Justin Bieber innamorato

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𝗝𝘂𝘀𝘁𝗶𝗻

Passarono 3 giorni,tre giorni senza vederla o sentirla,senza sapere nulla di lei.

Dissi al professore che andavo in bagno,lui stava per ribattere che devo chiederglielo e non avvertirlo ma me ne ero già andato.

Nel bagno incrociai Gomez e sorrisi tra me e me pensando che l'altra volta aveva creduto che mi facessi sua sorella.Mi ricordai della faccia che fece quel giorno e provai a non ridere finendo per soffocare una risata.

Ma sfortunatamente dovevo sopportare la sua presenza anche a lezione poco dopo.
Mi sedetti nell'unico posto libero a fare qualsiasi cosa tranne che ascoltare quel che stesse dicendo il professore.
Cazzo non riuscivo a togliermi dalla testa Selena.

Quando finalmente i miei pensieri si spostarono altrove la mia attenzione fu chiamata da Parker che parlava con Gomez.
-Tua sorella?- chiese.
Lui imprecò -È in piena crisi adolescenziale- disse e Parker rise.
-Sembra essere arrabbiata per qualche motivo che non vuole dirmi- disse.
-Non l'ho vista a scuola...- disse Parker.
-Già,non è venuta.Ha detto di non sentirsi molto bene- rispose.
-Ma non le credo- continuò diffidente e scosse la testa.

𝗦𝗲𝗹𝗲𝗻𝗮

Stavo impazzendo tra le mura di camera mia.
Avrei tanto voluto vedere Justin e odiavo da morire non poterlo fare.

Forse non avrei dovuto fingere di non stare bene per non andare a scuola perché forse avrei potuto vederlo a scuola.

Mi si riaccese subito il morale pensando che domani a scuola avrei potuto vederlo e che dovevo solo aspettare,ma quando si desidera tanto l'arrivo di qualcosa il tempo sembra fermarsi.

Mi svegliai più presto del solito e di conseguenza arrivai più presto a scuola.

La scuola era deserta.
Mi diressi al distributore e inserii i soldi però la merendina non scese.Aspettai ma non scese.
Imprecai e tirai un calcio al distributore.
-Brutta giornata?- la voce di Justin mi fece girare ed ero davvero contenta quando realizzai l'appartenenza della voce.

Lo vidi,sorrisi,lo abbracciai,e i piedi si staccato dal pavimento di poco.Justin rise e io mi staccai per vederlo.
-Ti sono mancato così tanto?- rise.
-I tre giorni più lunghi della mia vita- risi.
Justin mi baciò e mi fece ritoccare a terra.

-Tra poco verrà tuo fratello con Parker...- disse.
-Come fai a saperlo?- chiesi.
-Sono stato nella stessa stanza con loro per un ora- disse.
-E parlano più del professore- disse e risi.

-Ma sai quando verranno precisamente?- dissi.
-Mi sembra che abbia detto alle 7:30- disse aggrottando la fronte per ricordare.
-Per una volta che esco presto deve fare lo stesso pure lui- sbuffai e mi sedetti alla panchina.

-E se gli dicessi che mi devi aiutare in matematica?- dissi d'improvviso.
-Sinceramente non credo che ceda- disse.
-Però posso provarci- dissi ed ero disperata.
-Non posso semplicemente ammazzarlo?- disse e io risi -Purtroppo no- dissi.

-E che cazzo però non sopporto di dargliela vinta- pensò lui ad alta voce poi.
-Non resterò a guardare- disse deciso.
-Qualunque cosa tu stia pensando,non la fare- dissi e lui sbuffò.
-Che palle- si lamentò.
-Giura che non farai niente- insistetti.
-Io non giuro un cazzo- disse
-E dai Justin!- dissi.

Guardai l'orologio sul suo polso notando che erano quasi e mezza.
-Cavolo devo andare...- dissi tra me e me.
Feci per andare ma Justin mi fermò per il polso facendomi girare,lo guardai,cosa che fece anche lui prima di baciarmi.

I'm falling in love with a loserDove le storie prendono vita. Scoprilo ora