CAPITOLO 61

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Incapace





"Lo sapevo... BABY!" la voce di Isaac raggiunse le mie orecchie e quando mi sveglia non ci misi molto a capire perché era così aggressivo.

"Cazzo la cucina" sbuffai ricordando il casino che avevamo fatto. Quando abbassai lo sguardo vidi Theo sdraiato sopra di me con la guancia attaccata al mio seno sinistro, stava dormendo come niente fosse e quella visione mi fece sorridere come un ebete.

"Theo dobbiamo alzarci" gli accarezzai i capelli e lui mugulò qualcosa di incomprensibile che mi fece ridere.

"Theo " lo richiamai ma nulla.

"Smetti di usare la mia tetta sinistra come cuscino e alza il culo sennò Isaac ci fa fuori" si limitò a stringere la presa sui miei fianchi e posizionare meglio la testa.

"Ma sei comoda come cuscino" si lamentò e sorrisi "Per quanto possa essere felice per la tua affermazione, dobbiamo alzarci " lui sbuffò e si fece da parte per farmi alzare, dopo aver raccolti tutti i miei vestiti da terra e aver messo i suoi accanto a lui mi rivestii.

"BABY!" urlò per la seconda volta Occhioni Blu, mi voltai verso Theo che era ancora sdraiato.

"Muoviti" lui annuì sedendosi e afferrando i pantaloni mentre io scesi di sotto.

"Ciao Isaac, bella corsa?" chiesi sorridendo ma mi fulminò con lo sguardo quando entrai in cucina.

"Non provarci Baby, ora ripulite tutto" disse indicando i mobili e il bancone sporchi.

"D'accordo ma calmati mammina" lo presi in giro e sorrise scuotendo la testa.

"Possibile che qualunque cosa facciate insieme finite per scopare?" chiese e alzai lo sguardo versi di lui vedendo che stava parlando con Theo davanti a me mentre mettevo le posate sporche nella ciotola.

"Isaac!" lo richiamai e mi guardò confuso "Che c'è? È la verità " alzo le  spalle e scossi la testa per poi vedere Theo che rideva sotto i baffi.

"Per rispondere alla tua domanda, è  lei che mi provoca" alzai gli occhi al cielo sentendo la frase della chimera.

Però ha ragione.

Lo so.

"E tu non sai resistermi" sorrisi e alzò  le spalle.

"Posso benissimo riuscirci"

"Certo Theo, certo" misi nel lavandino le cose da lavare dandogli le spalle. Sorrisi sapendo che lo stavo provocando visto che indossavo solo una sua maglietta che arrivava sotto il sedere, voltai solo la testa guardandolo e notai i suoi occhi fissi sul mio fondoschiena.

"Dicevi?" lo presi in giro e a quel punto mi fulminò con lo sguardo aumentando il mio divertimento e quello di Isaac che rideva.

"D'accordo ma non è meglio se ti metti qualcos'altro addosso?" chiese e alzai gli occhi al cielo quando si posizionò dietro di me, eravamo l'uno alle spalle dell'altro, in modo da coprirmi.

"Gelosone" sussurrai tornando a insaponare le posate.

"Ehi abiti con un ragazzo, sarà pure fidanzato, ma è pur sempre un ragazzo"

"È mia sorella, non mi permetterei mai e lo sai benissimo" parlò Isaac serio e sorrisi sentendo quella frase.
Mi considerava davvero come una sorella?

"Sì, ma non si sa mai" rispose Theo mettendosi a braccia conserte. Finii di lavare tutto e mi avvicinai a Isaac che era seduto al tavolo con il cellulare in mano. Theo invece era sul divano a giocare con la PlayStation.

Green Eyes // Theo RaekenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora