CAPITOLO 53

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"Ti amo"





Quella settimana era passata velocemente e oggi era il 14 Febbraio.
Vedevo le coppie per strada regalarsi rose o cioccolatini. Avevo visto persino un uomo fare la proposta di matrimonio alla propria fidanzata che presto sarebbe diventata sua moglie.
Le vetrine dei negozi mettevano in saldo qualsiasi cosa fosse un regalo adatto per la propria anima gemella, erano addobbare con cuori rossi e giuro, tutto qual rosso iniziava a farmi venire il mal di testa.

Sentii il campanello suonare e tolsi dalle gambe il libro che stavo leggendo ovvero After, sì ero fissata con quel libro ma andiamo, chi non lo è?
Tutte vorremmo un Hardin Scott nella nostra vita e chi dice di no, mente.
Un amore indelebile quanto quello di Tessa e Hardin, pieno di passione e attimi di felicità alternati a momenti buoi e dolorosi.
Un amore tormentato ma che alla fine si rivela essere vero.

"Ciao piccola" sorrisi vedendo Theo in tutta la sua bellezza davanti alla porta di casa. Indossava una felpa nera con il cappuccio e dei jeans bianchi strappati sul ginocchio. I capelli erano perfetti nel loro disordine, teneva una mano dietro la schiena mentre con l'altra mi circondava i fianchi.

"Che ci fai qui? Non dovevi studiare per il test di spagnolo?"

"Si pero queria sorprender a mi novia (Si però volevo fare una sorpresa alla mia fidanzata)" rispose sorridendo e davanti ai miei occhi comparì una rosa rossa.
Ecco cosa nascondeva dietro alla schiena.
Sorrisi e la presi in mano, la portai al naso inspirando il profumo chiusi gli occhi.

"Grazie" sussurrai per poi mettermi in punta dei piedi e baciarlo.

"Voglio portarti in un posto" mi guardava con un sorriso, annuii e, visto che eravamo ancora nella veranda, lo feci entrare in casa.

"D'accordo, vado a sistemarmi e sarò subito da te" quando lui annuì io corsi al piano di sopra.
Presi dall'armadio un vestito nero con i bordi della gonna bianchi, abbinai ad esso un paio di calze bianche a rete e degli anfibi.
Dopo essermi cambiata decisi di lasciare i capelli sciolti ma comunque mi misi al polso un elastico, per sicurezza.
Afferrai il telefono e le chiavi di casa e poi scesi di sotto.

"Pronta?" chiese guardandomi.

"Si" sorrise e uscimmo fuori casa.

"Dove mi porti?" aveva iniziato a guidare da un po' e ormai il sole era tramontato.

"Lo vedrai quando arriveremo" mi lanciò un occhiata e sbuffai appoggiandomi allo schienale del sedile.

"Neanche un indizio?" chiesi a speranza che mi desse almeno un informazione.
Scosse la testa.

"Uno piccolo piccolo?" portai le mani giunte in avanti in segno di preghiera e rise.

"È nel bosco" disse dopo avermi lanciato un occhiata.

Cercai di ricordarmi ogni tratto del bosco visto che lo avevo visitato tutto ma a parte la vecchia casa Hale e il mio posto speciale non c'era nient'altro.

Dopo che aveva guidato per 5 minuti si inoltrò nel bosco con l'auto.
Quando si fermò davanti a un laghetto un sorriso spuntò all'istante sul mio viso.
Spense l'auto e mi fece cenno di seguirlo, senza alcun dubbio lo feci.
Appena chiusi la portiera dell'auto notai un ccestino vimini nei sedili posteriori e nel cassone vidi una tovaglia a quadri rossi e bianchi.
Le foglie sotto gli anfibi scricchiolavano insieme ai rametti, vidi Theo avvicinarsi alla riva, si abbassò e iniziò a slacciarsi le converse bianche che indossava.

"Che fai?" aggrottai le sopracciglia quando si sfilò la felpa e la appoggiò su un ramo dell'albero alla sua sinistra.

"Un bagno al chiaro di luna prima di cenare" si slacciò la cintura e mi appoggiai a un albero con la spalla incrociando le braccia sotto il seno.
Si era sfilato la maglietta bianca che indossava ed era in boxer, la pelle era illuminata dalla luna che risplendeva anche nei suoi occhi mentre mi guardava sorridendo.

Green Eyes // Theo RaekenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora