Buon Natale

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Ultimamente pensavo solo a se mio padre cambiasse mai idea su me e Justin.

Non sapevo neppure cosa inventarmi per vederlo. Ero chiusa in casa. A pensarci mi veniva voglia di urlare.

Anche se in realtà, ero molto scossa dall'ultimo incontro con lui. Non volevo ripensarci nemmeno.

Poi uscendo, finalmente, dalla mia camera trovai un ospite inaspettato: mia zia. In realtà sembrava più una mia cugina, ha una ventina d'anni ma non ricordo esattamente, forse 24.

-Ciao zia- la salutai sorridendo.
Lei si voltò in direzione della voce vedendomi.
-Oh mio Dio, Selena!- mi venne incontro abbracciandomi.

-È da una vita che non ti vedo- sorrise sciogliendo l'abbraccio.
Mi limitai a sorridere non sapendo cosa dire.
La guardai: i suoi capelli castani dai boccoli perfetti le ricadevano sulle spalle, era come se i suoi occhi color nocciola mi sorridessero. Indossava dei jeans aderenti, una maglietta larga che le lasciava una spalla scoperta e infine una giacca di pelle.

-Perché non usciamo?- mi disse entusiasta -Non se ne parla, è in punizione- intervenne mio padre. -La interromperemo per un giorno- disse. -Melanie, lei resta qua- disse. -Ricardo...- lo guardò in modo strano mentre giocava con la collana di mio padre. -Vuoi per caso che mi faccia "per sbaglio" scappare il tuo piccolo segreto?- sussurrò enfatizzando "per sbaglio". Di che parla?

Mio padre serrò la mascella guardandola.
-Credo che entrambi sappiamo la risposta- disse assottigliando gli occhi per un secondo e poi lasciò la presa scendendo dallo sgabello su cui era seduta.

-Forza, andiamo- mi disse prendendomi sotto braccio. Presi il giacchetto che si trovava sulla spalliera del divano e uscimmo di casa.

-Da quant'è che sei tornata?- gli chiesi.
-Proprio poche ore fa- mi disse.

-Zia, ma...dove stiamo andando?- dissi.
-A divertirci- disse ovvia sorridendomi.
Mise un braccio intorno alle mie spalle.
-Avanti, dimmi- disse.
-Che cosa?- dissi.
-Che hai combinato? Ha detto tuo padre che sei in punizione- disse.
-Oh si, è una lunga storia ma in sintesi non vuole che veda un ragazzo- dissi.
-Uuu- fece facendomi ridere.

Entrammo in un bar di cui non sapevo neppure di avere l'età per entrarci. Non che fosse uno strip club ma era..."insolito" per me.

-Zia- dissi.
-Che segreto ha papà?- domandai curiosa.
-È una lunga storia- disse come se fosse niente mentre alzava gli occhi al cielo bevendo una lattina di birra.

-È qui- realizzai.
-Chi?- disse.
-Quel ragazzo, è qui!- dissi vedendo Justin e lei si voltò.
-Oh mio Dio, è lui il ragazzo di cui parlavi?- disse e le annuii.
Mia zia lo guardava con curiosità mentre lo studiava. Mi ero incuriosita della sua reazione quando vide che era lui il ragazzo di cui parlavo.

-E tuo padre non vuole che tu lo veda?- mi chiese.
-No- dissi.
-Allora va- sorrise raggiante facendomi ridere.

Controllai che non ci fossero Chad, Chuck o Nate. Controllai a lungo per esserne sicura. Poi mi resi conto che Chuck era alle prese con una ragazza, Nate, Chad e Mike erano seduti a un tavolo. Justin era ancora al bancone che parlava con un tizio grosso e muscoloso con un enorme tatuaggio sul bicipite.

C'erano un bel po' di persone e magari era facile passare inosservata.

Quando ero ancora dall'altra parte del bancone Justin mi vide incontrando i miei occhi e restò a guardarmi a lungo manco fosse incantato.

Arrossii sotto i suoi occhi perfetti.
Si morse il labbro inferiore guardandomi.

Dov'era che potevamo parlare tranquillamente senza temere lo sguardo degli altri? Ci sono! Il bagno.




I'm falling in love with a loserDove le storie prendono vita. Scoprilo ora