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Il giorno dopo le cose non sono andate affatto come previsto: Diana mi ha chiamato dicendomi che Eve non vuole ancora tornare, i miei genitori hanno scoperto del ritorno di Dylan, lo stesso Dylan quando è venuto qui per prendere la roba di Eve non ha accennato niente del quasi bacio di ieri sera tornando freddo e distaccato come prima e come se non bastasse Kyle è arrabbiato perché non ci siamo visti per due giorni.

Che bella giornata.

<<Comincio a sentirmi oscurato>> ripete per l'ennesima volta.
Se non fosse stato il mio migliore amico di sempre lo avrei già buttato fuori di casa a calci in culo ore fa.

<<Sono solo due giorni, ti ho persino scritto il buongiorno>> sbuffo.

<<Solo quello e in più vengo a scoprire che Dylan e tu vi siete baciati dalle urla di tua madre>> sbotta.

Già, ieri ci ha visti dalla finestra ed è così che ha scoperto del suo ritorno visto che già lo conosceva di vista.
Ieri non mi ha detto niente, ma sta mattina non mi ha risparmiato e senza parlare di papà che nemmeno mi ha voluto parlare.

Insomma ci fosse qualcuno dalla mia parte!.

<<Ti prego Kyle chiudiano il discorso, sto di merda>> lo prego con gli occhi lucidi.

Non piango mai davanti alle persone, ma Kyle è Kyle e lui è sempre stato l'eccezione che fa la regola.

<<Va bene scusa, mi dispiace non volevo aggiungere altri problemi>> mi abbraccia.

<<Non è colpa tua, sono io che creo casini>> singhiozzo tra le sue braccia.

<<Non dire così culona mia, non fai sempre casini>> mi conforta, << Beh ecco, diciamo che li fai solo l'ottanta per cento delle volte>> aggiunge facendomi ridacchiare.

<<Tu si che sai consolare le persone>> borbotto ironica.

<<Lo so lo so, è un pregio di famiglia. Credo proprio che farò lo psicologo>> risponde altezzoso.

Ecco uno dei mille motivi per cui adoro Kyle, riesce a farmi sentire meglio anche quando tutto va a puttane.

<<Ti voglio bene Kyle>> sussurro sul suo petto.

<<Anche io, ma non mi diventare smielata, quello è il mio compito>>mi accarezza i capelli.

<<Smettila stupido sono seria, senza di te sono niente>> mi stacco guardandolo negli occhi.

<<Sei rimasto quando tutti se ne sono andati, non sai che farei per te>> sorrido grata.

Lui ricambia il sorriso e dopo avermi guardata per qualche minuto in silenzio, aggiunge :
<<Be potresti iniziare dal farmi un  panino, ho davvero fame>>.

<<E va bene ritiro tutto ciò che ho detto, sto benissino anche senza di te>> gli faccio il dito medio.

<<Impossibile, sono il tuo amore eterno>> mi scompiglia i capelli.

<<Credici>> mi alzo avviandomi in cucina.

<<Ora però parliamo di altro>> si siede sul bancone da cucina di marmo.

Se lo vede mia madre, lo uccide.

<<Tipo di come va l'università?>> propongo sapendo già che non è quello di cui vuole parlare.

<<O meglio ancora di Dylan e il bacio>>muove le sopracciglia su e giù facendo una faccia buffa.

Che sorpresa.

<<No>> scuoto la testa <<No e ancora no>>.

<<Si e ancora si, com'è stato?È stato passionale o dolce? Hai sentito le famose  farfalle nello stomaco? È stato come anni fa o è migliorato? E soprattutto aveva un alito buono o cattivo?>> domanda senza sosta.

Qualcuno mi aiuti.

<<Allora, è stato normale(?), non è stato né passionale né dolce  gli ho solo dato un piccolo bacio sull'angolo della bocca, non proprio ma c'ero quasi, è migliorato anche se nemmeno prima era male e no, non aveva un alito cattivo>> rispondo.

<<Cazzo, è un bel casino. Insomma non vi siete proprio baciati, ma ci siete andati vicinissimo e questo rende il tutto più strano e intimo>> esclama quasi urlando.

Un amico normale me lo meritavo però.

<<Parla piano o ti sentiranno i miei. Già sono incazzati perché non gli ho detto di Dylan e perché ci siamo baciati>> sbuffo sedendomi su una sedia.

<<Oh già, dalle urla si vede che tua madre non l'ha presa bene, tuo padre invece non ha detto niente>>.

<<Sai che quando non dice niente è peggio, vuol dire che è così deluso da non saper che dire>> mi rattristo.

Io e mio padre abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto, forse anche più bello di quello che ho con la mamma, e vederlo deluso così mi uccide dentro.

<<Parlagli quando si calma, sei la luce dei suoi occhi vedrai che ti perdonerà>>.

<<Che cazzo però, la mia vita sta cominciando ad andare in frantumi solo per colpa di uno stronzo altezzoso che si è dimenticato di usare il preservativo>> sbotto.

<<Non puoi dare la colpa a lui Olly, non sa niente e non è colpevole>> mi rimprovera il mio amico.

Ha ragione e probabilmente se gli dico la verità tutti questi problemi se ne andranno.

Ma ormai è troppo tardi: adesso sono amica di Diana e se scopre che le ho mentito la perderò, poi Eve conosce Dylan e viceversa, se dovesse rinnegarla ne uscirebbe distrutta.

E non c'è motivo per cui io possa pensare che lui l' accetti : è giovane e di sicuro non vuole avere dei bambini fra i piedi né adesso, né tra qualche anno.

<<Lo so, lo so>>.

<<Dai vieni qui, ti aiuto io a far pace con Eve e i tuoi genitori. Sistemeremo insieme le cose, ma non voglio più vederti piangere ok?>> mi abbraccia.

<<Mmh>> borbotto cercando di trattenere i singhiozzi.

Mi sento stressata da tutti questi problemi e il ciclo, in anticipo tra l'altro, non mi aiuta per niente.

Forse una dormita mi farebbe bene.

*****

Angolo autrice :

Sorpresa! Avevo già il capitolo pronto e quindi ve l'ho pubblicato prima.

A chi era mancato Kyle? Di sicuro a me.
Lo amo e spero che un giorno anche io avrò un Kyle pronto a risolvere i miei problemi e a sostenermi anche quando faccio cazzate.

Comunque indovinate chi sta già scrivendo il prologo della prossima storia? Io.
Non sono proprio riuscita a trattenermi, l'idea mi gasa troppo e sono sicura che vi piacerà, almeno spero.

Prossimo capitolo domani( sta volta per davvero)<3.

The proof of our loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora