CAPITOLO 23

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La lettera



" Isaac " dissi bussando alla porta della sua camera. Non sentivo nulla ed erano le 7 e 30.

" Isaac devi andare a scuola " dissi e sentii un verso, simile ad un lamento.

Sembri una madre che chiama il figlio.

Divertente.

" Sto entrando " dissi e tirai giù la maniglia sperando di trovarlo vestito.

Per un momento mi venne da ridere.
I ricci gli erano caduti sulla fronte. Aveva una gamba fuori dalle coperte e il braccio che pendeva dal letto.

Tirai fuori il cellulare e aprii la fotocamera.

" Scusa Isaac ma in questa posizione sei fantastico " dissi dopo aver guardato la foto che avevo scattato.

Misi via il cellulare e mi avvicinai a lui.

" Isaac, se non ti alzi farai tardi " dissi scuotendogli delicatamente la spalla. Aprì gli occhi, si guardò intorno e poi posò lo sguardo su di me.

" Ma che ci fai qui? " chiese confuso mentre si strofinava gli occhi.

" Sono le 7 e mezza. Se non muovi il culo arriverai in ritardo " risposi e sbuffò alzandosi.
Annuì e uscì dalla camera dirigendomi al piano di sotto.

Accesi il cellulare e riguardai la foto di prima.
Come faceva a dormire in quel modo?
Per una frazione di secondo mi venne in mente di mettere quella foto nelle storie di Instagram ma resistetti alla tentazione.

Occhio che ti strozza con una delle sue sciarpe.

Scossi la testa e lo misi via. Mi versai una tazza di caffè e poco dopo sentii dei passi sulle scale.

" Dormito bene? " chiesi mentre veniva verso di me e prendeva una tazza pulita.
Si era cambiato alla velocità della luce.

Non sono tutti lenti come te.

Non sono lenta, preferisco fare le cose con calma.

Certo certo.

" Abbastanza " rispose e annuii.

Sentimmo suonare il campanello, si voltò verso di me e alzai le spalle prima di andare ad aprire la porta.

Uscii di casa ma non c'era nessuno, mi guardai intorno ma quando feci un passo indietro per rientrare pestai qualcosa. Alzai il piede e trovai una lettera con sopra scritto il mio nome. La girai e notai che era chiusa con un sigillo rosso in cera.

Non dirmi che sono loro...

Non ne ho idea.

" Chi è? " chiese Isaac dalla cucina.

" Nessuno " risposi continuando a fissare la lettera.

Chiusi la porta e tornai in cucina.

" Nessuno? " chiese confuso e annuii.

" Quella cos'è? " chiese indicando la lettera che tenevo in mano.

" Una lettera " alzò un sopracciglio.

" Magari oltre a essere un licantropo sei anche una strega. Hogwarts ti aspetta "

" Non sarebbe male " risposi e sorrise.

" Aprila, no? " disse avvicinandosi.

Ruppi il sigillo e tirai fuori il cartoncino bianco:

" Ci vedremo presto, firmato M " disse Isaac leggendo il testo in corsivo.

Green Eyes // Theo RaekenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora