Olivia's pov
<<Complimenti ragazzi la cena era buonissima>> si complimenta Elizabeth con un sorriso di puro disagio.
È troppo gentile per dire la verità.<<Già, a parte per la carne bruciata, l'insalata orribile e le patate crude, avete fatto un buon lavoro>> aggiungo sorridendo fintamente.
Abbiamo fatto una sfida, ragazzi contro ragazze, su chi fa la cena migliore.
Inutile dire che la nostra cena di ieri era splendida, mentre questa è stata orribile.
Ma apprezzo l'impegno.<<È colpa del forno disagioso!>> si difende Kyle offeso.
<<No coglione, è colpa tua. Te l'ho detto che dovevi lasciarle cuocere di più>> ribatte Dylan brusco.
So quanto odia perdere le sfide, soprattutto contro di me.<<Non è vero, non l'hai detto>> si intromette Sebastian difendendo Kyle.
<<Lo difendi?Per fortuna che ero io il tuo migliore amico>> sbotta.
Ecco che ricominciano.
Sembrano dei bambini di dieci anni quando fanno così.<<Dai ragazzi non litigate, non è colpa vostra se non sapete nemmeno condire l'insalata>> li rimprovera Diana divertita.
<<Figliola ti stai per caso prendendo gioco di noi?>>domanda Frank corrucciando lo sguardo.
In queste settimane abbiamo legato molto, tanto che quando io e Dylan litighiamo lui viene a consolare me invece che suo figlio.
È diventato come un padre e sono triste all'idea che tra una settimana tornerà a Portland.Ma Dylan mi ha promesso che andremo da loro appena possibile e io non vedo l'ora di conoscere il posto in cui è cresciuta Diana e per un po' anche lui.
Ho scoperto che Diana viveva lì con sua nonna perché erano molto legate e non voleva separarsi da lei per nessuno motivo. Fin quando beh, è morta.
Mi sarebbe piaciuto conoscere anche lei, ma purtroppo non è possibile.
<<Olly ci sei?>>domanda mia madre toccandomi la spalla.
<<Sì, dicevi?>>.
<<Alzati su, andiamo in giardino>> ripete alzandosi.
Solo ora noto che si sono alzati tutti e che si stanno dirigendo fuori.
Mi alzo e raggiungo il mio ragazzo.<<Tutto ok?>> domanda circondandomi la vita.
<<Sì perché?>>.
<<Ti ho visto pensierosa prima, c'è qualcosa che non va?>>.
<<Che c'è?Ti preoccupi per me?>> lo spintono giocosamente.
<<Certe volte mi fai pentire di essere gentile>> sbuffa.
<<Stavo scherzando, non fare il permaloso. Stavo solo pensando a quando tuo padre se ne andrà. Mi mancherà>> spiego guardandolo chiacchierare con mio padre.
<<Anche a me. Mi preoccupa di più il suo stato, sai ultimamente tossisce molto e si stanca facilmente. Lo sapevo che non doveva venire qui e lasciare le cure>>.
<<Sono solo tre settimane, sono sicura che appena tornerà a fare la chemio starà bene>> lo rassicuro.
<<Ehi piccioncini non isolatevi, venite qui con noi>> ci chiama mio padre.
<<Arriviamo!>> prendo per mano il mio ragazzo e lo trascino al tavolo.
Qui in giardino abbiamo abbastanza spazio sia per un tavolo enorme, per una piscina che per un campo di fiori. Insomma possiamo fare persino un campeggio se proprio vogliamo.
<<Ehi ma non c'è rimasto più posto>> sbuffo.
<<Siediti sopra di me>> ammicca malizioso Dylan indicandomi le sue gambe.
<<Mascalsone, non metterti a fare il pervertito con mia figlia davanti a me. Già ti do il permesso per baciarla>> lo riprende mio padre facendo ridere tutti.
<<Amore penso che abbiano già superato la fase dei baci>> sorride mia madre.
<<Non ricordarmelo per favore>> si mette una mano sul cuore e fa finta di essere addolorato.
Quante scenate.
Mi siedo sopra il mio ragazzo e mi faccio avvolgere dalle sue braccia calde.
<<Papà ho venti anni>> gli ricordo, <<E abbiamo una bambina>> aggiungo.
<<Perché non mi fate semplicemente credere che sei rimasta incinta da Dio, come Maria, invece che ricordarmi che sei andata oltre a un bacio in guancia con un uomo>> si lamenta.
Io non ci posso credere.
<<Sì papà, sono proprio rimasta incinta da Dio. Ora possiamo smettere di parlare della mia vita sessuale?>>.
<<Parliamo della mia invece>> si intromette Kyle.
<<Io non credo nemmeno che tu ce l'abbia>> lo prende in giro Susan.
<<Stai zitta tu e poi hai solo dodici anni, non dovresti capire certe cose>> la rimprovera.
<<A scuola ne parliamo sempre>>.
<<Come scusa?>> esclama Johanna guardandola male.
<<Ok ok, basta parlare del sesso in generale>> corro in suo aiuto.
<<Io propongo una partita a carte>> aggiungo con un sorriso furbo: sono praticamente una regina del gioco a carte.
Fin'ora nessuno mi ha mai battuta.<<Sento odore di sfida>> sorride complice Kyle.
<<Facciamo ognuno contro il proprio partner>> propone Diana agguerrita.
Questo è esattamente lo spirito giusto.<<Io non gioco>> annuncia Dylan alle mie spalle.
<<Che c'è?Hai paura di perdere contro di me?>> lo stuzzico.
<<No, se giocassi vincerei io>>ribatte altezzoso.
<<Allora dimostramelo e se vinci ti prometto che farò quello che vuoi>> gli prometto con un sorriso seducente.
La corruzione è il mio forte.Risponde al mio sorriso seducente con un sorriso furbo che interpreto come "se vinco, sta sera ti scopo a modo mio" e annuisce.
<<Bene, vado a prendere le carte>> annuncio entusiasta.
Penso proprio che stasera molte coppie litigheranno.
******
Angolo autrice:
Alla fine ce l'ho fatta, se pur in ritardo.
Ci ho messo tre ore solo per scrivere questo capitolo eppure non ne sono soddisfatta, ma non voglio ritardare più di così.
Comunque siamo tutti d'accordo che in questa storia i migliori sono i padri✋🏻😫, vero?
Cioé Frank e Gabriel 🛐A domani<3.
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The proof of our love
ChickLitBella, indipendente e forte. Ecco i tre aggettivi perfetti per descrive Olivia White, una ormai donna, bellissima e coraggiosa, rimasta incinta a soli sedici anni. Quando ha scoperto di aspettare un bambino da un, quasi, sconosciuto, nonchè compagno...