La mia droga preferita

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Ogni volta che Maddison rivolgeva la parola a Dylan avevo il cuore in gola temendo quali parole sarebbero uscite da quella bocca.

Tutta la serata l'ho passata così.
Bello no?

Al ritorno sia io che Dylan ci sedemmo dietro.
Gli porsi una cuffia -Vuoi?- chiesi.
Annuii e la prese,io infilai la mia e poggiai la testa sulla sua spalla guardando il paesaggio che scorreva.

Ero un po' agitata a causa dell'imminente partenza in gita lunedì.
Soltanto due giorni!

-Ei ragaz- si fermò mio padre notando che ci stavamo per addormentare.
Erano le 2:00 di notte e stavo lottando per tenere gli occhi aperti.

Per lo meno la mattina dopo avrei potuto dormire quanto voglio poiché era domenica.

Una volta arrivati davanti casa il pensiero di fare quelle scale mi faceva male quasi quanto fare quelle scale.

Ero stanca morta.

Justin come avrà passato il sabato sera?
A qualche festa?
Erano più o meno tutti così i suoi sabato sera.
Io restavo a casa con mio fratello a guardare sitcom e ingozzarmi di cibo.

Tutto un po' monotono insomma.
Ma comunque bello.

Salii in camera mia e mi buttai sul letto addormentandomi poco dopo.
Non sarei rimasta stupita se avessi dormito fino al giorno seguente...Se Dylan non mi avesse svegliato.

-Perché mi hai svegliata?- mugugnai stropicciandomi gli occhi.
-Me l'ha detto papà- rispose.
-Se ti svegli tardi poi non potrai fare colazione e papà vuole che tu la faccia- disse.
Mugugnai volendo restare a dormire.
In un certo senso stavo ancora dormendo.
Un altro cuscino,a parte quello a cui ero avvinghiata,mi arrivò in faccia.
-Ei- dissi con la voce soffocata dal cuscino.
-Forza alzati- mi fece alzare tirandomi verso di se dalle braccia.
Ormai in piedi mi diressi verso il bagno.
-Era più importante dormire che la colazione!- dissi dal bagno.

Mi guardai allo specchio e avevo tutti i capelli scompigliati e gli occhi ancora assonnati.

Feci colazione insieme a Dylan e poi guardammo la tv.

-Dylan- dissi persa nei miei pensieri.
-Prendiamo un cane?- dissi.
-Un cane?- ripetè sorpreso da quel che avevo detto di punto in bianco.
-Si- dissi.
-Convinci papà- dissi.
-Quella in grado di convincere papà sei tu cara- disse.
-Oh andiamo sei tu quello maggiore- dissi.
-Appunto,papà asseconderà i desideri della figlia minore- disse.
-Ma tu devi dimostrargli che è una buona idea- dissi.
-Anche tu hai sempre voluto un cane- dissi.
Sospirò -D'accordo- disse e io mi illuminai di un sorriso.

Non avevo niente da fare così pensai di iniziare a preparare la valigia per la gita.
Poi decisi di andare da Taylor.
Non so bene cose ho fatto per meritarmi tutto quello che mi era successo...io non avevo fatto niente di male.
Ma non era per qualcosa che facevo...era per come ero.Per il semplice fatto che esistevo.
E sembrava non avere fine...un incubo senza risveglio.

Tutto questo mi aveva portato al desiderio di smetterla di vivere perché di conseguenza avrei smesso di soffrire.

La porta della casa di Taylor si aprii e lei era molto eccitata per la gita...avrei voluto almeno la mee del suo entusiasmo.

Proprio come stabilito,lunedì ci sedemmo in autobus insieme.Il viaggio era molto lungo e non lo passai assolutamente a fissare Justin...
no assolutamente...

Era seduto con i suoi amici,Ashley e Jessica.
Decisi di voltarmi in avanti e infilarmi le cuffie.
Poggiai la testa contro quella di Taylor e chiusi gli occhi.

I'm falling in love with a loserDove le storie prendono vita. Scoprilo ora