CAPITOLO 60

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"Pregami"

"Che combini di buono?" la testa del riccio fece capolino nella cucina, sbadigliò e si sistemò i capelli guardandomi con gli occhi socchiusi.

"Buongiorno anche a te Occhioni Blu" sorrisi vedendolo mentre posizionavo la bilancia sul bancone della cucina "Comunque sto preparando una torta, mi sono svegliata con la voglia di dolce" si sedette sul tavolo massaggiandosi gli occhi.

"Mmm... Io invece mi sono svegliato con la voglia di farmi calpestare da un treno, ho la testa piena di poemi e sonetti" sbuffò e risi, lui e Theo in quei giorni avevano studiato letteratura inglese e a breve, tra circa due giorni, avevano il test. L'ultimo per poi prendere il diploma.

"Dai guarda il lato positivo, tra poco ci sarà la cerimonia e finalmente avrai il diploma" presi della farina e lo zucchero dalla mensola.

"Certo, voglio vederti il prossimo anno. Sarai più esaurita di me"

"Probabilmente avrà bisogno di ripassare visto che è così intelligente da sapere tutto il programma di quinta anche se fa quarta" ed ecco la voce assonnata di Theo, poco dopo lo vidi apparire in cucina e mi rivolse un sorriso avvicinandosi a me. Indossavo la sua maglietta quindi era a letto nudo, aveva i pantaloni della tuta leggermente abbassati che facevano intravedere l'elastico dei boxer. Visione niente male da appena svegli!

"Esagerato... Ne so solo la metà " borbottai posando il lievito per dolci accanto alla farina sul bancone, il mio ragazzo si avvicinò e mi abbracciò da dietro posando le sue mani sul mio ventre e nascose la resta sul mio collo.

"Buongiorno piccola" sussurrò per poi lasciarmi un bacio dietro l'orecchio che mi fece rabbrividire, lui rise vedendo la reazione del mio corpo al suo contatto, era una risata roca di quelle che ti facevano venire voglia di saltargli addosso e fargli cose poco caste.

"Buongiorno anche a te" sorrisi e lui mia strinse di più contro il suo corpo caldo mentre il suo profumo iniziava a inebriarmi la mente.

"Siete così... Sdolcinati" Isaac fece finta di essere disgustato, lo guardai male e lo indicai con il cucchiaio che stavo usando per misurare lo zucchero.

"Sta zitto Isaac, sentire tutte le cose che dicevi a Rebekah momenti mi veniva il diabete" lui alzò gli occhi al cielo e io sorrisi vittoriosa per averlo spento.

"Sono le 9 del mattino, mi spieghi dove la prendi la voglia di cucinare una cavolo di torta a quest'ora?" mi chiese Occhioni Blu e alzai le spalle.

"Ho voglia di torta, faccio una torta" afferrai la farina per misurarla sulla bilancia ma una mano, grande il doppio della mia, afferrò il sacchetto.

"Ti do una mano" Theo si posizionò al mio fianco pronto a versare la farina nella ciotola della bilancia, cosa che fece dopo che gli dissi la dose giusta.

"Va bene piccioncini, vado a farmi una bella corsetta. Voi non sporcate tutto" ci disse Isaac prima di andare al piano di sopra e scendere poco dopo indossando una canottiera rossa, pantaloncini neri e auricolari con musica. Con un cenno del capo ci salutò e poi uscì lasciandoci soli.

"Sei sveglia da tanto?" Theo stava passando lo zucchero che avevo unito subito dopo con le uova iniziando a mescolarli insieme.

"Da mezz'ora " lui annuì e continuai il mio lavoro, passai la ciotola con lo zucchero e le uova mescolate insieme e mi guardò.

"Se non te ne fossi accorta, lo cheff della coppia sei tu"
Della coppia...
Dio mi faceva ancora strano sentirlo ma mi rendeva terribilmente felice.

"Devi metterci quella " indicai con un dito la farina, lui annuì e la versò facendo salire un polverone assurdo.

"Piccola nota per una prossima torta: versare con cautela la farina "disse, risi muovendo la mano davanti al mio viso per mandare via quella piccola nebbiolina che aveva formato, iniziò a mescolare e la sua espressione concentrata mi fece sorridere.

Green Eyes // Theo RaekenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora