CAPITOLO 41

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New Orleans




Mi sedetti sul sedile appoggiando la testa allo schienale e mi voltai verso il finestrino dell'aereo vedendo Beacon Hills al di fuori di esso.
Mi voltai vedendo Theo seduto accanto a me.  Mi sorrise e posò la sua mano sulla mi coscia per trasmettermi tranquillità.

Ero nervosa ma soprattutto non vedevo l'ora di arrivare.
Non vedevo l'ora di camminare tra le strade della città ascoltando la musica che suonavano le persone.
Ero impaziente di arrivare di nuovo a casa Mikaelson e rivedere tutti gli amici che avevo lasciato a New Orleans.
Perché era quella la nostra meta. Avevo raccontato al branco che sarei partita per un intera settimana. Dal 27 al 3 Gennaio ma avevo fatto loro una proposta: venire con me e fare questo viaggio insieme.
Già, stavo portando l'intero branco a New Orleans.
I Mikaelson non possedevano solo una casa in città quindi ci avevano dato la possibilità di stare in una delle loro ville.

Mi voltai guardando alle mie spalle.
Scott e Stiles si stavano sedendo alla nostra sinistra, Lima e Isaac erano dietro di noi intenti ad allacciarsi le cinture mentre Lydia e Malia erano dietro i loro rispettivi fidanzati, la rossa si sistemava gli occhiali da sole sopra la testa mentre la coyote era in ansia visto che non aveva mai preso un aereo in vita sua.

" Si prega i gentili passeggeri di accomodarsi al proprio posto, spegnere i cellulari e allacciare le cinture. Partiremo tra pochi minuti" pronunciò la voce metallica facendomi riportare alla realtà.

"Come stai?" chiese Theo guardandomi. Spostai la testa verso destra per guardalo. 

I suoi occhi verdi si posarono subito suoi miei. Le sue labbra erano curvate in un piccolo sorriso mentre mi guardava.

"Nervosa" risposi sorridendo.

"Ci siamo quasi!" urlai camminando a passo veloce mentre trascinavo la valigia, e Theo, fuori dall'aeroporto. I ragazzi dietro di me erano stanchissimi e non si capacitavano dell'energia che avevo addosso visto che stavo letteralmente correndo al di fuori dell'edificio.
Arrivata alle porte in vetro le spinsi e rimasi incantata nel vederla.

Ed eccola lì.
New Orleans, illuminata dai lampioni o dalle insegne dei locali. Migliaia di macchine viaggiavano lungo le strade e le persone ridevano e festeggiavano. La mia seconda città preferita, dopo New York ovviamente.

"Benvenuti a New Orleans!" urlai girandomi verso il branco con le braccia all'aria e un sorriso a 32 denti.

"Dall'alto sembrava più piccola!" esclamò Stiles rimanendo con gli occhi fissi sui grattacieli che si innalzavano alle mie spalle.

" Ne è valsa la pena rischiare" aggiunse Malia riferendosi al terribile viaggio che aveva fatto in aereo passato interamente in bagno a vomitare.
Ricordo che anche io la prima volta che volai feci lo stesso.

Chiamai tre taxi.
Nel primo andammo io, Malia e Lydia. Nel secondo salirono Stiles, Scott e Isaac mentre nel terzo andarono Theo e Liam.

Ero rimasta con il naso attaccato al finestrino a guardar sogni singolo edificio, macchina o persona capitasse davanti. Ero troppo felice e ancora non riuscivo a crederci.

"Siamo arrivate a destinazione signorine" disse la donna che guidava con un tono allegro.
Sorrisi e la ringraziai, dopo averle dato il denaro scesi dalla macchina seguita da Lydia e Malia.
Sorrisi nel vedere la villa che ci avevano gentilmente dato in affitto i fratelli Mikaelson. Era enorme con un giardino sul davanti, bianca con i particolari in legno scuro.

Venni affiancata dagli altri ragazzi che rimasero a bocca aperta osservando la casa davanti a noi.

"Entriamo?" chiesi vedendo le facce stupite mentre con gli occhi squadravano la casa.

"Certo! Dentro sarà ancora più bella!" esclamò Lydia che afferrò la valigia e si diresse verso l'entrata.

Sorrisi e la seguimmo.
Appena entrati rimasi a bocca aperta, non mi aspettavo fosse così bella e spaziosa ma d'altronde c'era da aspettarsi di tutto dai Mikaelson.

Quando varcammo la soglia d'entrata ci trovammo nel salone principale. Era enorme con un divano bianco al centro, come in tutte le loro ville un'intera parete della sala era composta da una libreria stracolma di libri di tutte le dimensioni e colori; la Tv era sulla parete davanti al divano. La cucina era collegata alla sala e anch'essa era spassosissima. Il bancone occupava l'intera parete di destra con mobili color panna.

"Va bene, pensavo fosse bella ma non cosi tanto!"  esclamò Lydia accarezzando il divano bianco.

"Le camere saranno al piano di sopra, andiamo" dissi e mi diressi alle scale iniziando a salire.

Al piano di sopra contammo 4 stanze con i rispettivi bagni.

"Su questa c'è il tuo nome!" urlò Liam fermo davanti all'ultima porta del corridoio.

Mi fermai accanto a lui che poco dopo andò via per guardare le altre stanze e decidere in quale stare.

Aprii la porta in legno scuro ed entrai.

Il letto era a due piazze con un lenzuolo rosso che lo copriva, accanto c'era un armadio enorme che occupava la parete sinistra, in quella destra c'era la porta del bagno visto che Rebekah mi aveva avvisata che ogni camera ha il proprio bagno; accanto al letto c'era il balcone. Aprii la poeta finestra e mi voltai verso sinistra notando che ogni camera era collegata.
Vidi uscire Lydia dalla camera accanto. Le sorrisi e mi concentrai sul panorama che si estendeva sul giardino retrostante con una fontana circondata da fiori.

"Avrete scelto le camere?" chiesi uscendo in corridoio e vidi la testa di Stiles spuntare dalla porta della camera accanto alla mia.

"Noi si!" urlarono Scott e Malia dalla camera davanti alla mia.

"Anche noi!" urlarono Liam e Lydia.
La rossa che aveva occupato quella accanto alla mia. Mentre Liam quella accanto a Scott.

" Tu stai qui" dissi a Theo che era davanti a me. Un ghigno comparì sul suo viso e lo presi per il braccio spingendolo dentro la stanza.

" Niente male come casa eh " disse buttandosi sul letto. Mise un braccio sotto la testa in modo che la maglietta si alzasse e lasciasse scoperta una parte del fianco mentre incrociò le gambe.

Sospirai sorridendo e mi buttai accanto a lui di schiena. Allubgai il braccio verso di lui e mi prese la mano dandomi un bacio sulle nocche.

"Sei felice" disse e mi voltai verso di lui.

"Non sai quanto" risposi e fece un sorriso che scomparve sotto le mie labbra quando mi allungai per baciarlo.

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Green Eyes // Theo RaekenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora