CAPITOLO 43

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Il ROSSEAU


"No, metti la camicetta nera" mi disse Lydia mettendosi un altro strato di mascara.

"Ma non è troppo scollata?" chiesi guardandola ma lei si voltò verso di me e scosse la testa.

"D'accordo" dissi e mi chiusi in bagno.

Misi la camicetta nera e i jeans dello stesso colore.

"Non vedo l'ora di uscire" disse la biondo-fragola appena misi piede nella sua camera.

"Avete finito?" chiese sfinita la coyote che ormai era pronta da mezz'ora. Indossava i suoi solito pantaloncini in jeans e una maglietta bianca.
Anche con un sacchetto della spazzatura riuscirebbero ad essere bellissime.

"Certo che si" rispose Lydia mentre io presi i miei soliti stivaletti e li misi per poi annuire.

"Allora andiamo" disse Malia aprendo la porta della camera, Lydia sorrise e la seguì.

Entrammo in cucina ma non cera ancora nessuno.

"Poi siamo noi quelle che ci mettono anni a preparasi eh" disse Lydia non vedendo i ragazzi.

"Eccoci!" urlò Liam mentre scendeva le scale seguito dagli altri.

Scott e Stiles raggiunsero Malia e Lydia, Liam mi affiancò sorridendomi.

"Theo?" chiesi e alzò le spalle.

"Era appena uscito dalla doccia" rispose Liam e annuì.

"Vado a vedere se ha finito" dissi e salii le scale per poi entrare nella nostra camera.

"Theo hai finito?" chiesi guardandolo.

Era a petto nudo intento a mettersi una maglietta nera, mi appoggiai alla porta a braccia conserte continuando a osservarlo. Si voltò verso di me mentre si aggiustava la maglietta.

"Ti godi lo spettacolo?" chiese con un ghigno, alzai gli occhi al cielo e sorrisi.

"Ho finito" rispose avviccinandosi e annuii.

"Andiamo" dissi voltandomi ma mi prese il braccio facendomi trovare faccia a faccia con lui.

"Sei bellissima" sussurrò e sorrisi.

"Anche tu" risposi lasciandogli un bacio sul naso. Sorrise e scosse la testa mentre gli presi la mano e scendemmo le scale.

"Conosco un paio di locali carini" dissi mentre camminavano per le strade del Quartiere e guardavo i bar che passavamo fin quando i miei occhi incrociarono han cartello con scritto ROUSSEAU.

"Il primo è questo" aggiusti indicandolo. Gli altri sorrisero e il mi feci largo tra le persone per entrare.

Il bar era identico a come lo avevo lasciato. Stesso stile, stessi mobili ma cameriere e bariste diverse oltre al fatto che ora c'era una pista su cui ballare.

"Buona sera, cosa vi porto?" chiese una voce famigliare. Alzai lo sguardo vedendo una bionda dietro il bancone, appena incrociò i miei occhi sorrise all'istante.

"Baby!" esclamò per poi fare il giro del bancone e abbracciarmi.

"Come stai Cami?" chiesi sorridendo e annuì.

"Tutto bene, solite serate tra alcoll e persone ubriache. Tu come stai?" sbuffò indicando le persone in pista che ballavano.

"Anche io tutto bene" risposi. Spostò lo sguardo sul branco che si era seduto a un tavolo poco distante da noi.

"Amici" dissi guardandoli e annuì.

"Vediamo cosa vogliono allora" rispose per poi prendere il blocchetto e la penna e dirigersi verso di loro.

Green Eyes // Theo RaekenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora