza bene, presto diventerò il barista più sexy di Atlanta e il bar "Drinks with Bobby" sarà pieno di ragazze>> dico altezzoso, mentre mi siedo sulla panchina.

<<Aspetta che ti sente Olly>> ridacchia e io la fulmino con lo sguardo.

<<Non guardarmi così, tanto lo sai anche tu che tornerete insieme>> aggiunge.

<<Noi non siamo mai stati insieme>> puntualizzo.

<<Ma stavate quasi per mettervi insieme>> ribatte.

<<E questo chi l'ha detto?>> domando sorridendo a mia figlia che mi saluta da lontano sventolando la manina.

<<Oh ma dai, lo so che avete fatto quelle cosucce>> mi fa l'occhiolino.

<<E quindi?>> faccio il disinvolto anche se ricordare quella sera mi provoca migliaia di brividi.

<<Puoi anche negarlo, ma a te piace molto Olly e lo stesso vale per lei. Appena farete pace vi metterete insieme, ne sono certa>>.

<<Chi ti dice che voglio farci pace?>> continuo a fare lo stronzo giusto per farla incazzare.

<<Dylan sto per darti un calcio nelle palle>> sbotta.

<<Non ci riusciresti mai sorellina e poi non vorrai mica dare un brutto esempio a tua figlia e alla tua nipotina che stanno venendo qui proprio adesso i>> ghigno perfido.

<<Stronzo, dopo me la paghi>> sibila a denti stretti prima di alzarsi e raggiungere le bimbe.

Contaci sorellina.

******

Il sole cala, gli occhi si chiudono e la luna splende.

Ma a quanto pare i miei occhi non sono intenzionati a eseguire la routine della gente normale.
Probabilmente sono le una o forse le due, eppure il sonno non arriva.

Sbuffo cambiando direzione per l'ennesima volta, ma vengo distratto dal rumore delle ciabatte.
C'è ancora qualcuno sveglio oltre me?

Non faccio in tempo a darmi una risposta che la testa di Eve sbuca dalla porta.

<<Eve? Che ci fai ancora sveglia?>> sussurro alzandomi a sedere.

<<Posso dormire con te sta notte?>> domanda timidamente.

<<Oh certo,certo che si. Vieni qui>> mi sposto facendole spazio.

Non mi sarei mai aspettato una cosa del genere, ma sono rimasto positivamente sorpreso.

Si avvicina saltando sul materasso e io l'aiuto a coprirsi bene per non sentire freddo la notte.

<<Così stai bene?>> chiedo stendendomi anch'io.

<<Si, grazie>> sorride allacciando il suo braccio intorno al mio collo.

<<Perché sei ancora sveglia?>> chiedo cominciando ad accarezzarle i capelli lisci.

<<Non lo so, non riuscivo a dormire>> scrolla le spalle.

Annuisco non sapendo che aggiungere, così continuo con le carezze in silenzio, finché non è lei a parlare.

<<Papà>> mi chiama facendomi perdere trecento battiti.

Mi chiama così da due settimane, eppure ogni volta che lo fa mi si riscalda il cuore.

<<Dimmi>>.

<<Prima ho fatto un sogno>> dice un po' turbata.
Forse ha fatto un incubo.

<<Ti va di raccontarmelo?>> chiedo accennando un sorriso raggiante quando si avvicina di più nascondendo il suo visino sul mio collo.

<<Mi prometti che non ti arrabbi?>> mormora stringendomi.

<<Non potrei mai arrabbiarmi con te>> la rassicuro.

È impossibile farlo con quel visino dolce che mi guarda sempre con ammirazione anche quando non faccio niente.

<<H-ho sognato la mamma>> sputa il rospo con una voce timida e turbata.

Oh.
Non me l'aspettavo, cioè si, mi aspettavo che pensasse a lei, ma non pensavo me ne avrebbe parlato.

In un primo momento taccio non sapendo che dire, ma quando con la vocina triste mi chiede se sono incazzato con lei, prendo un sospiro e rispondo.

<<No, non sono arrabbiato con te Eve. È normale che la sogni, è tua madre>> dico e sorrido pensando al fatto che anche io l'ho sognata un paio di volte, anche se non è mia madre.

<<Mi manca>> afferma, <<Mi manca tanto, anche se sono arrabbiata con lei. E a te? A te manca?>> domanda iniziando ad accarezzarmi la guancia con la manina.

<<Tanto, mi manca tanto anche se sono arrabbiato con lei>> confesso.
Infondo se non sono sincero con mia figlia, con chi altro potrei esserlo?

<<Tanto quanto è grande l'universo?>>, si sposta un po' indietro guardandomi con i suoi occhioni che amo tanto.

<<Di più>> ridacchio facendole fare la stessa cosa.
Dio mio la sua risata è spettacolare.

<<Papà tu non la odi vero? Perché lo so che ha detto una grande bugia e sono arrabbiata anche io, ma non voglio odiarla e nemmeno che la odi tu>> afferma guardandomi speranzosa.

<<Certo che non la odio, sono arrabbiato con lei, ma non potrei non perdonarla mai.
Ho solo...solo bisogno di tempo ecco, mi capisci vero?>>.

<<Certo, anche io provo la stessa cosa>> annuisce.

<<Bene>>, mi chino baciandole la fronte <<Ora dormi, è tardi e domani hai scuola>>.

<<Ve bene, notte papà>> sussurra tornando a nascondere il suo viso sul mio collo.

<<Notte piccola>>.

******

Angolo autrice:

Ma quanto sono belli questi momenti padre-figlia<3😍.
Manca solo Olly e sarebbe tutto perfetto.

Su instagram sono usciti alcuni spoiler sulla prossima storia e il prestavolto di Mason, correte a vederli!

A domani o sabato<3.

The proof of our loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora