CAPITOLO 44

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"Il rosso ti sta una meraviglia"




"Dai Baby che dici se torniamo dalla ragazza bella bionda... Ho voglia di bere!" disse Lydia mettendomi un braccio sulle spalle e appoggiandosi a me tanto da farmi quasi perdere l'equilibrio.

"Lydia credo che tu abbia bevuto abbastanza" dissi guardandola ma fece un verso di disappunto.

"Ma mi era simpatica! Con i suoi capelli lisciii, il suo sorriso cariinoo" rispose e scossi la testa.

"Già Cami è molto bella ma ora dobbiamo tornare a casa" disse Malia prendendo per un fianco la Banshee.

"Ma non voglia tornare a casa" sbuffò la biondo-fragola aggrottando le sopracciglia e facendo il muso come se fosse una bambina.

"Invece ci torniamo " risposi io guardandola.

"Eh va bene... Che cattive che siete " sbuffo sussurrando la seconda frase come se noi non la potessimo sentire.

Mancava poco a casa. Il branco era dietro di noi, eravamo tutti stanchissimi avevamo ballato nel locale e per le strade insieme alle centinaia di turisti. Era stato bellissimo, mi era mancato farlo.

"Eccoci qui, casa dolce casa" dissi aprendo la porta. Malia che stava tenendo Lydia la fece entrare seguita da tutti noi.

"La porto io in camera" disse la coyote.

"Salgo anche io" rispose Stiles che dopo averci dato la buonanotte raggiunse la sua ragazza al piano di sopra.

Mi diressi verso la cucina e presi un bicchiere d'acqua appoggiandomi al bancone.

"Buonanotte!" urlò Liam mentre tutti salivano le scale diretti nelle rispettive stanze.

"Notte" risposi sorridergli.

"Lydia è completamente andata" disse Theo raggiungendomi.

"Già, mene sono accorta" risposi sorridendo e scuotendo la testa.

Posai il bicchiere e andammo entrambi in camera.
Mi sedetti sul letto e mi tolsi gli stivaletti facendo un sospiro di sollievo.

"Mi stavano uccidendo" dissi massaggiandosi la caviglia.

"Perché li metti? Tanto sei comunque più bassa di noi anche se indossi dei tacchi di 10 cm" rispose lui buttandosi sul letto. Mi voltai verso di lui e gli diedi uno schiaffo sulla gamba.

"Stronzo" sussurrai alzandomi e andando verso l'armadio.

"Sai che scherzo" disse posizionandosi dietro di me mentre prendevo l'intimo bianco.

"Lo so, ma rimani comunque uno stronzo" risposi e anche se ero di spalle riuscivo a vedere il suo solito sorrisino.
Sentii le sue mani sui fianchi.

"Non posso darti torto" replicò e sorrisi. Vidi le sue mani raggiungere le mie. Le guardai cercando di capire cosa volesse fare, prese l'intimo che tenevo in mano e lo mise a posto per prendere quello rosso.
Sorrisi e alzai gli occhi al cielo voltandomi verso di lui. Fece un sorriso anche lui e scossi la testa per poi sedermi sul letto.

"Vai tu, io vado a controllare Lydia " dissi r annuì.

Mi alzai, presi un'aspirina dal cassetto accanto al letto e uscii in corridoio.

"Avanti" sussurrò Stiles quando bussai alla porta della loro camera.

"Come sta?" chiesi entrando e la guardò.
Lui era straiato con Lydia appoggiata al suo petto.

"È crollata" rispose sorridendo mentre si attorcigliata una ciocca di capelli della sua ragazza al dito.

" Quando si sveglierà ne avrà bisogno" dissi appoggiando l'aspirina zulù comodino.

Green Eyes // Theo RaekenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora