Dylan's pov
<<Zio Dylan io non voglio la marmellata>> si lamenta Sophia sbuffando.
<<Nemmeno io!>> si aggiunge l'altra mettendo il broncio
Maledetta Diana che mi ha lasciato nelle mani queste due pesti.
<<Non c'è nient altro oltre la marmellata, o questa o niente>>ribatto aprendo il panino in due.
Oggi visto che è sabato non c'è scuola e se non c'è scuola tocca a me e Diana fargli la merenda, o meglio di solito la fa solo Diana ma oggi è di nuovo fuori per tutto il pomeriggio.
Se avessi saputo che fosse così difficile accontentare due marmotte di quattro anni non avrei mai accettato di farlo.
Anche se d'altronde non avrei potuto impedirle di uscire sapendo da chi va e perché.
Spero solo che queste "lezioni di autostima" funzionino davvero.<<Uffa, la mamma mi avrebbe dato qualcos'altro e invece tu no!>> scoppia a piangere Eve correndo via.
<<Ma che cazzo>>impreco sottovoce.
Di solito non è così capicciosa, ma credo di sapere perché fa così.
Sbuffo finendo di preparare il panino a Sophia e appena finisco gliel'ho do, per poi raggiungere la mia bambina.
Busso alla porta della sua cameretta, ma non ricevendo risposta entro lo stesso.
<<Eve?>>la chiamo non trovandola sul letto.
Eppure i singhiozzi venivano da qui...<<Eve dove sei?>>la richiamo.
<<Va via>>la sento sussurrare e solo quando udisco di nuovo i suoi singhiozzi capisco che è seduta per terra, dietro il letto.
Chiudo la porta alle mie spalle e la raggiungo a pochi passi.
<<Ehi>> mi siedo vicino a lei, <<Perché piangi amore?>> domando asciugandole il viso bagnato.
<<Perché non mi piace la marmellata>> risponde cercando di stoppare i suoi singhiozzi.
<<Bugiarda, lo so che non piangi per questo>> ribatto prendendola in braccio.
Ormai ho imparato a conoscerla e non c'è cosa più bella del poter capire la propria bambina.<<Sono il tuo papà, puoi dirmi tutto>> le ricordo accarezzandole i capelli.
Una delle cose che ho imparato è che farsi accarezzare i capelli la calma.Un po' come me, ma solo quando lo fa Olivia o lei.
<<È c-che v->>balbetta senza farsi capire.
<<Shh, piangi pure. Ne parliamo quando finisci>>la zittisco stringendola forte e lascio che pianga sulla mia spalla fin quando non si calma.
Al contrario di quanto molti pensano, piangere fa bene e alleggerisce il peso nel cuore persino per i bambini.
<<Voglio che tu e la mamma torniate insieme>>.
Lo sapevo,da quando ha scoperto che ci siamo lasciati è diventata molto vulnerabile e piange per ogni cosa.
Mi spezza il cuore vederla soffrire così per colpa nostra, ma io non posso farci niente.
Se Olivia non impara a fidarsi di me non potremo mai tornare insieme, perciò è tutto nelle sue mani.Spero riesca presto a sconfiggere le sue insicurezze rendendo felice sia me,lei che nostra figlia.
<<Te l'ho già detto piccola, dobbiamo stare separati per un po', ma ti prometto che torneremo insieme>>.
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The proof of our love
ChickLitBella, indipendente e forte. Ecco i tre aggettivi perfetti per descrive Olivia White, una ormai donna, bellissima e coraggiosa, rimasta incinta a soli sedici anni. Quando ha scoperto di aspettare un bambino da un, quasi, sconosciuto, nonchè compagno...