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Il giorno dopo, come ho promesso a mamma, sono tornata a casa presto per partecipare al pranzo di famiglia.

Di solito pranzo quando torno alle tre da lavoro, perciò quando ci sono questi pranzi mi sento più allegra.
Soprattutto per l'allegria che portano Johanna e i suoi figli.

<<Scordatelo mamma, non metterò il costume da principessa. Ormai ho quadi tredici anni!>> ribatte Susan.

<<E sentiamo cosa vorresti metterti?>>.

<<Mi voglio vestire da cameriera sexy, insieme a Emma e Scarlett>> risponde sicura di se stessa.

<<Oh dio sto per svenire>> commenta la madre facendoci ridacchiare.
A volte Johanna può essere leggermente esagerata, ma forse in questo caso ha un po' ragione.

<<Scordatelo mocciosa>> commenta anche il fratello.

<<Tu fatti gli affaracci tua, che a quattordici anni sei andato alla festa di Halloween travestimento da polpo>> lo prende in giro e tutti scoppiano a ridere.

Come scordarselo quel girono.
Non che io mi sia vestita meglio con quel look che spruzzava "il mondo di Patty" da tutti i pori, ma almeno non ero vestita da polpo rosa.

<<E questo come lo sai?>> apre la bocca stupito e lei mi indica con la testa.

<<Ops>>faccio una faccia fintamente innocente.

<<Tu brutta spia, dopo non ti lamentare se le tue foto del Natale che abbiamo passato in Finlandia finiscono sulle mie storie instagram>> mi minaccia.

Bastardo, ingrato, stronzo, irrispettoso e odioso che non è altro, se ci prova lo uccido.

Cazzo quel Natale avevo quindici anni appena ed  assomigliavo al mostro della palude con quei denti da castoro e capelli corti fino all'orecchio.
Mi vengono i brividi solo a ricordarmelo.

<<Tu fallo e le foto del tuo primo bagno diventeranno di dominio pubblico>> mi difende Johanna.

Adoro questa donna.

<<Grazie Jo>> le batto il pugno.

<<Per fortuna che ero io tuo figlio>> brontola come un bambino.

<<Tranquillo ci sono io a difenderti>> si intromette mia figlia.
Bah e tutta questa gentilezza dove l'ha presa?. Di sicuro non da me.

<<Oh tiè questo>> mi fa la linguaccia.

<<Grazie eh, e io che ti porto sempre il gelato>> mi fingo dispiaciuta.

<<Difendo anche te mamma, ma questa volta zio Kyle ha ragione. Non si la spia>>.

Certe volte mi pento di averla educata così bene: ogni volta che provo a fare la maleducata lei mi riprende.
Fortuna che la madre ero io.

<<La mia nipote è la migliore, diglielo che queste cose non si fanno>> sorride mia madre.

Oh ma dai.

<<Hey io sono tua figlia e io sono tua madre, dovreste prendere le mie parti>> mi rivolgo alla nonna e nipote che ridacchiano.

Loro sono le mie donne e ogni volta che le vedo così mi rallegro.

<<Amore io sono dalla tua parte, Kyle mi sta antipatico>> si intromette anche papà e guarda male il diretto interessato.

Ovviamente non è vero, ma ogni volta che le loro squadre preferite giocano contro e puntualmente una di loro vince, l'altro che tifa la squadra avversaria , tiene il muso all'altro per giorni.
La scorsa settimana ha vinto la squadra preferita di Kyle, quindi ora mio padre non parla più con lui.

<<Ma signor Gabriel, è passata una settimana!>>.

<<Zitto, non sopporto più nemmeno la tua voce, mi ricorda le tue urla di felicità quando hanno vinto>>gli punta contro la forchetta.

<<Mamma difendimi!>> guarda sua madre, che invece ride insieme a noi ragazze.

Questi due sono il divertimento in persona insieme, e sono anche gli unici uomini della mia vita che amo e amerò per sempre.

<<Io non mi intrometto, qui si parla di orgoglio maschile>> alza le mani in segno di resa.

<<Che ingrata>>.

<<Ti sento birichino, non pensare che avere venti anni ti salvi dalla mia ciabatta>>lo rimprovera.

Io li amo giuro, non so cosa farei senza di loro.

<<Ok ok scusa>> le bacia la guancia.

<<Lecchino>>commenta sua sorella.

<<Parla quella>>.

<<Hey voi due basta litigare, è ora della dessert>> ci annuncia mia madre avvicinandosi a tavola con in mano la crostata.

Non mi ero nemmeno accorta che si fosse alzata.

<<Oh Gesù ti prego fai santa questa donna>> esordisce Johanna alzando le maniche fino al gomito.

<<Grazie tesoro, qui nessuno mi fa i complimenti quando faccio la crostata della nonna>> guarda male me e papà.
Ovviamente di Eve non dice niente perché lei è la sua favorita e la vizia sempre, bah, quante preferenze.

<<Mamma se dovessimo farti i complimenti ogni volta che cucini qualche dolce allora non finiremmo mai>> mi difendo.

<<Tutte scuse>> borbotta.

<<Mmmh adoro questa crostata, Olivia non è che mi sposi così potrò avere Abigail come suocera?>> mormora Kyle leccandosi le labbra sporche.

<<Blah, nemmeno se fossi l'ultimo uomo rimasto sulla terra>> stringo le spalle all'idea di me e lui come coppia.

Kyle è un bellissimo ragazzo, certo : capelli biondi, occhi verdi, alto e corporatura media, il sogno di ogni ragazza, ma sicuramente non il mio.
Non riuscirei mai a vederlo in quel modo, lui è e rimarrà sempre il mio migliore amico, se non fratello.

<<Ti ringrazio per avermi detto di essere brutto in modo carino, sai mi ferisce di meno>>.

<<Non c'è di che>> rido e lui mi fa il dito medio.

<<Mamma ma lo zio Kyle è bellissimo, non è vero che è brutto. E poi tu dici sempre che non si dicono queste cose ad altre persone perché possiamo ferirle>> mi riprende mia figlia.

Qualcuno mi spiega cosa avevo in testa quando la educai?. Insomma sono contenta che lei sia educata e rispettosa, ma ora mi sento in colpa ogni volta che dico qualcosa di sbagliato.

<<Per fortuna che ci sei tu a difendermi amore, qui mi odiano tutti>> ci lancia occhiataccie non escludendo nessuno.

<<Bla bla>> sbuffo ricambiando l'occhiataccia, ma sotto sotto nascondo un sorriso.

The proof of our loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora