CAPITOLO 36

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"Già. Serata movimentata"






Sentii qualcosa sfiorarti lo zigomo. Mugulai infastidita ma non aprii gli occhi. Sentii di nuovo qualcosa che mi sfiorava la guancia e decisi di aprirli lentamente.
Ci misi un po a prendere conoscenza. Appena misi le immagini a fuoco vidi due splendidi occhi verdi che mi fissavano e un sorriso smagliante ad accompagnarli.

" Buongiorno piccola" disse spostando una ciocca di capelli che era ricaduta sul mio viso.
Sorrisi sentendo il nomignolo che mi aveva affibbiato e mi stiracchiai.

" Buongiorno" risposi voltandomi di nuovo verso di lui.

Con i capelli spettinati,gli occhi assonnati e la voce roca era ancora più bello di quanto lo fosse già.

" Come ti senti? " chiese e feci una smorfia.

" Stanca, che ore sono?" chiesi a mia volta.

" Le 11 e 45 " rispose e spalancai gli occhi.

" Oh mio dio. È tardissimo!" dissi ma non mossi neanche un muscolo. Mi strofinai gli occhi e sbadigliai.

" Restiamo ancora un po qui?" chiese circondano il fianco con il suo braccio enorme.
In confronto le mie braccia sembravano due stuzzicadenti.

" Dipende. C'è Isaac di là?" chiesi accarezzandogli il polso.

" Non lo so. Credo di si" rispose.

"Allora dobbiamo alzarci" dissi cercando di togliere il suo braccio a sopra di me, tentativo inutile visto che non si mosse di un centimetro.

" Altri 5 minuti" si lamentò come un bambino e sorrisi. Mi misi su un fianco verso di lui e gli spettinai ancora di più i capelli.

" No " risposi e gli lasciai un bacio a stampo sulla guancia.

Sbuffò e mi alzai. Troppo in fretta visto che sentii un dolore provenire dal basso ventre. Barcollai ma ritrovai l'equilibrio. Una risata echeggiò nella stanza e mi volta verso il ragazzo guardandolo male.

" Non ti reggi in piedi?" chiese divertito.

" Colpa tua" sbuffai.

Non feci caso alla sua risata e mi diressi verso il bagno.

Aprii l'acqua della doccia per farla arrivare a temperatura e tornai in camera.
Andai verso l'armadio e presi un intimo bianco. Abbassai lo sguardo a terra e mi chinai per prendere la maglietta di Theo.

" Posso? " chiesi mostrandogli la sua maglietta nera che reggevo.

" Preferisco vederti così in giro per casa ma ti vedrebbe anche Isaac, quindi si " rispose alludendo al fatto che fossi nuda e scossi la testa.

"Grazie!" dissi e corsi in bagno.

Toccai l'acqua ed era calda al punto giusto.
Poggiai i vestiti sul marmo del lavandino e mi chiusi in doccia. Il vetro si era già appannato a causa del vapore che emanava l'acqua che scorreva dalla mia testa fino alla punta delle dita.
Sentì dei passi avvicinarsi, non avevo neanche chiuso la porta del bagno. Ormai mi aveva vista nuda, che bisogno c'era di coprirsi?
La porta della doccia si aprì e entrò. Mi feci più in là appoggiando la schiena al muro freddo e un brivido mi percorse il corpo.

Si voltò verso di me, lo guardai e subito dopo iniziò a passarsi le mani nei capelli per bagnarli bene. Rimasi incantata a guardarlo mentre i muscoli delle braccia e del petto si contraevano.

Si fece da parte e mi infilai io sotto il getto d'acqua. Iniziai a massaggiarmi anche io i capelli. Presi lo shampoo e ne misi un po sui miei capelli, lo chiusi e lo misi a posto. Stavo per iniziare a insaponarli quando Theo mi bloccò i polsi e li mise dietro la sua schiena. Lo guardai confusa e lui sorrise mentre avvicinava le sue mani ai miei capelli.
Iniziò a massaggiarmi la cute e chiusi gli occhi lasciandomi coccolare da quel momento. Era così bello sentire il suo tocco sulla mia pelle. Alzai la testa in modo che la schiuma venisse lavata via e sorrisi appena lo vidi che mi guardava. Prese il docciaschiuma ma glielo tolsi dalle mani e ne versai un po sulle mie. Iniziai a insaponargli il petto, le braccia, gli accarezzai gli addominali e i fianchi. Appena arrivai all'altezza della vita mi bloccò le mani.
Lo guardai confusa e sorrise abbassando la testa alla mia altezza,  caddero alcune gocce che dai suoi capelli si scontrarono sulla mia fronte.

Green Eyes // Theo RaekenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora