Cosa voleva Justin Bieber?

1.6K 18 0
                                    

Il primo giorno di scuola...
Devo dire che non mi era mancata affatto. Ma cercai di vedere le cose in modo positivo per quanto difficile.Qualche volta volevo provare a vedere il lato positivo delle cose, ero sempre stata una pessimista e cambiare ogni tanto non faceva male.

Inizialmente non sapevo cosa mettere,poi scelsi dei jeans a vita bassa e una maglietta a maniche corte con strisce orizzontali bianche e blu.Dopo mi infilai le converse basse blu.Avevo fatto tutto in fretta anche se non ne avevo motivo visto che era presto.
Mi buttai a peso morto sul letto e presi il cellulare. Vidi il messaggio della mia migliore nonché unica amica Demi che era super eccitata per il primo giorno di scuola.

Dopo un po' nonostante fosse ancora presto decisi di iniziare a uscire, così mi infilai un giacchettino, salutai mio padre e uscii.

Una volta arrivata a scuola mi sedetti sul muretto dove c'era un grande albero. Stavo al cellulare e dopo circa 20 minuti iniziarono ad arrivare studenti.

Come sempre il primo giorno si passa a presentarsi ai professori. E non ci volle molto per il suono dell'ultima campanella.

Scrissi a mio padre che mangiavo un pezzo di pizza e rimanevo un po' in giro.
Passai dalla pizzeria e presi un pezzo di pizza margherita e poi andai sul retro della scuola. Mi sedetti a terra e iniziai a mangiare la mia pizza,misi le cuffiette e ascoltai la musica. Ma dopo poco vidi dei ragazzi in lontananza giocare a pallone.Poi mi accorsi che i ragazzi in questione erano
"i popolari"...è così che li chiamo,poiché non sapevo come altro chiamarli.Tutti a scuola li amano...tutti eccetto me.
Io li odiavo.

Non ci misi molto a finire la mia pizza.Sobbalzai quando un ragazzo sbucò dal nulla sedendosi anche lui per terra.E rimasi incredula nel vedere che il ragazzo in questione era Justin Bieber.Anche lui faceva parte dei popolari.
Stoppai subito la canzone che stavo ascoltando.
-Ciao- mi disse tutto sorridente.
-Ciao- risposi perplessa e confusa.
-Che ascolti?- mi chiese facendo cenno con il mento indicando il cellulare collegato alle cuffiette.
-Un po' di tutto- dissi esitante.
Abbassai lo sguardo sentendo il suo su di me.Mi sentivo a disagio.
-Fai il secondo anno,vero?- mi chiese.
Come se non lo sapesse...
Io annuii.
Ci fu silenzio per forse 20 oppure 30 secondi poi gli chiesi esitante
-E...tu il quarto?-
Lui annuii sempre con quel sorriso.
Non riuscivo a capire...di solito quelli del suo gruppo si avvicinavano a me solo per darmi della 'sfigata' non per sorridermi e chiedermi che musica ascolto.Anche se in realtà a volte loro si comportavano in modo strano.Ma il suo sorridermi era tipo strafottente e mi infastidiva parecchio,era come se mi stesse prendendo in giro.

Anche il suo comportarsi "bene" mi risultava troppo strano.
-Perché sei gentile?- sbottai.
Lui sollevò un sopracciglio facendo un ghigno.
-Vuoi che sia cattivo?- disse guardandomi maliziosamente.
Lo guardai stupita per qualche secondo per poi alzare gli occhi al cielo.
È disgustoso...

Sentii delle grida provenire dai popolari che giocavano e sobbalzai.Lui ridacchiava.
-Che c'è?Non è colpa mia se gridano per un cavolo di goal-dissi mentre lui aveva smesso di ridere ma continuava a guardarmi con quel sorriso...era come se stesse ancora ridendo in un certo senso.
-E poi ero sopra pensiero...-aggiunsi poi.
-E quale pensiero?- mi chiese lui con un ghigno.
Io alzai gli occhi al cielo,e sembrava che questo lo divertisse ancora di più.Quel ragazzo era irritante e anche strano.
-Come vuoi...- disse allargando il suo sorriso.Ho già detto che è irritante?
E mi mette anche a a disagio.Avrei voluto poter scappare da quella situazione.

-Ora devo andare-disse e si alzò e poi mi sorrise facendo l'occhiolino,poi si girò e se ne andò.Aggrottai la fronte assumendo un espressione come a dire "Ma che?".

Poi se n'è andò e mi lasciai sfuggire un sospiro di sollievo.

Neanche 10 secondi dopo che Justin Bieber andò via vidi Demi,nascosta dietro al cancello quasi completamente aperto della scuola.Mi corse subito incontro.
-Ma che cazzo- disse sorpresa.Feci una faccia a metà tra "scioccata" e "offesa" e le diedi un colpo sul braccio.Sa bene quanto io odi il fatto che dica parolacce e a dirla tutta mi aveva anche promesso che avrebbe smesso.Ovviamente nemmeno io le dico,ho sempre odiato farlo.Credo che lei lo faccia per essere accettata da questa società,pensando che se si comporta come loro magari avrebbe qualche chance.Ma a me non mi importava,a me non piaceva seguire la massa,non facevo niente solo perché lo fanno gli altri.E non avrei mai cambiato me stessa o fatto qualcosa che a me non piace solo per piacere agli altri.

I'm falling in love with a loserDove le storie prendono vita. Scoprilo ora