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Il frastuono di chiacchere e risate arriva alle mie povere orecchie, così sono costretto a svegliarmi.

La prima cosa che noto è la mancanza di Olivia.

A quanto pare non sono degno nemmeno di un saluto.

Sbuffo alzandomi a sedere e quando finalmente i miei occhi si aprono focalizzando la stanza, mi alzo per andare in bagno.
Prima però passo in cucina dove trovo Diana, Sophia e- Olivia?

<<Buongiorno>> le parole mi escono dalla bocca come una domanda.
Non mi aspettavo che fosse ancora qui, tra l'altro a ridere con Diana.

<<Ciao>> risponde con sorriso insicuro.
Sembra stare meglio di aspetto, ma sono sicuro che stia ancora di merda per la faccenda che teoricamente ancora non è risolta.

<<Buongiorno dormiglione, la colazione è pronta. Vai a svegliare tua figlia e venite a mangiare con noi>> afferma mia sorella con un sorriso allegro.
Devono aver fatto pace.

<<Emh>> mormoro ancora consfuso, <<Ok, prima passo in bagno e poi vado a svegliarla>>.

<<Beh ecco io, io pensavo di svegliarla io>> si intromette Olivia, <<Solo se ti va bene>> aggiunge come se io fossi così stronzo da vietarle di vedere sua figlia.

Ok sono molto stronzo, ma questo non lo farei mai.

<<Certamente, è tua figlia, non devi chiedermi il permesso>> dico con voce dura: non voglio risultare dolce.
Soprattutto dopo ieri sera.

<<Bene, allora io vado>> si alza e dopo aver sorriso a mia sorella si avvia in camera di nostra figlia.

Si prospetta una giornata lunga e strana, sarà meglio essere pronti.

Olivia's pov

Apro la porta della stanza piano con la paura di svegliarla bruscamente: se si sveglia spaventata allora rimane con il cattivo umore tutto il giorno.
Una delle tante cose che ha ereditato da me.

Mi avvicino al suo lettino e mi inginocchio per terra, per osservarla dormire beatamente.
Mi è mancata un casino, tanto da dormire nella sua stanza per sentirla vicina.

Con l'indice le accarezzo la guancia arrossita a causa del freddo di stamattina.
Diana mi ha detto che si sono svegliate alle sette per prendere il pulman e appena sono arrivate a casa si è messa a dormire.
Che gran dormigliona.

Proprio nel momento in cui sto per alzarmi per andarmene e lasciarla dormire ancora un po', i suoi occhietti si aprono.
A quanto pare non sono stata così silenziosa come credevo.

<<Mamma?>> esclama confusa sbattendo ripetutamente le palpebre.

<<Ehi>> le sorrido accarezzandole la guancia, <<Svegliati dormigliona, è mezzogiorno>> aggiungo.

<<Sto sognando?>> domanda spiazzandomi.

Questo vuol dire che è abituata a sognarmi?

<<No, sono qui. Toccami se vuoi>>.

Non se lo fa ripetere due volte e con la manina mi accarezza la guancia.

<<Sei qui>> esclama sorridendo.

Oh amore, non sai quanto speravo in questa reazione.

<<Si sono qui>> confermo alzandomi in piedi, <<Posso sedermi?>> domando titubante.

In risposta annuisce e si alza a sedere lasciandomi spazio.

<<Come stai?>> dico la prima cosa che mi viene in mente.

<<Bene e tu? Sembri uno zombie>> ridacchia.

<<Ehi non prendermi in giro>> le punto il dito contro e lei mi fa la linguaccia.

Ok Olly le cose stanno andando bene, ora prendi un respiro e parla.

<<Allora>> mi schiarisco la voce cercando di trovare le parole giuste con cui cominciare, <<S-sei ancora arrabbiata con me?>> domando ansiosa.

<<Mmh solo un po'>> risponde scrollando le spalle.

Beh poteva andare peggio.

<<Mi dispiace>> mormoro afferrandole la mano <<Per tutto, ho fatto la cattiva e ho detto tante bugie, ma avevo paura che tuo padre, Dylan, facesse lo stupido abbandonandoci e non volevo farti star male. Ma alla fine sono stata io a farti del male, non lui>> abbasso lo sguardo sorridendo amaramente.

Che stupida che sono stata, darei di tutto pur di tornare indietro.

<<Non importa più mamma, ti ho perdonata. Voglio solo stare con voi adesso>> risponde mettendosi a sedere sopra le mie gambe, <<Mi manchi, mi manchi tanto e anche a papà, ma non dirgli che te l'ho detto>> si raccomanda e io scoppio a ridere e piangere contemporaneamente.

<<Oh Eve mi sei mancata anche tu, mi siete mancati tutti>> l'abbraccio stringendola forte.

<<Non piangere o piango anche io>> mi rimprovera eppure sento le sue lacrime scivolare sulle mie spalle.

<<Mi prometti che non dirai più bugie?>>, si stacca porgendomi il mignolo.

<<Non dirò più bugie, te lo prometto>> le prometto stringendo il mio mignolo con il suo.
È una cosa che facciamo sempre, una specie di giuramento.

Rimaniamo in silenzio in questo stato, abbracciate, per un po', finché lei non mi chiama.

<<Dimmi amore>>.

<<Ora saremo una grande famiglia felice vero?>> domanda speranzosa.

Sorrido e annuisco.
<<Si amore, ora siamo una grande famiglia felice>>.

******

Angolo autrice:

Non so voi, ma io ho bisogno di fazzoletti🙋🏻‍♀️💔.

E con questo capitolo, vi annuncio la fine dei capitoli spezza cuori🎉🎉.

Per adesso🤭❤.....

A domani<3.

The proof of our loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora