CAPITOLO 29

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"Che vuoi Raeken?"



Come al solito, mi alzai dal letto andando in bagno a lavarmi. Quando uscì dalla camera trovai Isaac in cucina a fare colazione.

" Buongiorno piccola Baby" disse appena mi avvicinai a lui per prendere una tazza di caffè.

" Vedo che sei di buon umore " dissi sorridendo e annuì.

" Ho trovato una ragazza per il ballo"

" Non porti Erica?" chiesi confusa e scosse la testa.

" No, non ci frequentiamo più"

" Quindi? Chi è?" chiesi curiosa dopo aver bevuto un sorso di caffè, lui fece un sorriso e rispose:

" Lo scoprirai al ballo"

Testa di cazzo, gli avevo detto che non ci sarei andata. Volevano fare di tutto per farmi andare.

Alzai gli occhi al cielo e dopo esserci preparati andammo a scuola.

" Allora con chi andrai al ballo?" mi chiese Liam alla fine della terza ora.

Perché tutti la stessa domanda?

Magari perché tra quattro giorni, c'è il ballo?

" Non ci andrò, molto probabilmente" risposi per la centesima volta, e mi guardò confuso.

" Come no?"

" Non ho un'accompagnatore"

" Theo non te l'ha chiesto?" disse e per poco non scoppiai a ridere.

" Raeken che mi chiede di andare al ballo con lui? Non succederà mai. Probabilmente verrà al ballo solo per sfoggiare il suo smoking e attrarre le ragazze sole e senza accompagnatore"

" Perché dici così? " chiese mentre posavo il quaderno di matematica preparandomi per due ore consecutive con il coach Finstock, nel campo di Lacrosse.

Due ore per guardare Theo allenarsi.

" Pronto? Liam, ci sei? È Theo Raeken, sappiamo com'è fatto. Siamo stati insieme due o tre volte, e poi ha deciso di chiudere. Probabilmente il giorno dopo era già a scoparsi Tracy " risposi mentre lui chiudeva il suo armadietto e scuoteva la testa.

" Non è vero" rispose e spostai lo sguardo dal mio armadietto al suo viso.

" Che ne sai tu?"

" Lo so perché dopo che lei ti ha provocata, lui non ci è più uscito. Ha esagerato a chiamarti orfanella" rispose e alzai le spalle. Ripensando a quel giorno mi venne in mente l'immagine del naso rotto di Tracy e della sua faccia piena di sangue.

" In ogni caso non gli interesso e si vede" dissi e iniziammo ad incamminarci verso l'uscita posteriore che da sul campo da Lacrosse

" Non ci scommetterei, ma è evidente che a te lui interessa " replicò appena uscimmo dalla scuola.
Ignorai la sua risposta solo perché aveva tremendamente ragione.

Era vero.

Mi mancavano i suoi sorrisi, il suo profumo, le sue labbra, la sua voce roca che aveva da appena sveglio, le sue mani sui miei fianchi, i suoi capelli che mi facevano il solletico mentre mi baciava il collo, mi mancavano le sue braccia che mi circondavano.

" Forza ragazzi! Muovete il culo!" urlò il coach dopo che tutti avevano lasciato gli spogliatoi.

Lydia e Malia mi seguirono sugli spalti, si misero a parlare dei loro esami e io mi limitavo ad annuire.
Non ero particolarmente interessata a quella conversazione perché un biondo cenere che faceva le flessioni con gli auricolari nelle orecchie, mi distraeva.
Rimasi a fissarlo per un po e poi, come se sentisse il mio guardo su di lui, si alzò in piedi e spostò gli occhi sugli spalti. Appena incrociò il mio sguardo fece un sorriso divertito mentre io mi voltavo verso i ragazzi che giocavano a Lacrosse, arrossendo.

Green Eyes // Theo RaekenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora