Green Eyes // Theo Raeken

CAPITOLO 52

"Dobbiamo festeggiare per la nuova cameriera del CINEMA!"

Appena tornata da scuola avevo ricevuto un messaggio del capo del CINEMA.
Sì, ancora non sapevo il suo nome ma lo avrei scoperto tra circa 1 ora.
Mi alzai dal divano e posai il piatto in cui avevo mangiato la pasta per poi andare al piano di sopra, mi fermai davanti alla camera di Isaac e bussai aspettando una risposta.

"Entra pure"

"Isaac volevo avvisarti che sto uscendo"

Era seduto a gambe incrociate sul letto circondato di libri e si teneva la testa con la mano.

"Vai al colloquio?" chiese alzando lo sguardo e annuii

"Tu che studi?" chiesi avvicinandomi a lui.

" Letteratura " risposi con un finto entusiasmo mentre indicava il libro.

"Ho capito Occhioni Blu, quando torno ti aiuto" dissi e sorrise all'istante.

"Ti ho già detto che ti adoro piccola Baby?" chiese e scossi la testa.

"Anche io ti adoro Isaac ma se rimango qui farò tardi" dissi tornando alla porta.

"Buona fortuna, se non ti assume vuol dire che è un idiota" rispose e sorrisi.

"Grazie, a dopo" dissi per poi uscire.

Afferrai al volo le chiavi da sopra il tavolo della cucina e uscii di casa con gli auricolari nelle orecchie.
Dopo poco mi trovai davanti casa di Liam, suonai il campanello e sorrisi quando mi aprì.

"In perfetto orario" disse uscendo.

"Ovviamente" risposi spegnendo la musica.

Avevo chiesto a lui un passaggio e visto che Hayden finiva il  turno nello stesso momento in cui io finivo il colloquio, aveva accettando dicendo che voleva farle una sorpresa così salimmo sulla sua auto per poi dirigerci verso il locale.

"Tu sei Baby giusto?" mi chiese una ragazza appena entrai nel locale. Capelli rosa e carnagione scura, molto bella e ovviamente indossava l'uniforme del locale.

"Si sono io" risposi facendo un sorriso da cui ero sicura che si capisse al volo quanto ero nervosa.

"Jeff ti aspetta nel suo ufficio " mi disse e capii che il capo si chiamasse Jeff.

"Io prendo qualcosa da bere nel mentre che aspetto " mi disse Liam.

"Ci vediamo dopo" risposi e sospirai voltandomi verso la ragazza.

"Buona fortuna" mi disse Liam che prima di dirigersi verso il bancone mi lasciò un bacio sulla guancia.

Possibile che con un semplice gesto riusciva a farmi passare il nervoso?
Lo adoravo.

"Seguimi" disse la ragazza per poi iniziare a camminare fra la gente che ballava in pista. Raggiungiamo la parete opposta al bancone e nell'angolo a sinistra c'era una porta dello stesso colore delle mura, non l'avevo mai notata prima .
La ragazza rosa bussò e poco dopo sentimmo dire un "avanti" da una voce maschile.

"Jeff la ragazza è arrivata" disse la rosa entrando con me alle sue spalle.

L'ufficio era spazioso e decorato Consob scaffali bianchi mentre le pareti e la scrivania erano nere.
Il capo in questione dimostrava una ventina d'anni, massimo 25. Indossava una camicia nera e un paio di jeans. Appena ci vide si alzò dalla sedia e sorrise.

"Alex ti ringrazio, puoi andare" disse Jeff, la ragazza annuì e si volto verso di me augurandomi buona fortuna, la ringraziai e dopo uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.

"Molto piacere io sono Jeff " disse porgendomi una mano, mi avvicinai alla scrivania e gliela strinsi sorridendo.

"Baby "

"Siediti" disse indicando la sedia alla mia destra e feci come disse.
Si sedette anche lui e appoggiò i gomiti alla scrivania osservandomi.

"Allora Baby... quando hai intenzione di iniziare?" mi chiese e sgranai gli occhi.

"Beh... Non lo so... Aspetti, questo vuol dire che sono stata assunta?" chiesi colta di sorpresa e fece una piccola risata per poi appoggiarsi allo schienale della sedia.

"In molti hanno chiamato per ottenere il posto ma tra questi tu sei quella con più esperienza, vorrei vederti subito a lavoro... E poi dammi pure del tu " rispose lui e sorrisi.

"Certo, quando inizierò? "

"Domani alle 19 in punto, " rispise e annuii.

"Perfetto, allora a domani" disse alzandosi e mi porse la mano. Sorrisi e la strinsi.

"A domani" risposi, mi fece un occhiolino che ignorai e uscii dall'ufficio.

Mi guardai intorno in cerca di Liam ma non lo vidi, ricordai le sue parole e mi diressi verso il bancone, al posto suo però incontrai la ragazza dai capelli rosa.

"Com'è andata?" mi chiese avvicinandosi. Mi sedetti su uno degli sgabelli e le sorrisi.

"Ha detto che posso iniziare domani" risposi e un sorriso le comparve sul volto.

"Fantastico! Quindi saremo colleghe" disse e risi.

"A quanto pare si"

"Comunque sono Alex" disse porgendomi la mano, la strinsi e mi presentai.

"Baby"

"Baby... Mi piace!" rispose lei e sorrisi.

"Ehi, com'è andata?" mi chiese Liam arrivando alle mie spalle, mi appoggiò una mano sulla spalla per poi sedersi accanto a me.

"Sono stata assunta" risposi.

"Ma è fantastico!" esclamò felice. Era più entusiasta lui che io.

"Dobbiamo festeggiare... Puoi portarci due shot?" chiese guardando Alex che sorrise e annui.

"Arrivano subito!" esclamò la ragazza allontanandosi per prendere i bicchierini.

"Come sta Hayden? " chiesi e per un momento vidi una scintilla di tristezza nei suoi occhi una la nascose con un finto sorriso.

"Bene" rispose ma Aggrottai le sopracciglia.

"Tra voi va tutto bene?" chiesi e annuì.

"Si" rispose semplicemente. Mi voltai verso di lui dedicandogli la mia completa attenzione, non mi servivano i miei poteri da licantropo per capire che stava mentendo, lo conoscevo troppo bene.
Alex ci diede i due shot che avevamo ordinato e la ringraziai.

"Liam sputa il rospo, che succede?" chiesi e sospirò fondando il bicchierino che teneva davanti.

"Deve partire"

"Di nuovo?"

"Sì,  sua sorella lavora alla centrale di polizia ed è stata trasferita così lei ha deciso di seguirla" rispose e sospirai per poi guardare davanti a me.

Sposi gli occhi nuovamente sul mio migliore amico e sorrisi mettendogli una mano sulla spalla, si voltò a guardarmi.

"Per ora non pensarci" dissi e sbuffò per poi sorridere.

"Hai ragione. Dobbiamo festeggiare per la nuova cameriera del CINEMA!" esclamò e si dipinse il suo solito sorriso sul suo volto.

"A Baby!" esclamò per poi buttare giù il liquido trasparente nel suo bicchierino.

"A me!" risposi e feci la stessa cosa. Ci voltammo entrambi nello stesso momento e guardandoci scoppiammo a ridere come due idioti.

Mi erano mancati questi momenti.

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