Oggi siamo entrati nella seconda settimana di novembre, vale a dire la seconda settimana da quando so di avere una figlia, da quando non parlo con Olivia e da quando sto cercando un fottuto lavoro.
Fin'ora io e Diana abbiamo vissuto sotto le spese di mamma e papà che ci mandavano soldi una volta a settimana, ma ora sono un padre e devo occuparmi di mia figlia con i miei soldi.
So che dovrò condividere le spese con Olivia, ma ancora non ne abbiamo parlato e visto che Eve starà ancora da me per un bel po' devo sbrigarmi a trovare un lavoro.
Ho già due appuntamenti: uno come barista e un altro come commesso.
Eh già, nemmeno io riesco a vedermi come commesso ma ho bisogno di un lavoro il prima possibile.<<Che fai?>> domanda la voce assonnata di mia sorella alle mie spalle.
<<Cerco un lavoro>> rispondo senza spostare gli occhi dallo schermo del computer.
<<Alle una di notte?>> ridacchia buttandosi sulla poltrona.
Le una? Cavolo pensavo fossero appena le undici. Devo essermi lasciato andare un po' troppo.
<<Non avevo visto l'ora. Comunque, le ragazze stanno dormendo?>> domando chiudendo il computer.
<<Mmh, volevano che gli suonassi il pianoforte. Ma alla fine si sono addormentate da sole, sai oggi hanno faticato molto>> spiega.
<<Già>> sospiro stanco anche io.
Abbiamo passato l'intera giornata a sistemare la loro cameretta e abbiamo finito poco prima l'ora di cena.<<Dylan>> mi chiama spezzando il silenzio.
<<Che?>>.
<<Vorrei chiederti una cosa, ma ho paura che ti arrabbi>>, mi guarda titubante.
Oh cielo, fa che non sia quello che penso.
<<Parla>> la sprono impaziente.
<<Ecco volevo parlarti di Olivia, volevo sapere se->> comincia, ma io la interrompo.
<<No, non le parlerò e noi non parleremo di lei>> metto in chiaro.
<<Ma->> prova a ribattere, ma poi di zittisce.
Quando penso di essere riuscito a scamparmela, eccola che ricomincia a parlare.
<<Sai Mason mi manca>> dice spiazzandomi.
Non parliamo di Mason da quando, beh da quando è morto.
<<Anche a me, era un buon amico>> confesso.
Mi ricordo quando lo vidi per la prima volta con Diana che si baciavano.
Ero infuriato ovviamente e spinto dalla gelosia fraterna gli diedi un pugno.Come scordarselo quel giorno, ricordo ancora come Diana non mi ha parlato per settimane.
Poi per fortuna ho avuto modo di conoscerlo e dire che era una persona meravigliosa è riduttivo.<<Già. Era buono in tutto quello che faceva, era quasi perfetto>> sorride tristemente <<Quasi. Perché pur essendo un buon fidanzato, un buon figlio e un buon padre, lui faceva degli errori. Sì, ne faceva anche tanti, come ogni essere umano>>.
<<Che stai cercando di dire?>> domando inarcando le sopracciglia.
<<Voglio dire che nessuno è perfetto, Dylan, nemmeno Mason lo era. Una persona umana non può non commettere errori, non può essere perfetta e nemmeno Olivia per quanto possa essere bellissima, intelligente e forte>> afferma prendendomi una mano, <<Lei ha sbagliato lo so, persino io mi sono arrabbiata molto con lei e non le ho parlato per due settimane, ma diamine non possiamo avercela con lei per sempre>> aggiunge.
<<Mi ha nascosto mia figlia!>> sbotto lasciandole la mano.
<<Ti sbagli, non l'ha fatto. Una volta che ti ha visto poteva smettere di frequentarci e così non avresti mai conosciuto tua figlia>> ribatte, <<Invece è rimasta, ti ha permesso di conoscere tua figlia senza però dirtelo. Ha sbagliato è vero, ma tu avresti amato Eve se prima non l'avessi conosciuta?>>.
<<Certo che sì, è mia figlia!>> esclamo ovvio.
<<Non prendiamoci in giro Dylan, non l'avresti fatto lo sappiamo entrambi. Sarebbe stata solo un errore di una notte e l'avresti fatta sentire peggio. Sinceramente non biasimo Olivia per avertelo nascosto>>.
<<Che fai ora la difendi?>> rido amaramente.
Non voglio che mi faccia ragionare, non voglio pensare a lei né alle sue fottuti ragioni.
<<No, ma essendo madre anche io la comprendo. Ieri mi ha chiamato e ti giuro Dy, se solo l'avessi sentita saresti corso da lei ne sono certa. La sua voce era a pezzi e non solo voleva sapere come stesse sua figlia>> mi afferra di nuovo la mano e si avvicina come se stesse per dirmi un enorme rivelazione, <<Voleva sapere come stessimo noi, come stessi tu>>.
A queste parole mi irrigidisco: io? Perché dovrebbe pensare a me? Cosa le interessa sapere come sto dopo ciò che ha fatto?
<<Olly sarà anche stronza a volte, ma è buona e merita un'altra possibilità. Da tutti quanti.
So che ci vuole del tempo, ma prova a metterti nei suoi panni ti prego>> mi prega.<<Mason ha fatto tanti sbagli, ma io l'ho amato e perdonato comunque. Provaci anche tu, prima che possa essere troppo tardi>> aggiunge.
<<Non dire cazzate, non le succederà niente>> mi affretto a dire terrorizzato al solo pensiero.
<<Anche io dicevo questo, ma eccomi qua. Non ti sto dicendo che morirà, ma il destino è bastardo e potrebbe far accadere qualsiasi cosa in qualsiasi momento, perciò ti prego di sbrigarti>> conclude alzandosi in piedi.
<<Ora vado a dormire che è tardi, notte>> si china baciandomi le guance e se ne va in camera.
Io invece rimango qui a fissare il tavolo e a pensare a quella stronza che ha deciso di rubarmi il cuore senza preavviso.
*****
Angolo autrice:
Diana mi fa troppa tenerezza, così dolce e saggia.
Chissà come sarebbe stato Mason se fosse stato vivo, dai loro racconti sicuramente sarebbe andato d'accordo con Kyle e Olly🥺.E a proposito di Olly, anche lei mi fa tenerezza.
Speriamo che Dylan e Eve la perdonino presto.Comunque vi invito a seguirmi su Instagram per curiosità, cast, sorprese e altro.
A presto<3.
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The proof of our love
ChickLitBella, indipendente e forte. Ecco i tre aggettivi perfetti per descrive Olivia White, una ormai donna, bellissima e coraggiosa, rimasta incinta a soli sedici anni. Quando ha scoperto di aspettare un bambino da un, quasi, sconosciuto, nonchè compagno...