CAPITOLO 45

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"Italiana?"


Mi alzai di colpo guardandomi attorno. Quando capii di essere in camera mi tranquillizzai di poco. Portai le ginocchia al petto e mi presi i capelli tra le mani.

"Fanculo!" sussurrai chiudendo gli occhi cercando di smettere di piangere.
Feci dei respiri profondi e mi asciugai le guance.

"Ehi tutto bene?" mi chiese alzandosi lentamente. Aveva gli occhi socchiusi e la voce roca.

"Si tranquillo" sbuffai guardandolo ma fece un'espressione accigliata.

"Un altro incubo?" chiese e annuii.

"Torna a dormire, è ancora presto" risposi indicando con un cenno del capo l'orologio che segnava le 8:28.
Si sdraiò e allargò le braccia.

"Vieni qui" sussurrò, mi sdraiati di nuovo e mi strinse a lui lasciandomi un bacio sui capelli. Mi accoccolai al suo petto e cercai di riprendere sonno.
Ovviamente senza risultato visto che rimasi sveglia fino alle 11.

Il sole era ormai sorto e stavo letteralmente morendo di caldo.
Cercai di liberarmi dalle braccia di Theo e ci riuscii per poi andare ad aprire la finestra.
Mi bloccai per qualche secondo guardando al di fuori ma poi mi diressi verso il bagno.
Feci la mia solita routine e uscii diretta al piano di sotto.
Appena misi piede in sala scoprii di
essere l'unica sveglia.
Sospirai e mi diressi in cucina. Dormivano tutti quindi potevo cucinare per preparare il pranzo, o meglio la colazione visto che erano le 11 e ancora dormivano.
Li capisco, avrei voluto essere al posto loro, tra le braccia di Theo a dormire ma sfortunatamente ero in piedi davanti al frigo per decidere cosa cucinare di buono.
Decisi di non pensare agli incubi che di solito mi rovinavano la giornata così presi il cellulare e gli auricolari e avviai la playlist di Spotify.
Appena i miei occhi incontrarono gli ingredienti che mi servivano un idea di fece largo nella mia mente.
Riempii d'acqua una pentole per poi metterla sui fornelli.
Presi una padella e misi a soffriggere il guanciale.
La musica ormai mi aveva invaso la mente e non pensavo agli incubi da quando avevo iniziato a muovermi a ritmo di musica. Mi voltai per andare a prendere un bicchiere d'acqua ma il cucchiaio in legno stava per cedermi quando vidi quei due occhioni verdi fissarmi.
Mi tolsi subito gli auricolari e mi portai una mano al petto appoggiandomi al bancone.

"No, perché ti sei fermata? Non era male come ti muovevi "  sbuffò Theo facendo il broncio come un bambino.

"Forse perché mi stava per venire un infarto?" chiesi ironica e alzo gli occhi al cielo.

"Comunque buongiorno" disse avvicinandosi e lasciandomi un bacio sulle labbra.

"Buongiorno" risposi appena si staccò e sorrise.

"Dovrò abituarmi a tutto questo " disse Liam che arrivò alle spalle di Theo e ovviamente noi non l'avevamo manco visto.

"Ciao Liam" dissi allontanandomi dal ragazzo dagli occhi verdi che sorrise scuotendo la testa quando mi vide arrossire per l'imbarazzo. Tornai ai fornelli e il mio migliore amico mi affiancò.

"Giorno Baby" disse e mi lasciò un bacio sulla guancia per poi andare a sedersi sulla penisola vicino a Theo.

"Dormono tutti?" chiesi ai due ragazzi.

"Scott e Malia credo siano svegli e il loro ansiamere me ne danno la conferma" rispose Liam facendoci ridere.

"Non c'è niente di divertente, sentirli scopare non era nei miei piani per questa mattina e non è il massimo come buongiorno " sbuffo il licantropo mentre cercavo di non ridere.

" Anche Isaac era sveglio, quando sono uscito dalla camera lui è andato a farsi la doccia" aggiunse e ananannuimmo. Calai la pasta nell'acqua che ormai bolliva.

"Buongiorno a tutti!" disse Occhioni Blu entrando in cucina.

"Eccolo" dissi sorridendo e anche lui mi stampò un bacio sulla guancia.

Strano che Theo no abbia ancora detto nulla.

"D'accordo ma lasciatela anche a me, sapete com'è è la mia ragazza " sbuffò Theo alzando le braccia all'aria.

Mi venne un tuffo al cuore quando pronuncio le parole: la mia ragazza.

Eccolo! Ora si, che lo riconosco.

Io, Isaac e Liam ci guardammo per poi scoppiare a ridere.
Theo li fulminò con lo sguardo mente io mi avvicinavo a lui.

"Stai tranquillo" dissi per poi lasciargli un bacio sulla guancia. Appena tornai ai fornelli ussorio comparve sulle labbra del ragazzo e scossi la testa.

"Chi sta cucinando cosa?" chiese la voce del nostro Alfa irrompendo in cucina.

"Baby che combini?" chiese Malia raggiungendomi.

"Non ve lo dico fin quando non sarà pronto" risposi e sbuffò.

"Qualunque cosa sia, l'odore mi sta uccidendo" aggiunse Stiles entrando in cucina mentre si strofinava la pancia.

"Se non la finite di parlare vi avveleno il cibo" sbuffò Lydia che raggiunse il suo ragazzo. Con la mano destra si massaggiava la tempia e teneva gli occhi socchiusi.

"Come stai?" chiesi alla biondo-fragola che sbuffò per la seconda volta.

"Ho un mal di testa atroce e la luce mi da fastidio"

"Non mi sorprende. Ieri eri completamente andata" aggiunse Malia sorridendo. Solo ricordare Lydia che saltellava per il Quartiere Francese rischiando di cadere da un momento all'altro, mi faceva ridere. Ma cercai di trattenermi.

"Hai preso l'aspirina?" chiesi e annuì.

"Devi solo aspettare che faccia effetto allora" aggiunse Scott alzando le spalle.

"Malia puoi iniziare ad apparecchiare il tavolo? Il pranzo è quasi pronto " dissi alla coyote che annuì e sì alzò per prendere la tovaglia.

Dopo circa 5 minuti la pasta era già impiantata e servita ai ragazzi che erano seduti al tavolo, io mi posizionai accanto a Theo.

"Assaggiate e ditemi com'è venuta" dissi prima di mangiarne un boccone. Sentì vari versi d'apprezzamento mentre mangiavano. Era vero, non era male.

Modesta la ragazza!

Sono sincera.

"È buonissima " disse Malia appoggiando la forchetta nel piatto.

"Concordo" dissero in coro Theo e Scott mentre Titti gli altri annuiavano.

"Posso prenderne altra?" chiese Stiles.

"Serviti pure" dissi sorridendo e con un dito indicati la pentola si fornelli. Si alzò e la raggiunse.

"Vedo che la cucina italiana è ancora il mio forte" dissi soddisfatta nel vedere tutti i piatti puliti.

"Italiana? Sei stata in Italia?" mi chiese Lydia sorpresa ma scossi la testa.

"Conosco due fratelli che hanno vissuto per molti anni in Italia e mi hanno insegnato alcuni piatti tipici della tradizione italiana, come la carbonara" dissi indicando i piatti e sorrisero.

Quei due vampiri sono fantastici.

Già...

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Green Eyes // Theo RaekenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora