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Olivia's pov

Oggi mi sono svegliata serena e stranamente felice, così tanto da preparare il pranzo canticchiando e ballando.

Forse è perché ho la giornata libera, o perché Eve mi ha regalato un disegnino bellissimo.
O beh, forse perché le cose tra me e Dylan stanno andando bene, ma questo non lo ammetterò mai ad alta voce.

Dopo la scorsa settimana, quando mi ha portata nel suo posto sicuro e mi ha raccontato un po' della sua famiglia, ho iniziato a comprenderlo meglio.

Da quando l'ho "conosciuto", tre mesi fa, non ho fatto altro che odiarlo e pensare che fosse un menefreghista del cazzo.
Ora invece non la penso più così.

Beh, certo è ancora stronzo e a volte gli darei un pugno volentieri, ma so che non è un menefreghista.

Un menefreghista di sicuro non terrebbe così tanto alla sua famiglia da annullare la propria vita per prendersi cura di loro.

Un menefreghista non sprecherebbe i suoi pomeriggi a tener d'occhio sua nipote e la sua amichetta.

Un menefreghista non si assicurerebbe che la ragazza con cui si frequenta entri a casa sana e salva.

Ma soprattutto un menefreghista non si prenderebbe cura di una persona per un'intera notte assicurandosi che non stia tremando dal freddo e accarezzandole i capelli finché non dorme.

Eppure lui l'ha fatto, si è preso cura di me quella sera al bosco, tenendomi stretta per riscaldarmi e accarezzandomi i capelli finché i miei occhi si chiusero stanchi.

Perciò no, Dylan non è un menefreghista insensibile, è solo un ragazzo che sta soffrendo per la malattia di suo padre a cui è molto affezionato e che fa il duro fingendo di non soffrire.

Con questo ovviamente non voglio giustificare il suo comportamento stronzo, ma lo comprendo.

Se dovessi scoprire che potrei perdere mio padre da un momento all'altro ci starei di merda e dubito che vedrei il lato positivo del mondo.

Ad interrompere i miei pensieri sul mio non-principe azzurro ci pensa il mio telefono che squilla.

Chiudo il forno e vado a cercare il telefono seguendo il suono della suoneria.

Sta mattina Eve, prima di andare a scuola,  me l'ha preso per vedere qualcosa su YouTube e non so proprio dove possa avermelo lasciato.

Poi finalmente lo trovo, nell'angolo del divano.
Lo afferro e guardo il nome sullo schermo.

Kyle.

Oh perfetto, avevo proprio bisogno di parlare con qualcuno.

<<Hey sbruffone, non dovresti essere a scuola?>>.

<<Ho un'ora di buco, tu invece non dovresti essere a lavoro?>>.

<<Giornata libera, la figlia del capo si sposa oggi>>.

<<Oh buon per lei, non vi ha invitati?>>.

<<Certo che si, che figura farebbe altrimenti>>.

<<E ci andrai?>>.

<<Per carità, odio i matrimoni>>.

<<Al posto tuo ci sarei andato solo per il cibo>>.

<<Beh anche se volessi, non potrei andarci>>.

<<E perché?

<<Oggi pomeriggio ho un'appuntamento con Dylan>>.

<<Vedo che le cose vanno bene eh>>.

<<Già, sto diventando persino più allegra e serena>>.

<<Si beh questo non è una cosa bella>>.

<<E perché mai?>>.

<<Scherzi? A momenti ti metti a cagare arcobaleni  spiccando il volo>>.

<<Ha ha, sono seria smettila di prendermi in giro. Dovtesti essere felice per me, stronzo>>.

<<Lo sono, ma del duo io sono quello positivo e tu quella negativa e sempre incazzata. Così da formare un perfetto equilibrio.
Mi manca la Olly sempre incazzata>>.

<<Tranquillo presto mi arriverà il ciclo, poi rimpiangerai quello che hai detto>>.

<<Grr che paura>>.

<<Ti riattacco in faccia>>.

<<Non puoi, mi vuoi troppo bene per farlo>>.

<<Ti stai sopravvalutando>>.

<<Non credo proprio, ora però facciamo i seri. Che hai intenzione di fare con il tuo Dylan?>>.

<Ci esco?>>.

<<Non in quel senso>>.

<< E in quale?>>.

<<Intendo se gli dirai di Eve>>.

<<Assolutamente no, sei pazzo? >>.

<<Tu sei pazza, sai che sto dalla tua parte ma ora Dylan non è semplicemente il padre di tua figlia, ma anche il tuo quasi ragazzo e se finisce che vi amate, sarà un vero casino>>.

<<Non posso dirglielo ora, mi odierebbe a morte>>.

<<Ma se lo scopre da solo sarà peggio fidati, soprattutto se si sarà innamorato di te>>.

<<Il punto è che non sono pronta per affrontarli. Dirgli la verità equivale a perderli tutti, persino Diana>>.

<<Non dire sciocchezze, sappiamo entrambi che ti perdonerebbero>>.

<<E se i miei dubbi iniziali fossero reali? Se lui non l'ha volesse?>>.

<<Sarebbe un vero coglione, ma ne dubito. Anche se spesso, anzi sempre, fa lo stronzo ho visto come si comporta con sua nipote e Eve. Può essere stronzo quanto vuole, ma sono sicuro che si assumerebbe le sue responsabilità>>.

<<Forse hai ragione, ma come gliel'ho dico senza rischiare che mi uccida? Vado da lui e gli faccio "Ciao tesoro, vorrei dirti che in realtà Eve è tua figlia e io lo sapevo, ma avevo paura della tua reazione e non ti ho detto niente per tre mesi"?>>.

<<È già un inizio>>.

<<Non posso fare così, sareb->> ribatto, ma mi blocco quando vedo una figura davanti a me.

<<Olivia? Mi senti?>> chiede Kyle, <<Olivia ci sei? Olly non sento un cazzo, stai bene?>>.

<<S-si, ti chiamo dopo. Ciao>>  lo rassicuro e riattacco, poggiando il telefono sul tavolo da cucina.

<<E- e tu come sei entrato?>> domando terrorizzata.

****

Angolo autrice:

Se non vi metto ansia io, chi lo farà? Nessuno ovviamente.

Non odiatemi, ma penso che non aggiornerò né oggi né domani.
Non ne sono sicura, ma può essere che aggiorno domenica.

Nel frattempo passate su instagram che vi informo se e quando aggiorno, e se posso farò uscire qualche spoiler<3.

A presto<3.

The proof of our loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora