Compito con Justin

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Io e Justin ci guardammo l'un l'altro per poi tornare a guardare il professore.

-E se osate rifiutarvi o non svolgere il lavoro vi abbasso la media- ci avvertii guardandoci.

Lo sguardo di tutti era su di noi,riuscivo a sentire i loro bisbigli e ciò mi metteva a disagio.
Riuscii anche a sentire "Cosa darei per essere al posto di quella sfigata" io mi girai e mi stava guardando male.

-Prof- chiamò la sua attenzione una ragazza.
-Non crede che Justin debba lavorare con qualcuna della sua età?- disse quella ragazza speranzosa.
-No,Bieber e Gomez lavoreranno insieme- disse con un tono che non ammetteva repliche.

-Sembra che dovremmo passare un pomeriggio insieme- mi spaventai sentendomelo sussurrare d'improvviso all'orecchio da dietro.

La campanella suonò mentre gli studenti lasciavano l'aula raggiunsi Justin.
-Justin- lo chiamai per farlo girare.
-Che facciamo per la relazione?- gli chiesi.
-Vieni tu da me?- chiese.
Non credevo fosse una buona idea che venisse Justin con Dylan a casa...già immagino Dylan che ci controlla.

-Si va bene- dissi.
-Ma a che ora?- chiesi.
Fu come se si fosse appena ricordato di qualcosa
-Fino alle 15:00 sono occupato...- disse.
-Ti va bene alle 15:30?- mi chiese e annuii
-Si si per me va bene- dissi.Restai sorpresa che Justin mi diede un bacio e solo dopo mi accorsi che eravamo soli e se n'erano andati tutti.
-Ci vediamo dopo- mi sussurrò mentre sorrideva per poi sparire.

Dopo un paio di secondi feci per andarmene ma andai a sbattere contro Dylan.
-Come mai non sei ancora in classe?- chiese.
Persi un battito sentendo la sua voce e pensando che avrebbe potuto vedermi con Justin.
-Sto andando- dissi sforzando un sorriso.
Era necessario dirglielo?Per una volta non dovevo mentirgli e in ogni caso dovevo farlo per forza,non potevo rifiutarmi.

-Poi ieri come ti è andato il progetto con Taylor?- mi chiese.
-Bene- dissi.
-Non lo abbiamo ancora finito ma sta venendo bene- continuai e lui annuii.
-Ora è meglio che vada- dissi e mi salutò.

Pensai che forse era meglio non dirgli che sarei andata a casa di Justin Bieber,anche se per via di un compito di scuola.

Esattamente alle 15:30 ero davanti alla sua porta e mi aprì.Aveva i capelli scompigliati e un piccolo sorriso in faccia.
-Puntuale- disse stupito guardando l'orologio vedendo che erano esattamente le 15:30.
-Sempre- dissi sorridendo e Justin si fece da parte per farmi entrare.

Avevo portato il libro di cui dovevamo fare la relazione e Justin sbuffò alla vista di esso.
-Che vuole che gli dica?Ci stanno due tizi che vogliono sposarsi ma glielo impediscono e alla fine riescono finalmente a sposarsi- disse e risi.
-La tua versione ridotta non è sbagliata- dissi ridendo e mi sedetti a una sedia al tavolo.

Justin prese il libro tra le mani guardandolo e poi lo aprì.Lo osservai attentamente mentre leggeva.La fronte corrugata per qualcosa che non capiva e l'indice saldo sul libro che teneva il segno.Non riuscivo a smettere di guardarlo per quanto volessi.

Più tardi iniziammo a scrivere la relazione ma capimmo che non saremo riusciti a finirla quel giorno stesso.

-Facciamo una pausa?- disse Justin e io annuii.
-Che sole che c'è fuori...sembra di essere a Giugno- dissi.
Andammo fuori e la mia attenzione fu catturata da una bellissima rosa in un vaso.
-Le serve dell'acqua- notai.
-Davvero?- disse Justin con la fronte aggrottata come a chiedersi come abbia fatto a capirlo.
-Si,la annaffiamo?- dissi.
Justin fece spallucce -Va bene- disse andando dentro e nel frattempo mi inginocchiai a guardare la rosa.
D'improvviso sentii addosso dell'acqua fredda su quasi tutto il corpo.Mi girai lentamente con la bocca aperta per lo stupore.
Justin rideva a crepapelle da non riuscire a smettere,si teneva la pancia come se potesse scoppiare per le troppe risate.
-Ti è dato di volta il cervello?!- gli urlai.
-Oh andiamo è stato divertente- disse.
Sospirai -Si è vero...- dissi con un secchio d'acqua in mano.
-E sai cos'altro lo è?- dissi avanzando.
-Questo!- dissi scaraventandogli addosso quel secchio d'acqua per poi sorridere soddisfatta.
Justin era incredulo.
Mi guardò -Sai correre piccola?- disse sorridendo e capendo mi misi a correre.
La cosa peggiore era che c'era un enorme piscina.Quando mi raggiunse mi prese in spalla e andò verso la piscina.
-No Justin ti prego,non farlo- lo supplicai ma mi scaraventò in acqua.Quando risalì in superficie e finalmente potei respirare mi accorsi che c'era anche Justin accanto a me.
-Da quando hai una piscina?!- dissi incredula.
-Da sempre- disse lui con tono ovvio sorridendo.
Justin si avvicinò a me e menomale che avevo la scusa dell'acqua fredda per quando rabbrividì al contatto tra il suo corpo e il mio.
Il suo sguardo si mosse ripetutamente dai miei occhi alle mie labbra fino a poi baciarmi.

I'm falling in love with a loserDove le storie prendono vita. Scoprilo ora